Alla scoperta dell’eccellenza del territorio

Struttura del territorio, tipologia di vitigni presenti e condizioni pedoclimatiche sono tutti elementi essenziali che insieme costituiscono l’identità di un vino, all’interno di un percorso di riconoscibilità e consapevolezza qualitativa. Un’identità condivisa e riconoscibile che viene determinata anche dalle scelte che ogni viticoltore decide di attuare; infatti, l’uomo con le sue conoscenze e la sua passione, continua il lavoro iniziato dalla natura attraverso una serie di operazioni che iniziano in vigna e si concludono nella fase ultima dell’imbottigliamento. Tutti questi fattori danno vita a vini unici, con peculiarità gusto-olfattive che risultano essere la massima espressione della personalità del produttore e del territorio di appartenenza.

E’ da questa riflessione che nasce l’idea di Camillo Privitera, presidente Ais Sicilia, di realizzare un evento unico e imperdibile; l’obiettivo è quello di scoprire nel dettaglio l’affascinante mondo di quei vini che seppur provenienti da aree e annate diverse, sono accumunati da un’incredibile eccellenza territoriale, capace di donare ai vini una complessità gusto-olfattiva di notevole pregio.
La degustazione ha avuto luogo lo scorso 16 giugno presso il Grand Hotel Faraglioni, all’interno di un scenario suggestivo come quello di Acitrezza; sapientemente guidata da Camillo Privitera ed organizzata egregiamente da Tiziana Gandolfo insieme a Mariagrazia Barbagallo.
Protagonisti della serata sono state 6 diverse etichette che ci hanno permesso di percorrere un affascinante viaggio tra i territori francesi della Champagne e della Borgogna, fino ad arrivare in Spagna e precisamente nella Ribera del Duero. Scopriamoli più da vicino.

Il primo sorso è stato un viaggio storico ed emozionale nel mondo della Champagne, dove le bollicine prodotte esclusivamente con metodo Champenoise, identificano un’intera nazione agli occhi del mondo. Lo Champagne degustato è il Brut Nature Grand Cru della Maison Soutiran, sita nel cuore della Montagna di Reims, dove la principale produzione si concentra all’interno del villaggio di Ambonnay che beneficia del prestigioso riconoscimento di Gran Cru. Il gesso qui è particolarmente ricco di magnesio, caratteristica che conferisce ai vini una mineralità che si esprime con note saline e iodate.
Prodotto rispettivamente con i seguenti vitigni: 40% Pinot nero, 40% Chardonnay e 20 % Pinot Meunier, riposa 3 anni sui lieviti. Il vino si presenta con una veste brillante, caratterizzato da un perlage persistente ed elegante. Timbro olfattivo complesso e di grande riconoscibilità . Al palato è caratterizzato da un’incredibile freschezza e sapidità che rendono il sorso particolarmente di spessore. Stupisce per la sua grande coerenza gusto-olfattiva.

Poi ci siamo diretti a sud, nella parte centro-orientale della Francia e precisamente in Borgogna con Echezeaux Grand Cru annata 2020 di Domaine François Feuillet , situata nel paese di Chevannes e caratterizzata da piccole parcelle di terreno ubicati nei villaggi di Vosne-Romanée e Nuits-Saint-Georges. Un Pinot nero che si apre al naso con un bouquet olfattivo intenso e complesso, dove spiccano sentori di frutti rossi accompagnati da note speziate. Ciò che caratterizza questo vino è l’incredibile freschezza e la presenza di tannini persistenti ma morbidi, eleganti.

A seguire, Clos Saint-Denis Grand Cru 2017 di Lucien Le Moine sempre in Borgogna ma a nord del villaggio di Morey-Saint Denis, dove il terreno è calcareo con presenza di rocce e argilla. I profumi di questo pinot nero sono caratterizzati da un’intensa componente erbacea e floreale, accompagnate da nuance speziate e tostate. Il palato colpisce per la decisa freschezza e per uno spessore gustativo che non ci lascia indifferente.

Ancora due vini rossi francesi di grande risonanza: il pinot nero di Louis Jado, il Clos De La Roche Grand Cru annata 2017 un vino che al palato mostra tutta la sua eleganza e potenza, con tannini particolarmente setosi ed eleganti e quello di Loius Jadot Chapelle-Chambertin Grand Cru 2009. Charmes-Chambertin è uno degli otto Grand Cru del comune di Gevrey-Chambertin, il più settentrionale dei grandi comuni della Côte de Nuits.  Grandissima freschezza al palato e una trama tannica davvero importante che mostra ancora il suo grande potenziale evolutivo.

Il viaggio sensoriale si è concluso in Spagna e precisamente nella Ribera del Duero con un vino di un’azienda straordinaria che è diventata leggenda, Vega Sicilia Unico 2011. Tempranillo e Cabernet Sauvignon sono i vitigni con cui viene prodotto, capaci di regalare al naso una complessità e intensità di profumi impossibile da dimenticare, dalla frutta secca fino alla nota erbacea tipica del Cabernet Sauvignon. Al palato risulta setoso , fresco ed elegante, caratterizzato da spessore e una persistenza gusto-olfattiva infinita.

Vini ricchi di storia, cultura e fascino che sono stati egregiamente accompagnati a fine serata dai piatti dello chef Simone Strano, con sfiziosi e invitanti finger food e a seguire uno show cooking di due creazioni innovative: kebab rivisitato a base di pesce spada e tagliolino di pasta fresca 30 tuorli con una crema di mango accompagnata da polpa di riccio, gambero bianco, limone candito, peperoni rossi-gialli e mandorla pizzuta tostata.

 

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La Redazione

La Redazione di EnoNews.it

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