Mangiar bene divertendosi: l’esempio del “2^ Circolo Didattico” di Biancavilla
Per i ragazzi e i genitori del secondo circolo didattico di Biancavilla il cibo è una cosa seria. L’iniziativa Cibo e salute, promossa dalla dirigente della scuola Simona Perni, ha infatti coinvolto grandi e piccini, allo scopo di conoscere, valorizzare e avvicinarsi in maniera corretta alla dimensione culinaria. Con la collaborazione dell’ASP, rappresentata dalla dott.ssa Rosanna La Carrubba e dalla dietista dott.ssa Virginia Cannizzaro, entrambe referenti del Servizio Igiene Alimenti, Sorveglianza e Prevenzione Nutrizionale, e della dott.ssa Paola Valvo dell’Unità Operativa Educazione alla Salute Aziendale, è nato così a dicembre il laboratorio di educazione alimentare, ripartito in quattro incontri, con gli obiettivi di aumentare le conoscenze dei genitori su una corretta alimentazione, migliorare le conoscenze relativamente alla norme di igiene applicata agli alimenti, offrire stimoli di riflessione sugli aspetti medici, sociali e relazionali del cibo. Non solo teoria, però, ma anche pratica, attraverso la sperimentazione di ricette della tradizione mediterranea. Tra una piramide alimentare e una guida alla lettura delle etichette nutrizionali, le mamme hanno affilato le armi a tutela della salute dei propri bambini, che non sono certo rimasti a guardare.
Per i più piccoli, infatti, un grande progetto natalizio da realizzare con le proprie mani: un grande presepe dallo sfondo costruito col cibo, con montagne fatte di legumi, zucchero e farina. Uno spostamento del cibo dalla dimensione culinaria a quella ludica, per spingere i ragazzi a valorizzare e rispettare i prodotti di cui si nutrono. Uno strumento prezioso in cui il cibo diventa veicolo di intersezioni tra alimenti e piccolo artigianato.
Una iniziativa encomiabile, che punta i riflettori sull’importanza di una corretta educazione alimentare, troppo spesso snaturata e messa al muro dai colossi dell’industria del cibo, e che mette l’accento sul ruolo irrinunciabile dei genitori nei processi di avvicinamento dei figli al mangiar bene e sano. Un successo inaspettato, tanto da spingere la scuola a ripeterlo, a partire da marzo, coinvolgendo nuove mamme e nuove classi.