Chiusa la Vinimilo 2021 “edizione coraggiosa per cenere e covid”
Con oltre milleduecento partecipanti, che in dodici giorni hanno preso parte a degustazioni, laboratori del gusto, convegni, dibattiti, cene gourmet e grigliate all’aperto nel segno della ritrovata ma misurata convivialità, è calato il sipario su ViniMilo 2021, edizione numero 41. Anche quest’anno, con il coordinamento del sindaco e del vicensindaco di Milo, Alfio Cosentino e Maria Concetta Cantarella, il mondo del vino e i suoi protagonisti si sono riuniti sull’Etna, nel tempo dell’attesa che precede la vendemmia sul vulcano, come sempre programmata per i primi giorni di ottobre per consentire ai grappoli di raggiungere la giusta maturazione.
Decine gli ospiti che in questi dodici giorni hanno fatto tappa a Milo: docenti e dottorandi degli atenei di Milano e Piacenza coinvolti dalle Strade Del Vino e dei Sapori dell’Etna per parlare di enoturismo e sostenibilità; docenti di Agraria dell’Università di Catania a confronto con i ricercatori dell’INGV per affrontare il tema scottante della cenere vulcanica, il suo utilizzo come terreno agricolo e le possibili soluzioni per quantificare i danni alle colture con il supporto dei modelli matematici; enologi a confronto con il Consorzio di Tutela Etna DOC per valutare possibili modifiche nel disciplinare di produzione degli spumanti etnei; il racconto dei Consorzi di Toscana e Trentino per ragionare sulle migliori strategie di commercializzazione all’estero delle eccellenze vitivinicole e agroalimentari; l’esordio a ViniMilo per le Donne del Vino che con Roberta Urso hanno annunciato il loro progetto didattico per gli istituti tecnici in Piemonte, Emilia Romagna e Sicilia; e poi i produttori dei formaggi italiani presìdii Slow Food coordinati da Anastasia De Luca; la sperimentazione di maestre gelataie, come Giovanna Musumeci e Ida Di Baggio con ardimentosi abbinamenti fra il gelato gastronomico e i passiti dell’Etna; l’excursus fra i migliori olii extravergini siciliani con l’Apo e infine decine di sommelier delle associazioni Ais Catania, Ais Taormina, Fis, Fisar e Onav che, insieme a produttori, enologi e giornalisti specializzati, hanno guidato ogni sera le degustazioni, tutte a numero chiuso per le limitazioni anti covid (e tutte precocemente sold-out), alla scoperta di vitigni etnei come il carricante e il nerello mascalese, di produzioni d’eccellenza di Etna Bianco Superiore Doc (esclusivo del territorio di Milo) e ancora di bianchi e spumanti italiani e stranieri.
Grande successo per il tradizionale appuntamento da Barone di Villagrande con la cena gourmet dedicata ai vini vulcanici e organizzata con l’associazione Volcanic Wines. Partecipate le passeggiate in vigna alla scoperta delle opere di land art del maestro Alfio Bonanno e la meditazione sufi all’alba in omaggio a Franco Battiato. Mentre un pubblico di wine lovers attento ed eterogeneo per età e interessi – e fra loro, per la prima volta, anche turisti stranieri in vacanza sull’Etna – ha seguito la novità 2021 del Consorzio Etna Doc: un percorso di avvicinamento al mondo del vino a cura del direttore Maurizio Lunetta e della giornalista e sommelier Valeria Lopis che ha registrato il tutto esaurito nei due corsi pomeridiani.
A siglare con successo l’edizione 2021, che anche quest’anno per il rischio Covid ha dovuto forzatamente rinunciare alla tradizionale festa di piazza con gli stand gastronomici e il banco assaggi dei vini Etna Doc (si spera bene per il 2022), è stata “Etna 360°”, la cena all’aperto organizzata dall’associazione Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna guidata da Gina Russo. Un evento a numero programmato (appena 200 i ticket a disposizione) che per una sera, nel sito del Vecchio Mulino di Milo, ha ricreato la fascinazione della storica ViniMilo con una festa agreste: l’allettante profumo del barbecue (anche vegetariano), la genuinità dei dolci di casa e un’ampia scelta fra vini Etna Doc, passiti, amari e liquori “made in Etna”.
“ViniMilo 2021 è nata coraggiosamente sotto il segno dell’Etna – commenta il sindaco Alfio Cosentino – con il parossismo del 29 agosto e una delle più abbondanti e drammatiche ricadute di cenere a Milo e nei comuni vulcanici del comprensorio che ci vede in prima linea a supporto del territorio, della comunità e delle imprese: tutti duramente colpiti sotto il profilo economico. Ringrazio tutti i partner, i collaboratori, gli ospiti e i partecipanti di questa edizione 2021 per l’iniezione di fiducia e ottimismo. ViniMilo si conferma un laboratorio di idee e contributi concreti allo sviluppo del mondo del vino sull’Etna e in Sicilia: una filiera virtuosa che mette in moto l’economia e che grazie ai viticoltori, custodi della terra, si prende cura del paesaggio così unico del nostro vulcano. Non è poco”.