I colori e i profumi unici della terra di Sicilia nei liquori di “Giardini d’Amore”

Un tempo le nostre nonne erano solite preparare in casa rosolii e liquori a base di frutta e spezie seguendo le stagioni per offrirli,  insieme ai dolcetti sempre pronti in dispensa,  agli ospiti anche se inattesi. Oggi quattro giovani imprenditori siciliani, Katia Cosentino, Emanuela Russo, Giuseppe Piccolo e Orazio de Francesco, ispirandosi alla bontà dei liquori di una volta, hanno creato  Giardini d’Amore®, un brand di liquori di alta gamma riuscendo a chiudere in bottiglia i colori e i  profumi unici della propria terra. L’ occasione per conoscere la storia di questa giovane e promettente  azienda è stata la masterclass organizzata lo scorso 20 dicembre presso l’ enoteca e mixologybar Bocum di Palermo. Il progetto nasce nel 2011 in seguito all’opportunità di rilevare un vecchio opificio di un anziano artigiano locale, imparando da lui tecniche e ricette da reinterpretare in chiave  moderna per regalare una nuova identità alla tradizione italiana dei liquori artigianali. A fronte di tanti dubbi per la nuova attività da subito una sola certezza: puntare sulla qualità delle materie prime e quale miglior modo di farlo se non usando quelle autoprodotte tra cui i limoni “Interdonato”, il finocchietto selvatico, i fichi d’India, solo per citarne alcuni. Rinunciando a coloranti, addensanti e aromi artificiali e utilizzando materie prime acquistate esclusivamente da aziende agricole selezionate, l’azienda ha stabilito così un vero e proprio codice di responsabilità finalizzato a garantire l’eccellenza e la naturalità del prodotto finito. Queste le caratteristiche del piccolo laboratorio artigianale di Roccalumera, a pochi chilometri da Taormina (ME), in cui materie prime di qualità vengono trasformate in eleganti bottiglie trasparenti, dalla forgia antica e sigillate a mano, che contengono liquori dal bouquet intenso e armonioso,  ciascuna unica nella propria peculiarità.
Tutti i processi di lavorazione dei liquori e delle creme sono eseguiti manualmente e si differenziano,  in base alla tipologia, tra  lavorazione a freddo, a caldo, per macerazione o infusione. Le materie prime vengono selezionate, pulite e lavorate a mano,  entro pochissime ore dalla raccolta,  nel laboratorio. Per la dolcificazione, infine, si utilizza esclusivamente zucchero di canna  muscovado che conferisce ai liquori un aroma caratteristico senza, tuttavia, coprire  la fragranza delle materie prime.
A conclusione della masterclass Gianluca di Giorgio, bartender del Bocum, ha preparato tre cocktail utilizzando alcuni dei liquori artigianali di Giardini d’ Amore, già degustati in purezza. In particolare ha preparato un Rusty Thorn con Scotch whisky e liquore al fico l’India preparato con  i migliori fichi d’India di propria produzione. A seguire un Sicilian Manhattan a base di Bourbon Whisky, Wermouth Rosso, Orange Bitter, e liquore al finocchietto selvatico preparato con finocchietto selvatico autoprodotto selezionando accuratamente la parte più tenera dello stelo per conferire maggiore aromaticità al liquore. E,  infine, un Princess Lunc con Old tom Gin, succo di limone Interdonato, bitter al chiodo di garofano, acqua di cottura di mele cotogne e  liquore al  “Limone Interdonato Messina”, una cultivar della costiera jonica messinese, ottenuta dall’innesto tra un cedro e un limone su una pianta di arancia amara. Tale innesto è stato creato, verso la fine del 1800, dal colonnello garibaldino Giovanni Interdonato, appassionato agrumicoltore, una volta ritiratosi a vita privata. Il risultato è stato un limone con un contenuto di acido citrico inferiore rispetto alla media, caratteristica che gli attribuisce una “dolcezza” tale da renderlo molto versatile per usi gastronomici.

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Manuela Zanni

Manuela Zanni, classe 1975. Dal 2009 Scrive di storia e cultura gastronomica per riviste enogastronomiche e magazine on line del settore quali cronache di gusto, sapori di sicilia, buonissimo, identità golose, enos e vinoway, solo per citarne alcuni . Dal 2014 ha anche un proprio blog, www.saggieassaggi.it, contenitore di ricette legate al cibo della memoria e ai testi che hanno come perno il cibo, nel suo valore intrinseco di ricordo e trade union tra passato, presente e futuro. Vegetariana da 13 anni, crede che questo sia un punto di forza per apprezzare il caleidoscopio di sapori che la Natura è in grado di offrire. Ama il vino, quello di qualità, con una particolare predilezione per i vini rosati alla cui scoperta e valorizzazione ha tutta l'intenzione di puntare.

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