Sicilia in Bolle: successo di numeri e di qualità tra convegno e degustazioni

Un successo di numeri e qualità quello della terza edizione di Sicilia in Bolle – Festival delle bollicine siciliane, tenutosi lo scorso 6 luglio al Madison Trattenimenti a Realmonte, all’interno dell’incantevole cornice naturale della Scala dei Turchi.

L’evento si è svolto sotto l’egida della Delegazione AIS di Agrigento, che ne ha curato l’organizzazione guidata dal Delegato provinciale Francesco Baldacchino con il patrocinio della Presidenza AIS Sicilia; già nel corso del primo pomeriggio di giovedì delegati, sommeliers, produttori, giornalisti ed operatori di settore, si sono dati appuntamento presso la sala principale del Madison Trattenimenti, per prendere parte al convegno “Storia e futuro dello spumante in Sicilia”, momento di autentico approfondimento sulla cultura del vino spumante e sulle novità introdotte in materia da Sicilia in bolle in questo 2017.

Un’occasione importante per approfondire la tematica inerente all’evento, trattata da illustri personalità del mondo del vino, tra cui in primis il presidente AIS Italia Antonello Maietta, ospite d’eccezione di questa terza edizione.

Con Maietta hanno partecipato al dibattito, contribuendo in sequenza con specifici interventi, i produttori Michele Scammacca del Murgo e Marco Calcaterra, l’enologo Tonino Guzzo, il giornalista Renato Rovetta, il vicepresidente AIS Sicilia, il Delegato AIS Trapani Franco Rodriguez e la Social Media manager Gaia Castelli.

A moderare l’incontro il Presidente AIS Sicilia Camillo Privitera, mentre onori di casa e saluti al numeroso parterre sono arrivati dal Delegato AIS di Agrigento Francesco Baldacchino.

Un simposio la cui forza è stata quella di aver trattato il tema in agenda in maniera dinamica, interattiva e variegata, raccogliendo al riguardo diversi punti di vista, ma andiamo con ordine: per i produttori l’accento è certamente da porre sulle sperimentazioni, le preferenze tra i metodi classico e charmat, la scelta del vitigno più idoneo, sia esso autoctono o internazionale e la produzione di spumanti in Sicilia; “teniamo sempre conto della vocazione della terra e della corretta scelta del vitigno” è stato il mantra più volte ripetuto al riguardo dall’enologo Tonino Guzzo.

Il produttore Michele Scammacca del Murgo, tra i primi in Sicilia ad utilizzare il metodo classico ed il primo in assoluto ad aver spumantizzato uve autoctone Nerello Mascalese, ha parlato dell’importanza di volersi orientare verso le uve autoctone e selezionate, che maggiormente esprimano acidità, eleganza, finezza, moderata concentrazione ed attitudine all’invecchiamento.

Il giornalista e sommelier Renato Rovetta ha voluto ricordare le illustri produzioni già oggi affermate dello spumante italiano quali il Prosecco e la Franciacorta, come modello da cui trarre ispirazione soprattutto per gli aspetti legati al marketing ed alla commercializzazione su scala sia nazionale che globale. Al termine della sessione ha poi condotto per i partecipanti al convegno un’interessantissima degustazione di una selezione di Franciacorta.

Uno sguardo anche al mondo della comunicazione del vino attraverso i cosidetti “canali socials”, oggi sempre più di fondamentale uso per le aziende, è stato il fulcro dell’intervento di Gaia Castelli, social media manager della Delegazione AIS di Agrigento: utilizzare la strategia dello “story-telling”, rafforzare l’identità della propria azienda e dei suoi prodotti attraverso l’uso di “influencers”, creare una rete di “stakeholders” per promuovere le bollicine siciliane nel mondo, queste sono le chiavi di volta per il futuro della Sicilia nel segmento spumanti.

Grande soddisfazione infine espressa dal Presidente AIS Italia Antonello Maietta, per aver preso parte a questa edizione di Sicilia in Bolle, a suo dire divenuta ormai non solo manifestazione di comprovata importanza nazionale ma vero e proprio evento simbolo per la Regione Sicilia; Maietta ha poi rivolto un sentito ringraziamento alle aziende siciliane per l’attento lavoro svolto nella produzione in questa categoria di vino, che ben si presta a qualsiasi forma di convivio, grazie sia al grado alcolico mai eccessivo che ad una spiccata facilità nel consumo, scardinando così il vecchio concetto che vede lo spumante come prodotto riservato per lo più esclusivamente alle celebrazioni ed ai momenti di festa istituzionali.

