“Vogliamo arrivare a tutti quelli che amano il vino e la cultura che esprime”

Camillo Privitera è consigliere nazionale e componente della giunta esecutiva nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, nonché responsabile Area eventi e attività sociale. A lui abbiamo rivolto qualche domanda sull’attività fin qui svolta e su quella in programma a breve e medio termine.

Camillo Privitera, ci aggiorni intanto sul suo nuovo ruolo in Associazione dove ricopre importanti incarichi a livello nazionale, raggiunti dopo aver lasciato la presidenza regionale dell’AIS, una creatura che, di fatto, lei e un piccolo gruppo di sommelier avete costruito, ormai più di vent’anni fa, praticamente da zero.
“Va benissimo, sono molto soddisfatto del lavoro svolto in passato e onorato per il ruolo che mi è stato dato e che ho accettato con lo stesso impegno di sempre. In merito al passato posso solo ricordare che abbiamo realizzato con AIS Sicilia straordinari momenti formativi e culturali che hanno portato l’associazione regionale ad essere oggi un punto di riferimento nell’ambito della formazione e della comunicazione del vino. In ambito culturale sono stati inoltre organizzati tantissimi eventi che hanno coinvolto il mondo del vino, accostandolo anche ad altre aree; penso alla musica, all’arte, alla moda. Basti pensare solo cosa ha rappresentato la manifestazione Enopolis, ancora oggi unica nel suo genere, per la divulgazione della cultura del vino. E ancora, ricordiamo il legame con brillanti personaggi del mondo del vino che sono stati protagonisti, con AIS Sicilia, di importanti momenti di confronto, formazione e cultura. Per citarne solo alcuni Giacomo Tachis, Renzo e Riccardo Cotarella, Bruno Vespa, Angelo Gaja, Pino Khail, Alvaro Pecorari, Franco Giacosa e tanti altri che ci hanno gratificato della loro presenza e in qualche caso della loro amicizia”.
E su questo nuovo impegno? Innanzitutto come è strutturata AIS oggi?
“L’Associazione Italiana Sommelier, che è la più grande associazione di sommelier al mondo, è oggi una realtà complessa in continua crescita, abbiamo oltre 140 delegazioni in Italia e diversi Club all’estero che coprono, di fatto, quasi tutti i continenti. E’ governata da un Consiglio Nazionale composto dai presidenti regionali e da 9 consiglieri eletti su base nazionale. Fra questi viene nominata la Giunta Esecutiva Nazionale composta da 5 componenti: presidente nazionale, vice presidente e altri 3 consiglieri. Il presidente Sandro Camilli, con il consenso del Consiglio Nazionale, mi ha chiesto la disponibilità e l’impegno a far parte della Giunta ed io ho accettato con entusiasmo perché credo che ci siano ancora ampi margini di crescita e tanti progetti da portare avanti”.
In quest’ultimo anno cosa è stato realizzato?
“Intanto siamo partiti dall’idea di lavorare su progetti, abbiamo cambiato l’approccio e l’organizzazione anche degli eventi istituzionali, il metodo è quello di renderli maggiormente fruibili, quanto più possibile moderni, con un occhio ai nostri soci che sono, e devono essere, i primi fruitori di quanto realizziamo. Senza entrare nel merito voglio solo ricordare, ad esempio, la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, svolta lo scorso maggio, dove abbiamo apportato una modifica sostanziale nell’impostazione con l’idea di andare oltre la giornata istituzionale offrendo delle Borse di studio per coinvolgere centinaia di istituti in tutta Italia sui temi trattati. Nell’immediato futuro stiamo lavorando sulla convention di Genova, che sostituisce il classico congresso annuale, un importante momento associativo e istituzionale che vedrà protagonisti grandi personaggi del mondo scientifico, della cultura e dell’arte. E ancora ad ottobre a Bari presenteremo un progetto significativo legato ai temi del sociale, superando la semplice idea di beneficienza, per offrire a persone portatrici di varie disabilità momenti di formazione legata al vino e dando anche la possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro”.

E quali sono i progetti per la sua personale attività di produttore di vino sull’Etna?
“Nella mia attività seguo un approccio che tiene conto della piccola realtà produttiva che seguo con passione ma anche della grande potenzialità del messaggio culturale che oggi, in particolare nel nostro territorio, possiamo sostenere. Primaterra, pur con pochi mezzi a disposizione, è sempre attenta a percepire quanto di dinamico e interessante accade nel nostro mondo ed è con questo spirito che da anni, con l’aiuto di mia moglie Tiziana, vengono ospitati in cantina artisti di vario genere e vengono organizzati eventi a tema per intrattenere, ma anche sensibilizzare, gli ospiti su temi importanti che vanno dalla salvaguardia della natura, alla comunicazione, alla sola bellezza di un concerto sulle pendici dell’Etna. E’ la stessa idea che mettiamo nella produzione del vino, se pur con poche bottiglie, aspiriamo a trasmettere l’essenza del luogo dove ci troviamo – Contrada Sciaranuova Etna versante Nord – e siamo attenti anche a messaggi innovativi come la partecipazione al progetto di affinamento in mare dei vini. Tutto questo è il nostro modo di valorizzare l’Etna e di esprimere la nostra filosofia di fare vino”.

Programmi per l’estate ormai imminente?
“Non ci siamo mai fermati neanche durante il Covid e anche quest’anno proponiamo in cantina “Scintille d’estate a Primaterra”, quattro incontri a vario tema. Iniziamo con un confronto sul linguaggio del vino e sulla sua comunicazione con il direttore di Vinoway, Davide Gangi; a seguire avremo un appuntamento con l’arte contemporanea, ormai un nostro classico, cosi come prosegue la collaborazione con Villa Pennisi in Musica. Ospiteremo infatti il concerto del quartetto d’Archi Klem, il tutto arricchito da tante e particolari degustazioni a tema, sia dei vini Primaterra ma anche di tanti vini di altri territori. Noi non ci sentiamo speciali, ma siamo sicuramente diversi. Ci rivolgiamo a tutti quelli che amano il vino e la cultura che esprime”.

 

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La Redazione

La Redazione di EnoNews.it

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