Enrico Briguglio: un esempio per tutte le eccellenze siciliane
Si pensa, spesso, che il mondo della comunicazione agroalimentare e dell’enogastronomia d’eccellenza sia sempre fatto di notizie quantomeno gradevoli, di degustazioni, di assaggi, di cronache “della tavola” e “ delle cantine”, e niente di più…
E invece, arriva quel giorno in cui devi scrivere una notizia che non avresti mai voluto. La scomparsa di Enrico Briguglio, presidente de Le Soste di Ulisse e soprattutto grande esperto ed appassionato, divulgatore e difensore dell’eccellenza enogastronomica siciliana, lascia tutti noi tristi e sgomenti. Da giorni, ormai, si susseguono su Facebook centinaia e centinaia di messaggi di condoglianze alla famiglia; sui giornali la notizia fa trasparire sempre, su qualunque testata, il ricordo che ci ha lasciato di lui: quello di un uomo ottimista, amante del bello e del buono, di questa Isola con tutte le sue bellezze, i suoi sapori e le sue contraddizioni.
Se la ristorazione ha fatto grandi progressi, lo si deve anche a Enrico Briguglio. Perché egli stesso ristoratore Doc. Il mondo del turismo e dell’accoglienza ha appreso tanto dal suo esempio. Come giustamente sottolineato da altri colleghi della stampa, Briguglio è stato per decenni un punto di riferimento anche per gli chef. Chi lo ha conosciuto e ha lavorato al suo fianco, non solo serba un grande ricordo di lui, ma siamo sicuri che è cresciuto anche culturalmente e professionalmente.
Anche la Redazione di EnoNews è vicina alla famiglia di Enrico e vuole ricordarlo nel suo pieno vigore e nella sua cortesia sempre presente.
“Ho avuto modo di incontrare professionalmente Enrico innumerevoli volte, ma tra di noi c’era innanzitutto una bella amicizia – dice il presidente di Ais Sicilia, Camillo Privitera, editore del nostro quotidiano EnoNews – e sono vicino ai suoi cari, con grande affetto”.
“I miei incontri con Briguglio sono stati pochi – aggiunge il direttore di EnoNews, Antonio Iacona – e sempre in contesti dove la cucina ed il vino siciliani venivano presentati al grande pubblico. Ed ogni volta i suoi interventi erano seguiti con estrema attenzione, anche dagli addetti ai lavori. Per questo, lo ringrazio per ciò che mi ha trasmesso culturalmente”.