Cioccolato di Modica: la replica del presidente del Consorzio
In merito alla notizia pubblicata nei giorni scorsi sul nostro quotidiano, intitolata “Cioccolato di Modica, gruppo di produttori dice “no” alla svendita” (articolo dell’1 febbraio 2016), abbiamo ricevuto la replica del presidente del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Salvatore Peluso.
Il comunicato stampa ricevuto in redazione citava tra le aziende interessate dalla “protesta”: “Antica Dolceria Bonajuto, Casa don Puglisi, CioKarrua, Ciomod, Cosaruci, Delizie d’autore, Dolceria primavera, Il Modicano, L’arte del Cio.to.ca., Quetzal, Sfizi golosi e Spinnagghi – aziende autorevoli che rappresentano per numero di addetti e volume d’affari una fetta assai consistente del comparto cioccolatiero modicano” (così nel comunicato stampa, ndr).
In particolare, laddove si specificava che: “Sulla certificazione europea non si registrano significativi passi in avanti. Semmai qualche passo indietro, visto che il Consorzio di tutela del Cioccolato di Modica è scomparso dall’elenco di quelli incaricati dal Ministero delle Politiche Agricole ai sensi dell’articolo 14 della legge 526/99, aggiornato al gennaio 2016…” il presidente Peluso tiene a precisare quanto segue:
“Essendo la notizia contraria a verità e lesiva della immagine del Consorzio, atteso che il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica non è stato cancellato dall’elenco ministeriale di cui all’art 14 della legge 526/99, per la ragione di non esservi stato mai iscritto; ritenuto che la notizia ha indotto l’opinione pubblica, ignara della norma, a valutarne la portata negativa, immaginando una responsabilità, per tale cancellazione, riconducibile al Consorzio; chiedo di volere provvedere, ai sensi dell’art. 8 della legge 47/1948, alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo…”.
Provvediamo naturalmente a rettificare quanto pubblicato l’1 febbraio, sottolineando laddove ce ne fosse bisogno che il nostro quotidiano EnoNews è sempre, costantemente alla ricerca della verità dell’informazione e della veridicità della notizia, essendo deontologicamente e apertamente schierato dalla parte della verità, come deve essere nello spirito stesso di un giornale. Naturalmente, si auspica che la contrapposizione tra le aziende ed il Consorzio in oggetto si chiarisca quanto prima.
EnoNews è e rimane a disposizione di entrambi per ulteriori chiarimenti e comunicazioni future.