Promozione vino italiano all’estero: pubblicate tappe e date del tour 2017
Il vino italiano all’estero è sinonimo di qualità e continua ad essere il prodotto agroalimentare più venduto in assoluto, aprendosi anche a nuovi mercati e “International Wine Traders” si conferma una valida opportunità per la promozione internazionale. Tra Italia ed Europa, nel 2017 saranno nove le tappe del tour dei wine workshop “International Wine Traders” che permetteranno alle aziende vinicole italiane di allargare e consolidare i mercati esteri.
“International Wine Traders” è il format di evento a marchio Iron3, da oltre dieci anni tra i protagonisti della promozione del vino italiano all’estero, che permette alle aziende di incontrare buyers nazionali ed internazionali. La prima tappa sarà in Emilia Romagna (27-28 marzo), poi si volerà in Danimarca (24 aprile) e Olanda (8 Maggio). Dopo le due tappe italiane, Puglia (22-23 maggio) e Veneto (5-6 giugno), il tour farà tappa in Belgio (2 giugno); a seguire Toscana (3-4 luglio), Veneto (20-21 ottobre) e Germania (6 novembre). Il cuore di “International Wine Traders” è centrato sull’incontro tra i produttori vinicoli e i buyer nazionali ed internazionali attraverso workshop e agende di incontri personalizzate.
Per ogni tappa saranno una cinquantina le realtà vitivinicole italiane che potranno presentare la propria produzione incontrandosi con distributori, buyer, stampa, opinion leader, produttori locali e importatori. Quello del vino è considerato uno dei settori del made in Italy con il maggiore potenziale di crescita dell’export tra il 2016 e il 2019, per questo Iron3, con il format di evento “International Wine Traders” fornisce validi strumenti per rafforzare la crescita di un settore che già oggi vale più di 14 miliardi di euro, con un export di 5,5 miliardi. Le tappe extra Italia si svolgeranno secondo la consolidata formula dei seminari e delle degustazioni guidate seguiti dal walk-around tasting per operatori commerciali, importatori, distributori, retailer, ristoratori, sommelier rappresentanti della stampa e opinion leader.
I Paesi sono scelti in base alla concreta possibilità di offrire alle aziende italiane nuove opportunità di business. Come i Paesi del Nord Europa nei quali i consumi pro-capite di vino sono in crescita e il potere d’acquisto in molti casi superiore al nostro. Paesi nei quali, grazie al Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, molte attività di attività di informazione e promozione possono anche essere finanziate.
Il sostegno riguarda infatti le attività di informazione, pubblicitarie, di comunicazione e promozione come l’organizzazione e partecipazione a fiere e workshop. Uno strumento finanziario che permette a molte aziende di affrontare con maggiori risorse anche il mercato interno. Le cinque tappe italiane prevedono incoming dei buyers esteri che incontreranno le aziende vinicole. Grazie agli incontri B2B programmati, “International Wine Traders” mette in contatto operatori realmente interessati. I buyers che parteciperanno agli incontri proverranno da diversi Paesi, che rappresentino sia mercati consolidati che emergenti, dove si stanno aprendo spazi importanti. Dal 2016, per le tappe italiane, Iron3 ha introdotto un’importante novità: oltre alle giornata dedicate agli incontri programmati con i buyers, sono stati organizzate diverse visite alle aziende, cantina e vigne comprese, con presentazione delle eventuali denominazioni cui sono iscritti i vini aziendali.
Affiancare ai workshop questo tipo di attività nelle aziende vinicole permette non solo di ottimizzare il tempo a disposizione ma, soprattutto, di rendere più approfondita la conoscenza coi buyers e, di conseguenza, più forte la relazione, sia commerciale che personale. Il tour 2016 di “International Wine Traders” ha contato otto tappe, suddivise tra Italia ed Europa, che hanno permesso alle aziende di aprire e consolidare nuovi mercati.
Tra i buyers coinvolti anche operatori provenienti da Hong Kong, Cina, Giappone, Stati Uniti, Canada e Sud Est Asiatico.
Si è molto concentrato sul mercato tedesco, nel quale l’Italia ha il suo secondo Paese di riferimento, dopo gli Usa, con un valore complessivo dell’export enoico che ha chiuso il 2015 a quota 888 milioni di euro, pari al 35,9% di tutte le importazioni tedesche.
Un mercato maturo, quello tedesco, nel quale l’interesse per il vino continua a crescere e dove il Prosecco mostra forti segnali di crescita.