Scicli: Rubino e il successo della IV edizione
Passeggiare tra le vie di Montalbano, partecipare ad una delle degustazioni guidate dall’Associazione Italiana Sommelier tra i palazzi barocchi, darsi appuntamento davanti l’Antica Farmacia Cartia per un trekking in collina con Esplorambiente o per il tour Cammini Sacri a cura di Tanit, ed ancora trovarsi a tavola con i produttori di vino nei ristoranti di Via Aleardi, sono solo alcune delle cose che si possono fare a Scicli nei giorni in cui si celebra Rubino, un evento del vino diffuso, organizzato dall’associazione SEM Spazi Espressivi Monumentali.
Rubino è un evento intimo, raccolto, che dà voce ai piccoli produttori e che permette di tessere rapporti e relazioni non solo tra le persone ma anche con il territorio. Un’edizione di successo, quella appena trascorsa che ha celebrato il vino, la gastronomia, l’artigianato, l’arte e la cultura.
Giunto alla sua quarta edizione, Rubino vive una felice ascesa; cresce ogni anno il numero di presenze registrate, non solo dei visitatori ma anche delle aziende partecipanti all’Expo. Quest’anno sono stati cinque i giorni dedicati alla manifestazione; dal 28 Ottobre al 1 novembre ogni angolo del barocco sciclitano si è arricchito del calice simbolo di Rubino e ha vissuto in armonia e fermento le iniziative in programma.
Il vino, siciliano e non solo, è stato il principale protagonista, facendo da collante tra le tante iniziative e riuscendo a sprigionare sapori e profumi che allietando i sensi sono diventati emozioni.
Le cantine che hanno partecipato all’Expo: Cantina Marilina, Armosa, Feudo Ramaddini, Cantina Ferracane, Primaterra, Vinisola, Cantina Palmieri, Terre di Noto, Feudo Vagliasindi, Cantine Russo, Casa di Grazia, Barone Montalto, Baglio del Cristo di Campobello. E ancora, Campisi, Feudo Santa Tresa, Cantina Funaro, Palmento Costanzo, e Demarete.
Tra le aziende di altre regioni, Marco Capra del Piemonte, la cantina Montaia dell’Emilia-Romagna, dal territorio della Franciacorta l’azienda Riva e Zanotelli dal Trentino-Alto Adige. Oltre al vino, anche esposizioni di prodotti tipici locali, nella sezione “Food” le marmellate, il miele e l’olio dell’azienda “Marchesi di San Giuliano”, le conserve e le salse di “Casa Morana”, le bontà dolciarie dell’antica tradizione siciliana dell’azienda “Aruci”, la varietà di prodotti enogastronomici di qualità dell’azienda “Castadiva”, i pregiati chicchi di caffè e gli aromi particolari di “Motycafè”, il ghiaccio alimentare di “Ice Cube” e gli amari di arance di Sicilia “Amara”.
Quattro gli immancabili incontri-degustazioni affidati alla guida di AIS Sicilia avvolti in un clima sempre intimo e conviviale. Il primo appuntamento a Palazzo Busacca, moderato da Camillo Privitera, Presidente AIS Sicilia, dal titolo “Un giro intorno al vino”, ha coinvolto Angelo Paternò, produttore ed enologo della Cantina Marilina, Carmelo Sgandurra, Master sommelier, Luca Giunta, distributore vini e il produttore dell’azienda Montaia Massimo Arfelli. L’Hotel Novecento è stato sede dell’incontro ideato e realizzato dalla nostra testata dal tema “Il volto femminile del vino” che ha avuto come protagoniste due donne del vino, la loro storia e quella dei loro vini: Tiziana Gandolfo sommelier e titolare dell’azienda etnea Primaterra e la giovanissima Giusy Tuccio alla guida dell’esordiente Azienda Demarete di Gela.
Sempre l’hotel Novecento ha ospitato la degustazione sensoriale organizzata e guidata dal delegato di Ais Ragusa Giuseppe Bonaventura “I sensi del vino. Profumi e aromi“, un viaggio tra i profumi e gli aromi più comuni al nostro olfatto e tra quelli meno noti. Infine, a chiusura di Rubino, martedì 1 novembre, all’interno del meraviglioso salone di Palazzo Busacca, Camillo Privitera ha guidato il concorso “Blind tasting“, un’esperienza sensoriale, di ben otto vini, più quattro fuori concorso.
Il pubblico ha degustato “alla cieca” e votato per alzata di mano il miglior vino bianco ed il miglior rosso, in una atmosfera veramente divertente. Il più votato e apprezzato tra i bianchi è stato il “Grillo” della cantina “Alessandro di Camporeale”, mentre tra i vini rossi al primo posto si è classificato “Lu Patri” della cantina “Baglio del Cristo di Campobello”.
“Rubino” ha anche arte valorizzato via Aleardi, attraverso il progetto “Il torrente dell’arte”, che ha coinvolto sette artisti in un nuovo ed interessante percorso estetico. È stato anche gastronomia, con il cooking show presentato da Gianna Bozzali, con la partecipazione di sette chef siciliani, guidati dallo chef sciclitano Luca Giannone.
Nell’armonia dei sensi non poteva mancare la musica, in collaborazione con il locale “Novantasette” tra dj set ed il suggestivo concerto di Cassandra Raffaele dall’insolita location di una finestra, trasformata in edicola votiva.
Rubino si conferma una manifestazione da vivere, per l’atmosfera, l’accoglienza e la impeccabile organizzazione di SEM, già pronta a nuove sfide ed a tante future e sempre più entusiasmanti edizioni.
Foto e video di Angelo Bua