VACANZE: VINCE LA TAVOLA ITALIANA!

DSC_7146“Due stranieri su tre considerano la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia mentre ben il 78% degli italiani in vacanza vuole gustare i prodotti tipici del luogo in cui si reca”. (Fonte: Coldiretti).

Di una cosa siamo certi e anche lieti: se c’è un vincitore in queste ferie estive 2015 è certamente la tavola italiana. “È quanto emerge da uno studio della Coldiretti che nel padiglione “No farmers no party” all’Expo di Milano ha presentato la classifica dei primati enogastronomici con l’assegnazione delle “Bandiere del gusto 2015” e la più ricca esposizione della variegata offerta delle località turistiche italiane durante quest’estate, ma anche l’analisi Coldiretti/Ixe’ su “Le vacanze italiane nel piatto”. Risultato: “il mangiare e bere è – sottolinea la Coldiretti – il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy. Tra tutti gli elementi della vacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia è quella che ottiene il più alto indice di gradimento tra i turisti stranieri e italiani”.

Se di un nuovo sviluppo anche economico si deve parlare (e lo abbiamo sottolineato più volte!), è proprio da questo comparto che a nostro avviso si deve ripartire. “L’Italia ha conquistato la leadership mondiale nel turismo enogastronomico grazie a 4.886 prodotti tradizionali censiti dalle regioni, 272 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc/Docg, quasi ventunmila agriturismi e oltre 6.600 fattorie dove acquistare direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, senza dimenticare le centinaia di città dell’olio, del vino, del pane ed i numerosi percorsi enogastronomici, feste e sagre di ogni tipo”.
Se a tutto questo si aggiungesse in modo semplice e schietto la fruizione delle bellezze artistiche del nostro Paese, tra musei, gallerie d’arte, siti archeologici e paesaggistici, beh… il solito discorso, insomma! La Sicilia, poi, sarebbe la locomotiva di tutto, ma questa è davvero un’altra storia.
Torniamo ai dati del presente: Expo è stata anche l’occasione, con il periodo estivo, per assegnare le bandiere del gusto con la mappa delle regioni. Toscana, Campania e Lazio sono sul podio, la Sicilia è a metà classifica. Ma ciò che conta è che “salgono al numero record di 4.886 le “bandiere del gusto” a tavola assegnate all’Italia nel 2015 sulla base delle specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio nazionale.
Un patrimonio immenso e ricchissimo, insomma, di cui dobbiamo essere gelosi custodi. È il duro lavoro tradizionale di intere generazioni di agricoltori, come ha ricordato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, “impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari”, ribadendo appunto che “si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di patrimonio anche culturale sul quale l’Italia può contare per ripartire”.
Culturale, come dicevamo. Una cultura gastronomica che risponde ai nomi di “1.490 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.366 verdure fresche e lavorate, 782 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 488 formaggi, 221 piatti composti o prodotti della gastronomia, 143 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 155 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 153 preparazioni di pesci, molluschi, crostacei”.

È come elencare opere d’arte, come stilare l’elenco di un tesoro unico al mondo. Un tesoro che i turisti, sia italiani che stranieri, stanno riscoprendo per tutto l’arco dell’anno e che deve diventare il nuovo volto della nostra economia. Tradotto in cifre: “quasi un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza sul territorio nazionale è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici per un importo complessivo stimato in circa 11 miliardi”. Insomma: il piatto della ripresa è servito!

@Antonio Iacona

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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