Il convegno si è poi concluso con la degustazione di spumanti Franciacorta, gentilmente offerti dalle aziende La Montina, Arcari Danesi, Villa Crespia, Chiara Ziliani, La Fioca, e di spumanti del Basso Garda delle aziende Le Preseglie, La Ghidina, Poggio delle Grazie.

La serata di Sicilia in Bolle 2017 è proseguita verso le ore 20, in prossimità del tramonto, con l’apertura dei banchi di degustazione presso le terrazze mozzafiato del Madison Trattenimenti, incastonate tra le rocce a strapiombo sulla Scala dei Turchi: un autentico spettacolo naturale che non ha smesso di incantare gli ospiti partecipanti per tutta la durata della manifestazione. Ben quarantotto quest’anno sono state le aziende che hanno aderito all’evento, ciascuna presentando almeno due etichette, suddivise nelle categorie metodo charmat, metodo classico e vini frizzanti; presenti tantissimi produttori, che hanno seguito la mescita curata dai sommeliers della Delegazione AIS di Agrigento ed hanno così vissuto attivamente in prima persona l’essenza stessa della manifestazione.

Confermata la presenza di tutte le principali cantine siciliane, che per il terzo anno consecutivo hanno voluto così dare un concreto segnale di fiducia a Sicilia in Bolle, ma va forse ancor più sottolineata la significativa presenza di nuove realtà.

Tra queste l’azienda Baglio Aimone, presente per la prima volta in degustazione con il suo spumante millesimato 2016 metodo charmat Iratus, prodotto da uve Grillo in purezza nelle versioni brut ed extra dry, che nasce, come ci spiega il titolare Giovanni Paladino, dalla volontà di voler esaltare la freschezza, la versatilità e le doti aromatiche di questo vitigno, quando esso viene coltivato in zone particolarmente vocate. Si, perchè il “terroir” di Baglio Aimone si trova in un luogo davvero magico per la varietà Grillo ma più in generale per le uve autoctone siciliane a bacca bianca, ovvero la Riserva Naturale Integrale Lago Preola e Gorghi Tondi, situata a poche centinaia di metri dal mare nel territorio di Mazara del Vallo (TP). L’azienda nata nel 2012, dispone di circa 30 ettari di vigneto all’interno dell’oasi protetta, in cui si trova peraltro anche la cantina, che la proprietà ha recentemente ricavato dall’opera di restauro conservativo di un baglio storico risalente al XVIII secolo. Una vera sfida prosegue Giovanni, quella di voler dare vita ad una cantina all’interno di un’oasi protetta, riportando in vita un bene storico intriso di vincoli sia culturali che paesaggistici, ma allo stesso tempo un modo suggestivo di mantenere intatte la bellezza ed il fascino antico e rurale della costruzione originaria. Un territorio incontaminato quello in cui sorgono i vigneti di Baglio Aimone, dalla conformazione idrogeografica ideale; la vicinanza dal mare ed i terreni di origine carsica misto argillo\sabbioso della Riserva, uniti alle forti escursioni termiche presenti tra le ore diurne e la notte, donano spiccate doti di salinità, aromaticità e mineralità oltre che elevato grado alcolico e complessità strutturale ai vini prodotti da uve ivi coltivate. Ci troviamo così alla presenza di uno spumante dal bouquet intenso e variegato con predominanza di sentori di frutta a polpa bianca, cedro e mandorla; secco, di buona acidità, fresco e delicatamente caldo al palato, fine ed elegante nel perlage e di equilibrata struttura e persistenza, con retrogusto sapido e minerale. La complessità strutturale delle uve Grillo conferisce inoltre buone doti di longevità nonostante il metodo charmat. Iratus vuole così trasmettere il leitmotiv caro a Baglio Aimone, l’impronta fortemente territoriale ed autentica del vitigno, la possibilità di degustare in un sorso tutto la vocazione di quel “terroir” unico assieme alla passione delle persone che lo curano. “Sicilia in bolle è stata per noi l’occasione di ipotizzare la creazione di un metodo classico su base Grillo già a partire dalla prossima vendemmia 2017, senza tuttavia abbandonare lo charmat, consapevoli della grande capacità di espressione in più varianti di questo meraviglioso vitigno“, ha commentato Giovanni, che guarda così già al futuro della produzione dell’Azienda.

