Al Prowine di Hong Kong anche una degustazione di ‘Gelato al Chianti’
Hong Kong, 11 maggio 2017 – E’ stato realizzato stanotte e degustato stamani con grande interesse da parte del pubblico, il gelato al ‘Chianti’ in occasione dell’ultima giornata del Prowine di Hong Kong che vede il Consorzio Vino Chianti protagonista con uno stand di 192 metri quadri, 41 aziende partecipanti per un totale di 327 etichette in degustazione.
Il gusto è stato realizzato dal maestro gelataio Domenico Croce e distribuito alla fiera del food Hofex 2017, fra le più importanti dell’Asia, in abbinamento alla Prowein Asia 2017. Un’occasione per il Consorzio di raccontare la Denominazione attraverso un seminario riservato alla stampa e agli operatori del settore con un’attenzione particolare dedicata al Chianti Superiore d.o.c.g., con 6 diverse etichette.
Il 15 maggio il Consorzio partirà alla volta di Singapore, sarà una seconda volta dopo la prima esperienza maturata nel 2015. Una trasferta dedicata a incontri b2b con buyer locali e buyer provenienti da Paesi limitrofi: Cina, Vietnam, Filippine, Indonesia, Tailandia, Laos, che avranno la possibilità di conoscere 138 etichette diverse appartenenti a 25 aziende. Per l’occasione è stato organizzato un seminario con degustazione orizzontale di Chianti d.o.c.g. Riserva 2013.
Infine, e anche in questo caso si tratterà di una nuova tappa in assoluto per il Consorzio, il 17 maggio il Chianti è atteso a Seoul con 26 aziende partecipanti e 145 etichette. In programma un seminario con degustazione mista di Chianti d.o.c.g Annata, Superiore, Riserva, Vin Santo.
“Raccontiamo l’amore per il Chianti anche attraverso il gelato, un prodotto cardine del Made in Italy – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – un modo originale per raccontare la nostra denominazione ad una popolazione che soltanto negli ultimi anni sta scoprendo il vino e lo sta facendo con numeri assolutamente interessanti. Lo facciamo con un abbinamento originale che, stando all’affluenza di pubblico, ha un grande richiamo in quanto non possiamo non considerarci paladini di una cultura e di una tradizione che richiama in modo esemplare il nostro Paese.”