Il divieto per Igt Terre Siciliane del riferimento a Nero d’Avola e Grillo fa lievitare la Doc Sicilia

Come era prevedibile, la modifica del disciplinare della IGT “Terre Siciliane” che, per i prodotti provenienti dall’ultima campagna 2017/2018, vieta la specificazione dei vitigni “Nero d’Avola” e “Grillo”, sta avendo come conseguenza un aumento cospicuo della produzione a DOC “Sicilia”, denominazione per la quale è invece consentito il riferimento ai due vitigni in questione.

I dati relativi alle rivendicazioni delle superfici e delle uve delle DOP e IGP sono messi a disposizione delle relative strutture di controllo sul sito AGEA/SIAN; in data 8/02/2018 sono stati pubblicati, a disposizione dell’IRVO quale autorità pubblica di controllo per tutte le DOP e IGP dei vini siciliani, i dati relativi alle superfici ed uve rivendicate relativi alla campagna 2017/2018; anche se questi dati subiranno delle revisioni nel corso dell’anno dovute alle modifiche delle dichiarazioni Agea in corso, tuttavia i numeri sono indicativi del processo in essere.

Se confrontiamo (vedi Tab. 1) i dati di rivendicazione relativi al 2017 con quelli del 2016 vediamo come la superficie rivendicata a DOC “Sicilia” sia raddoppiata e quella rivendicata a IGT “Terre Siciliane” sia drasticamente diminuita.

E’ interessante osservare (vedi Tab. 2), in particolare, la crescita delle rivendicazioni totali relative alle varie tipologie previste per il Nero d’Avola (anche rosato, vendemmia tardiva, passito, riserva e spumante) e per il Grillo (anche vendemmia tardiva, passito, superiore, riserva e spumante).

Già la crescita delle iscrizioni (assoggettamenti) al nostro organismo di controllo e certificazione (OdCC) vini per la DOC “Sicilia”, iniziata massicciamente dai primi mesi estivi , è indicativa del fenomeno in atto.

Le aziende assoggettate per la DOC “Sicilia” al nostro OdCC Vini, per uno o più soggetti, sono infatti passate da 289 ditte al 1/08/2017 alle attuali 388 suddivise in 319 aziende trasformatrici e 344 aziende imbottigliatrici; le ditte che chiedono l’assoggettamento come imbottigliatori continuano comunque ad aumentare.

Tra gli imbottigliatori le ditte fuori–regione che sinora hanno ottenuto l’apposita autorizzazione ministeriale all’imbottigliamento fuori zona delimitata (intero territorio della regione siciliana) sono circa 70.

Se si esaminano (vedi Tab. 4) le certificazioni rilasciate dall’1 gennaio 2018 alla data odierna (12/02/2018), confrontandole con quelle del medesimo periodo del 2017, notiamo come le certificazioni a DOC “Sicilia” siano più che raddoppiate con 115 certificati rilasciati per 50.591,3 ettolitri certificati nel 2017 e, di contro, 242 certificati rilasciati e 155.319,1 ettolitri certificati nel 2018 nel medesimo periodo.

Se esaminiamo gli stessi dati per la tipologia DOC “Sicilia” Grillo e DOC Sicilia “Nero d ‘Avola” vediamo che i certificati emessi a DOC Sicilia “Grillo” dall’1 gennaio al 12 febbraio sono variati da 20 certificati e 7.323,6 ettolitri certificati nel 2017 a 63 certificati emessi e 33.441,4 ettolitri certificati nel 2018, mentre per il DOC “Sicilia” Nero d’Avola si è passati da 21 certificati rilasciati e 14.549,75 ettolitri certificati a 61 numero di certificati emessi e 86.052,9 ettolitri certificati nel 2018 nel periodo in esame; questi incrementi sono destinati a crescere esponenzialmente nei mesi a seguire, ma già questo primo confronto è indicativo.

Naturalmente si registra un aumento anche di quelle tipologie che vengono utilizzate comunemente nei DOC “Sicilia” bivarietali in blend con il Nero d’Avola e con il Grillo, giacchè il divieto per l’IGT “Terre Siciliane” di fare riferimento ai due vitigni autoctoni non si riferisce soltanto ai vini in purezza dei due vitigni in questione, ma è generale.

Grande incremento di lavoro ed impegno da profondere dunque per l’organismo di controllo e certificazione vini dell’IRVO, che ha richiesto all’Assessorato la costituzione di un’ulteriore Commissione di degustazione deputata all’esame organolettico dei vini a DOC “Sicilia” in aggiunta alle due attualmente operanti.

 

 

 

 

 

 

 

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