Un’altra realtà molto interessante, anch’essa presente per la prima volta a Sicilia in Bolle, è quella di Marco Sferlazzo dell’azienda Porta del Vento, ubicata nel territorio di Camporeale, che ha scelto proprio in occasione della manifestazione di presentare in anteprima assoluta il suo nuovo gioiello: “Lyr”, spumante metodo classico millesimato 2015 prodotto da uve Perricone vinificate in bianco. Una varietà quasi perduta in passato ma recuperata con grande volontà e coraggio da pochi appassionati viticoltori che, come Marco Sferlazzo, hanno fatto dell’autenticità e dell’utilizzo predominante di uve autoctone, nel rispetto dei cicli naturali e di tecniche non invasive nella viticoltura, la loro filosofia di produzione. Una varietà, il Perricone, dalle grandi potenzialità nella sua espressione spumantizzata grazie alla tardiva maturazione, che conferisce al vino spiccata acidità, eleganza e finezza, caratteristiche del tutto evidenti e dominanti nell’ultimo nato in Porta del Vento, oltre ad una brillante lucentezza alla vista ed a note di fiori bianchi e spezie dolci al naso; in bocca è fresco, fragrante e sapido, dotato di estrema piacevolezza e lunghezza al sorso. Un battesimo ricco di successo quello del Lyr a Sicilia in Bolle 2017, che ci auguriamo possa essere di buon auspicio per il futuro di questa bella realtà vitivinicola e dei suoi prodotti, i quali ci hanno entusiasmato non meno di quanto la partecipazione all’evento abbia rappresentato per l’Azienda motivo di grande soddisfazione.

Preme infine sottolineare la presenza di un’altra bellissima cantina alla sua prima apparizione quest’anno a Sicilia in bolle; stiamo parlando di Vinisola, sbarcata sulle coste dell’agrigentino direttamente dalle seducenti vette dell’isola di Pantelleria: un territorio certamente aspro e difficile, ma la cui impareggiabile bellezza selvaggia ci viene trasmessa in tutta la sua forza evocativa dal vino di Francesco Rizzo. E’ dai terreni vulcanici e sabbiosi panteschi di origine alluvionale che nasce infatti “Shalai”, spumante ricavato da purissime uve Zibibbo; al naso offre sentori di frutti mediterranei ed agrumi, il perlage è fine e persistente, in bocca risulta caldo e suadente, delicatamente dolce ed aromatico, in perfetta sintonia con la varietà Zibibbo. Un prodotto sorprendente da abbinare a cruditè e perfetto per il dessert oltre che per quei momenti in cui tutti noi amiamo adagiarci in un’appagante senso di solitudine meditativa, quasi come ci trovassimo in estate tra le mura silenziose di un dammuso, laggiù in un angolo di paradiso a Pantelleria.

Sicilia in Bolle 2017 si è confermata un evento imperdibile per tutti gli appassionati delle bollicine ma anche della cultura dell’eccellenza, una serata ricca ed appassionata, costellata di interessantissime degustazioni e specialità gastronomiche, elegantemente preparate dallo chef Antonio di Caro e dalla brigata del Madison Trattenimenti. Il menù a buffet ha proposto una selezione di ricette ispirate allo street food siciliano, dalle mafaldine di polipo e chips di patate alla fregola di mare, passando per arancinette al pistacchio, taganu di pasta, rollò di carne e piatti tipici della tradizione siciliana e locale. Come da manuale infine la chiusura con la torta a forma di calice e l’immancabile sciabolata ad opera dei sommeliers AIS di Agrigento e del Presidente AIS Italia, per poi spostarsi tutti nell’area disco con il dj set di DJ Giannino ed i cocktails a cura dell’azienda Amacardo.

Una sera d’inizio estate che certamente non dimenticheremo e che rimarrà tra i più bei ricordi di questo 2017, aspettando di incontrarci nuovamente qui tra un anno ancora più numerosi, alla Scala dei Turchi in Agrigento, per una nuova emozionante edizione di Sicilia in bolle.

Gaia Castelli
Responsabile Comunicazione e Social Media
AIS Delegazione Agrigento

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La Redazione

La Redazione di EnoNews.it

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