Nelle Terre del Soave è già Natale, tra degustazioni e presepi originali

melodeciobelfioreLe feste natalizie nelle terre del Soave profumano di mela. Precisamente di melo decio di Belfiore, presidio Slow Food, noto per la sua aromaticità, usato per mostarde, marmellate e farcitura di panettoni, oltre ad essere “l’ingrediente in più” nella serata dedicata a “Le Cucine del Soave”. A Badia Calavena, tra i 70 presepi in mostra, anche quelli realizzati con i coperchi dei fusti in lamiera e con il pandoro, il tradizionale dolce natalizio veronese. A Soave, visite guidate al borgo, “Paese dei presepi”, in un percorso di 21 tappe. C’era un tempo in cui, nelle terre del Soave, per profumare gli interni di armadi e cassettiere, si usavano le mele decio, varietà antica coltivata a Belfiore, nell’Est veronese, tanto era intenso l’aroma che questi frutti sprigionavano a lungo. Caduta in disuso la coltivazione negli anni ’70/80 del secolo scorso, da alcuni anni a questa parte ne è stata recuperata la produzione grazie all’intervento di alcuni agricoltori e di Slow Food, che ne ha fatto un presidio. Leccornie natalizie. Pur rimanendo una produzione di nicchia, l’azione di salvaguardia e valorizzazione ha portato ad un aumento delle piante esistenti, portandole da 150 a 500. I frutti vengono consumati freschi ma soprattutto vengono usati per confezionare mostarde, marmellate e, nel periodo natalizio, per farcire il panettone, venduto nei laboratori artigianali. Inoltre, oggi venerdì 2 dicembre, l’aroma del melo decio di Belfiore valorizzerà anche il menù proposto dallo chef del Soave Relais Castelcerino nell’ambito della rassegna enogastronomica “Le cucine del Soave”, promossa da Strada del vino Soave per far conoscere, nella loro stagionalità, prodotti e pietanze tipiche del territorio.

Soave, Il “Paese dei presepi”. Sovrastato com’è dal castello omonimo e circondato da imponenti mura e porte medievali, l’aspetto del borgopresepe evoca di per sé atmosfere fiabesche. A rendere ancora più magica l’atmosfera natalizia del paese sono i tanti presepi – tradizionali, artistici e viventi – visibili dal 18 dicembre 2016 al 15 gennaio 2017, allestiti lungo un percorso di 21 tappe che tocca i punti di interesse storico della cittadina. I presepi si possono visitare in modo autonomo (orari d’ingresso consultabili nel sito www.prolocosoave.it), oppure partecipando alle visite guidate organizzate da VeronAutoctona-Gruppo CTG in collaborazione con Pro Loco Soave, Ufficio Turistico IAT Est Veronese e Strada del Vino Soave (info e prenotazione veronautoctona@gmail.com, tel. 366.1646266).

I presepi che non ti aspetti. Ben 70 sono i presepi presentati dal Gruppo Alpini di Badia Calavena (470 m), località in val d’Illasi, nella rassegna arrivata all’11^ edizione e allestita dal 4 dicembre 2016 al 15 gennaio 2017 nell’oratorio dell’Abbazia, di origine quattrocentesca, che ha dato il nome al paese. Le natività in mostra sono tra le più diverse: dai diorami a quelle eseguite da artisti, come Gino Bonamini e Raffaele Zanini, che espongono le loro opere anche nei presepi allestiti all’Arena di Verona, a quelle delle scolaresche del territorio, fino alle più particolari, come le natività realizzate con i coperchi dei fusti in lamiera ed il presepe intagliato nel pandoro, il tradizionale dolce veronese che contende al panettone la tavola natalizia degli italiani.

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La Redazione

La Redazione di EnoNews.it

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