Grande successo per Cantine Aperte. La nostra visita da Giostra Reitano

Ecco il resoconto della 25° edizione di “Cantine Aperte” che, come ogni anno, si è celebrata l’ultimo week end di maggio. Anche quest’anno la partecipazione è stata numerosa; basta affacciarsi nel mondo virtuale dei social per ammirare post su vigneti, calici di vino, famiglie, gruppi di appassionati a gioire della bella esperienza che ha permesso ad intenditori e profani di respirare e vivere l’essenza del magico mondo del vino. Forse l’accordo segreto tra Bacco ed Helios, magari in cambio di un prezioso nettare, ha permesso ancor di più di far trascorrere due splendide giornate in occasione della festa del vino, e non solo! La nostra meta quest’anno è stata Piano Torre (Messina), presso la cantina Giostra Reitano. Siamo nella terra della Doc Faro, riconoscimento ottenuto nel 1976, e che vede impiegati per la produzione i vitigni: Nerello Mascalese, Nocera, Nerello Cappuccio, Nero d’Avola, Gaglioppo e Sangiovese nel rispetto delle percentuali stabilite dal disciplinare. Tra i produttori della Doc, Francesco Giostra Reitano, che nel 2004 decise di dedicarsi alla produzione di vino rivalutando i vecchi appezzamenti di terra della famiglia. Con circa 10 ettari, solo 1 ettaro e mezzo è stato adibito a vigneto nel quale sono presenti tutti i vitigni richiesti dal disciplinare; i restanti ettari, invece, sono stati destinati alla produzione di olio.  Una scelta mirata: pochi ettari, poco più di 5.000 bottiglie e lo sguardo rivolto soprattutto verso la qualità.
Un impegno non semplice quello di Francesco, che ha saputo dare all’antica tenuta e al vecchio casale, che sorge sul promontorio di Capo Rasocolmo, nuova vita sempre nel rispetto dell’ambiente e utilizzando, nella fase di ristrutturazione, tutti materiali provenienti dai vicini comuni della provincia di Messina.
La tenuta, ospitale e raffinata nei dettagli, accoglie opere pittoriche del nonno Carmelo Bonanno, vissuto agli inizi del ‘900, oltre ad antichi attrezzi custoditi in una teca di vetro a pavimento. Ciò che si respira non appena si oltrepassa il cancello della tenuta è il profumo della passione. Vigneti in piena esplosione vegetativa che si protendono verso il mar Tirreno, emozionando con la vista delle isole Eolie e il vicino Faro di capo Rasocolmo ancora funzionante. Una natura fiorita e piena di fauna (ricci, volpi, conigli) che si aggira tra i filari insieme a svolazzanti farfalle bianche nell’incanto paesaggistico. E che dire dell’accoglienza del produttore? L’ospitalità è stata presente dalle prime ore del mattino fino al tardo pomeriggio con un programma vario: visita della cantina, passeggiata tra i filari, momenti di relax in terrazza con vista mozzafiato, meraviglia per le tante opere d’arte e, per finire, ricco buffet ad accompagnare i vini offerti in degustazione. Sono stati presentati il bianco “Hismael” 2016, prodotto sull’Etna a Castiglione di Sicilia, figlio dell’uva inzolia proveniente da vigneti a 600 mt s.l.m., vendemmiata in ottobre; il  vino ottenuto si  lascia affinare per sei mesi in silos d’acciaio.  Sapido, elegante al palato, buona freschezza, incanta il naso con delicati profumi di ginestra appena sbocciata;  un bianco deciso che ha saputo tenere testa a piatti di formaggi locali: canestrato, ricotta di pecora infornata, maiorchino. Il secondo vino in degustazione, un’anteprima ancora da imbottigliare, Doc Faro Rasocolmo. Annata 2012, vivacità nel colore rubino, tannini presenti che permettono di abbinare portate più strutturate, e servite: salumi di suino dei Nebrodi, lardo, caponata in agrodolce di miele. Prodotti ricercati e di eccellente qualità,  prodotti da piccoli “artigiani del gusto”. Non si poteva che finire con un dolce e, come da tradizione che si rispetti, ecco servito il cannolo siciliano con ricotta di pecora, scaglie di cioccolato fondente in cialde croccanti. In abbinamento un fermentato di miele, un’anteprima che molto presto sarà presente sul mercato.
E così si è svolta la nostra giornata di “Cantine Aperte”, tra celebrazione di arte, cibo, vino e accoglienza! Venticinque anni addietro, l’intento della creatrice del movimento cantine aperte Donatella Cinelli Colombini era proprio questo: vivere il mondo del vino a 360°!

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Agata Faro

Ha seguito il richiamo della sua passione attraverso la serie di corsi per conseguire gli attestati dei vari livelli di sommelier AIS, fino al riconoscimento dell’abilitazione professionale. Iscritta dal 2012 nell’elenco generale degli esperti degustatori vini D.O., presso l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il suo motto è “Degustare in viaggio”. Ritiene, infatti, che il modo migliore per comprende un vino e la storia di chi lo produce è quello di vivere il territorio. Dal 2011 collabora con EnoNews raccontando di viaggi, degustazioni, e di buona cucina.

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