Robert Princic e il valore del Consorzio Tutela dei Vini del Collio
Il Collio Day, giunto alla sua terza edizione, è una iniziativa ideata dal Consorzio Tutela Vini del Collio e realizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, la Regione Friuli Venezia Giulia e il Consorzio Montasio, dedicata alla promozione e diffusione della conoscenza del territorio, dei vini e dei prodotti tipici del Collio, un lembo di terra che si trova nell’estremo Nord-Est della nostra nazione. Lo scorso 24 novembre quindici città, sedi di altrettante delegazioni Ais, si sono tinte di giallo organizzando in contemporanea una degustazione di otto vini delle varie aziende che aderiscono al Consorzio alla presenza di uno dei protagonisti del territorio.
Ais Sicilia e la delegazione di Catania hanno aderito all’iniziativa avendo l’onore di ospitare, in rappresentanza del Collio, il Presidente del Consorzio Robert Princic, che ha guidato i numerosissimi partecipanti al Wine tasting in un viaggio tra gli otto comuni della provincia di Gorizia, dove nascono vini bianchi di alta qualità.
Il Consorzio ha radici profonde. Nato nel lontano 1964, il terzo in Italia, già nel 1968 ottenne il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata. Oggi gode della partecipazione dell’80% dei viticoltori di collina di questo territorio. Ben 7000 ettari di terra, di cui 1500 vitati a denominazione di origine controllata; 350 le aziende vitivinicole, di cui 160 sono soci e 180 imbottigliatori. Vengono prodotti oltre 48.000 ettolitri di vino con denominazione D.O.C. Collio tra le 17 varietà coltivate, autoctone ed internazionali.
Le varietà autoctone più antiche sono la Ribolla gialla, il Friulano, Malvasia Istriana e Picolit, che si aggiungono agli altri vitigni coltivati da oltre 150 anni. Il territorio è un susseguirsi di dolci colline scandite da piccoli borghi e da vigneti specializzati tra i comuni di Gorizia, Capriva del Friuli, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Mossa, San Lorenzo Isontino e San Floriano del Collio.
La zona collinare collocata a breve distanza dai monti e dal mare crea un microclima unico per ventilazione ed escursione termica, in grado di sposarsi perfettamente con il caratteristico terreno del Collio, denominato Ponca, ideale per la coltivazione della vite. Nascono, pertanto, grandi bianchi, potenti e dal carattere forte ed elegante.
L’obiettivo del Consorzio, a detta del Presidente, è quello di ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita; si punta, seguendo un progetto condiviso dalla maggior parte dei vignaioli, ad un concetto di bianco e di Collio, che si stacca dall’idea di monovitigno e che parli di territorio. La ricchezza, aggiunge Princic, è costituita principalmente dai vigneti e non dalle cantine. Bisognerebbe imparare a scrivere il termine Collio in grande perché è importante che cresca la denominazione.
Un altro progetto, nato nel 2009 e già realizzato, è rappresentato dalla scelta della bottiglia per il Collio, dal collo regolare e più stretto della media, è sostenibile ed ha un peso più basso di circa 500gr.
La condivisione costituisce sicuramente il valore aggiunto per il funzionamento e l’efficienza di un Consorzio; il Collio può essere da esempio per altri piccoli territori a noi vicini che non hanno ancora compreso l’importanza dell’unione dei vignaioli che porti avanti insieme il territorio.
La degustazione, ricca di spunti di riflessione, è stata condotta dal Presidente di Ais Sicilia, Camillo Privitera, e guidata dal sommelier professionista Gherardo Fabretti.
Note di Degustazione a cura di Gherardo Fabretti
Annata calda la 2015 per il Collio, dove il problema principale è stato la corretta conservazione delle acidità dei vini. Un problema ampiamente gestito in maniera positiva, producendo vini equilibrati e sontuosi.
Ribolla Gialla – Carlo di Pradis. Solo acciaio per un vitigno troppo spesso concepito nella mente del consumatore solo accanto alla giara. Paglierino scintillante, profuma delicatamente di frutta a polpa bianca e agrumi. Fresca e di piacevole alcolicità.
Pinot Bianco – Paolo Caccese. Luminoso e profumato, emerge pulita la mela renetta, la pera e la ginestra. Fresco e delicatamente gradevole al palato.
Pinot Grigio – Simon Komianc. Un vero pinot grigio del Collio, dai sentori autunnali polposi di pera e note fumé. Morbido, sapido, lungo.
Chardonnay – Branko. Di grande luce e pulizia alla vista, profuma di tiglio, frutta tropicale e una leggera nota burrosa data dalla botte. Abbondante e caldo al palato.
Friulano – Colle Duga. Aromatico, ricco di note di frutta gialla matura, tocchi di frutta secca. Un gradevolissimo finale amarognolo accompagna la beva ricca e sapida.
Sauvignon – Fiegl. Imponente impatto varietale di rosmarino, salvia, timo, poi agrumi. Snello in bocca, fresco e di buon corpo.
Solarco – Livon. Uno dei due blend della batteria, composto da Friulano e Ribolla Gialla. Piacevole aromaticità della Ribolla e intensi profumi di frutta candida dal Friulano. Di corpo morbido e avvolgente, lungo e fresco.
Collio Bianco Bràtinis – Gradis’Ciutta. Unico vino del 2010, blend di Sauvignon, Chardonnay e Ribolla Gialla. Annata fredda, anziché calda, alla vista non tradisce gli anni che possiede. Ricorda al naso la pera e la mela matura, erbe aromatiche e pepe bianco. Minerale e fresco, lungo in bocca.