Dall’unione della passione per i vini etnei e quelli naturali nasce Etna fusion
ETNA fusion per condividere due diverse realtà: i vitigni autoctoni etnei, cresciuti negli impervi vigneti delimitati dalla pietra lavica, insieme a differenti espressioni di terroir regionali italiani e stranieri, rappresentati da vignaioli che producono il vino secondo natura.
L’evento, decisamente unico nel suo genere, è organizzato da Tiziana Gallo in collaborazione con il Comune di Linguaglossa ed ospiterà circa 45 produttori tra vignaioli etnei e vignaioli naturali provenienti da diverse regioni italiane (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Alto Adige, Liguria, Lombardia, Lazio, Toscana e Campania), compresa la Sicilia presente con 13 produttori e con un paio di vigneron provenienti dalla Francia e dalla Germania.
Sarà davvero un’interessante commistione di vitigni autoctoni coltivati ad alberello tipici delle pendici dell’Etna, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Carricante e la Minnella, spesso faticosamente sottratti e recuperati dalla dominante e silenziosa “Muntagna”, e i cultivar di regioni italiane: come il nebbiolo (in versione lombarda e piemontese), gli aromatici alto atesini, il fiano e il greco campani, gli intensi friulani e le nuove realtà della viticoltura laziale con proposte di aleatico, cesanese e malvasia puntinata, ed ancora i vini rossi della valle toscana di Cortona e i bianchi marini della Liguria, anch’essi ricavati da una striscia di terra di non facile coltivazione. Un piccolo spazio internazionale appassionerà i più curiosi con i vini francesi della Linguadoca e gli idrocarburi dei vecchi riesling della Mosella.
Insieme ai banchi d’assaggio non mancheranno alcune specialità alimentari proposte da professionisti siciliani che delizieranno il vostro palato con proposte dolci e salate.
L’appuntamento sarà nella sede della Casa di San Tommaso, Piazza Ambrogio Gullo 2 – Linguaglossa.
Gli orari previsti sono domenica 3 e lunedi 4 giugno dalle ore 15,00 alle 21,00.