Cantine in fermento: festa che celebra il vino siciliano
Una domenica in cantina, una giornata in cui un luogo del lavoro apre le sue porte e accoglie esperti e semplici appassionati, curiosi e bambini, famiglie intere attratte dall’idea di trascorrere ore spensierate e gradevoli ma anche molto istruttive. Parliamo di Cantine in Fermento, l’evento enogastronomico organizzato da Terre di Bruca e Fattorie Azzolino domenica 18 ottobre a Camporeale. Tante le attrazioni: gli animali, i giochi gonfiabili e l’animazione per i bambini, la musica dal vivo degli energici ed energetici Crash Tuna, i “cunti” sul cibo siciliano “cuntati” dalla Questora dell’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, e poi il banchetto di street food con pani ccà meusa e pani e panelle preparati di continuo da mattina a pomeriggio, la ricotta calda appena preparata, il ricco buffet con i prodotti di stagione, la zucca rossa, i funghi, le olive, i salumi, la caponata e la pasta servita dentro una maidda! E poi mille dolci, torte, pasticcini, crostate, un trionfo di golosità. Ma i veri protagonisti sono loro, i vini, i grandi vini prodotti da queste due case vinicole che a pieno titolo possono considerarsi tra le eccellenze siciliane. Un banco di degustazione per ciascuna casa, degustazioni aperte e senz’altro limite se non quello proprio di ciascun partecipante.
Tra i rossi, Azzolino propone Notturno, una DOC Monreale Nero d’Avola e DìMore una uvaggio di Syrah e Cabernet Sauvignon e tra i bianchi Diletto, un originale Nero d’Avola vinificato in bianco, il Tranui, Catarratto e Sauvignon Blanc, molto fruttato e floreale, e l’Intrigante, un Grillo leggermente mosso perché qualche bollicina ci vuole!
Più articolata e completa la proposta di Terre di Bruca che, sempre più, si afferma come una delle case vinicole più affermate anche sul mercato estero grazie alla evidente sapienza dell’enologo Vincenzo Bambina e alla dedizione dei tre soci i fratelli Matteo e Daniele Barbera e Giuseppe Blunda.
“Le nostre giornate sono scandite dai ritmi della vigna, dalle foglie mosse dal vento che intrecciano le nostre mani, musica per le nostre orecchie. Raccontare una vigna, i luoghi e le terre in cui è cresciuta, attraverso il suo vino, è il nostro scopo di vita” scrivono i tre sul loro sito.
E nei loro vini la senti tutta questa passione, questa dedizione. I loro vini, ben 12 etichette, raccontano un territorio straordinario e raccontano le persone, le mani che raccolgono l’uva e la trasformano in doni preziosi. Come il loro Chimirici, Moscato e Zibibbo vinificato in secco, un trionfo di profumi, pesca e fiori di mandorlo, con una leggera nota di timo figlia del vento che, a volte, arriva dal mare; e i loro rossi, corposi ed eleganti, tutti in monovitigno, il Coccio, un Syrah gradevolmente speziato, Miseria e Nobiltà, un Merlot leggermente balsamico, il Quaranta, un Nero d’Avola con intensi sentori di amarena. E ancora Bagliori di Sicilia, uno zibibbo ambrato le cui note acidule rifrescano il palato dopo i dolci.
E lo Chardonnay, in due versioni: Dunfiato, uno spumante made in Sicily piacevolmente sapido da usare come aperitivo e Petra di Bruca dal perlage leggero ma stuzzicante, fresco ma di struttura grazie ai minerali che solleticano la lingua. Ad accompagnare i visitatori nella visita della cantina è Daniele Barbera: è un piacere sentirlo raccontare la nascita di un vino dall’impianto delle viti sino all’imbottigliamento; spiega e rispiega, è disponibile a soddisfare le mille curiosità dei visitatori, ed è evidente che il primo a divertirsi è lui. Sta lavorando ma in realtà si sta divertendo. Perché il vino lo puoi fare bene solo se ti piace davvero farlo.
In anteprima ci fa assaggiare il nuovo rosato, un Frappato vinificato in rosa; non è ancora pronto, è presto, ma già promette, come i piccoli geni, che farà meraviglie: ha note di gelsomino e agrumi, lo annusi e senti tutta la Sicilia, lo assaggi e tu esplode in bocca. E chi se ne intende, infatti, non lo è lasciato scappare: più della metà della produzione è già prenotata! Una festa, una giornata ricca di emozioni, nel pieno spirito di Terra di Bruca la cui mission è “emozionarci per emozionarvi il più possibile, dalla vite alla bottiglia.” Grazie per queste emozioni!