GIOVANI E AGRICOLTURA: INVESTIMENTI PER IL FUTURO

mr wineLa parola d’ordine è: non fermarsi comunque a questo. La speranza è che ci possano essere ancora più fondi a disposizione e che i nostri Governi (quello attuale e quelli che verranno!) comprendano sempre più l’importanza di investire nell’agricoltura e nell’agroalimentare. Non soltanto con lo stanziamento di milioni di euro, ma anche con operazioni culturali e di sensibilizzazione delle nuove generazioni sull’importanza di un futuro verde per il nostro Paese.

Il nostro non vuole essere buonismo ecologico. Piuttosto (lo scriviamo dati alla mano!) vuole essere strategia economica, soprattutto se si ha la fortuna di essere nati e di vivere in una nazione che ha i migliori vini e i migliori prodotti agroalimentari al mondo. Lo dicono gli altri, non noi, tanto che fanno di tutto ogni giorno per imitarceli, malamente e maldestramente.
Premesso questo, incassiamo la buona notizia che comunque il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha avviato il pacchetto “Generazione Campolibero” e con esso una vera e propria “semina” di agevolazioni.
“Mutui a tasso zero, credito per favorire l’imprenditoria giovanile, fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche più innovazione con il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari. Un piano da 160 milioni, tra risorse interne e fondi Ismea-Bei, che ha l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale, sostenendo il comparto e creando nuovi sbocchi occupazionali”.
Sull’importanza del connubio tra agricoltura italiana e nuove generazioni abbiamo già scritto tante volte e lo ribadiamo: con un occhio di riguardo e pieno di rispetto per le antiche tradizioni e per le generazioni dei nostri padri, è adesso ai giovani che si deve guardare se vogliamo dare un seguito alle eccellenze dei nostri campi. È lo stesso ministro, Maurizio Martina, a ricordare l’importanza di queste cifre: “Nel 2015 – dice – abbiamo avuto quasi 20mila nuovi posti di lavoro per i giovani in agricoltura, con un incremento del 12% rispetto al +4% del settore e al +1% dell’occupazione in Italia. Sono numeri che ci dicono del potenziale di questo comparto e che vogliamo far crescere ancora. Il nostro obiettivo è anche quello di aumentare le imprese gestite da under 40. Oggi siamo al 5% del totale contro una media europea dell’8%. È una sfida cruciale, vogliamo liberare le energie giovani per dare forza alla nostra agricoltura. Nei due anni di Governo abbiamo costruito azioni utili proprio per raggiungere questo obiettivo. Dallo scorso anno abbiamo aumentato gli aiuti europei destinati alle aziende condotte da giovani del 25% per 5 anni. Con gli strumenti operativi da questi giorni interveniamo sul fronte cruciale del credito e del sostegno agli investimenti innovativi”.
E poi, proprio sul futuro, conclude: “Investire in agricoltura non significa guardare al passato, ma interpretare con strumenti nuovi il futuro. L’Italia può essere assoluta protagonista del rinnovamento agroalimentare europeo e lo dimostrano le tante esperienze che abbiamo valorizzato con Expo Milano 2015. Il Governo è in campo per consentire ai nostri ragazzi di avere i piedi nella terra e la testa al mondo”.
Consentiamo anche qualche slogan al Ministro, purché si faccia, si faccia ancora di più e bene, senza sprechi. E proprio nel campo dell’agricoltura, se si semina bene, prima o poi si raccoglie!
( Fonte: www.politicheagricole.it )
Per maggiori informazioni sui dettagli del Piano: www.ismea.it e www.politicheagricole.it

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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