Undici vini per sognare. Degustazione “fuoriclasse” di Ais Sicilia

foto1Scrivere e parlare di vino è sempre un piacere. Lo scorso venerdì 18 marzo sono stato uno dei pochi fortunati che hanno potuto degustare e dialogare su dei veri e propri “fuoriclasse”. Già quando mi avevano detto cosa c’era in degustazione, cercavo di immaginare, di immedesimarmi, ma come si suol dire, fra il dire ed il fare… E così si inizia con un bianco incantevole, si continua con dei rossi che danno ognuno la sua caratteristica di personalità, di eleganza, di particolarità, per arrivare a dei veri e propri miti.
Non mi dilungo più di tanto, poiché ritengo che le schede a seguire costituiscano già esse stesse il vero e proprio resoconto della serata.

Lis I.G.T. bianco 2006
Il colore nel bicchiere è un giallo dorato. A naso è intrigante con note di pepe, frutta secca, qualche nota muschiata, è deciso ma elegante. In bocca conferma la sua “potenza”, è caldo con un assemblaggio da perfezione, con una mineralità ed una sapidità da grande vino. La retronasale fa sentire il passaggio in legno.

Santa Cecilia D.O.C. Noto 2009
Si presenta con un rosso porpora intenso. A naso dà un sentore di confettura, nota iodata e colatura di alici, con un finale di humus. Una buona acidità che contrasta la tannicità. Persistenza nella norma. Retronasale che fa sentire impercettibilmente il legno.

Etna rosso Tenuta delle Terre Nere 2003
Rosso rubino tendente al granato. Il bouquet è spettacolare con un ingresso di note di grafite, carrubo, chiodi di garofano, resina. In bocca è una potenza che fa sentire la corposità e con un finale amarognolo che lo contraddistigue.
Persistenza infinita e progressione notevole.
Retronasale che fa sentire un assemblaggio riuscito bene.

Ca Martina I.G.T. Querciabella 2004
Un colore rosso porpora impenetrabile.
Frutta surmatura, confettura, prugna, con una nota erbacea e vegetale, chiodi di garofano.
Un ingresso in bocca di personalità con tannini ancora vibranti, con una sensazione di sapidità che passa ad acidità. Persistenza lunga.
La retronasale fa sentire il passaggio in barrique.


Brunello di Montalcino Biondi Santi 2004

Nel bicchiere si presente con un colore rosso rubino.
A naso si sente pomodoro, nota balsamica ed un sentore flebile di nota di cenere.
Un ingresso in bocca secco e deciso, acidità e tannicità si “combattono”. Una persistenza notevole.
La retronasale dà un sentore di legno ben fatta.


Barbaresco Gaja 1998

Il colore è un rosso rubino scarico.
I sentori al naso sono molteplici, si va dalla nota terziaria di tabacco, alla nota di eucalipto, lacca ed humus.
Eleganza con una “spalla” acida che si fa sentire, un retrogusto notevole, come per la progressione e per la persistenza.
Retronasale che conferma un assemblaggio da manuale.


Barbaresco Il bricco 97 Pio Cesare
Si presenta con un rosso rubino brillante.
A naso dà sensazioni di frutta, nota balsamica, con una “Sua” eleganza ed austerità.
In bocca conferma la “signorilità” con una personalità nel dare sapidità ed acidità che confermano un gran vino.
Retronalsale “fantasmagorica”.
Persistenza infinita.

Barbera d’Asti Ai Suma 1997 Giacomo Bologna
Colore inchiostro.
A naso fa sentire la nota chinata e di goudron, nonché di frutta surmatura.
La freschezza è presente, con un finale amarognolo. Progressione notevole.
Retronasale che fa sentire il passaggio in legno.

Turriga I.G.T. 1997 Argiolas
Il colore è un rosso porpora impenetrabile.
A naso i sentori sono di macchia mediterranea, mirto, ginepro e nota balsamica.
Acidità e tannicità in bocca la fanno da padroni.
Bella persistenza.
Retronasale che conferma il passaggio in botte.

Solaia 1997 Antinori
Colore rosso porpora intenso.
Un bouquet che è uno spettacolo, cuoio, tabacco, goudron, note balsamiche, sentori di pepe.
In bocca è spettacolare, un’esplosione di pienezza e grandezza, con una nota amarognola che si accompagna a buona freschezza ed a sua volta alla tannicità che si sente nei modi dovuti. Persistenza da “applausi”.
La retronasale è uno spettacolo.

Masseto 2008 Tenuta Ornellaia
Nel bicchiere si presenta con un colore rosso porpora impenetrabile.
A naso è musica, che sia classica o jazz, un equilibrio che è una meraviglia. Sentori netti e puliti, decisi e chiari. I sentori di erbaceo, nota iodata, liquirizia, confettura.
Una “seta” che entra in bocca e che è lineare e “pulito”, ma con una personalità e signorilità che non ha eguali. Persistenza infinita.
La retronasale dà il sentore del perfetto assemblaggio fra legno e vino.

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