Festival del Franciacorta: un’emozione da vivere!

Festival_Franciacorta-001Ritorna per il sesto anno consecutivo il Festival del Franciacorta, un evento al quale è difficile rinunciare per le tante sfaccettature che presenta e per l’emozione che riesce a trasmettere ogni anno ai sempre più numerosi visitatori italiani e non solo. Il 19 e 20 settembre scorso, la terra di Franciacorta si è animata di raffinate bollicine! E’ stato un week end all’insegna del divertimento e della scoperta di un mondo che diventa sempre più intrigante da vivere! La ricetta della riuscita è sicuramente la grande aggregazione nel consorzio di realtà vitivinicole sempre più attente a produrre vini unici, ricercati e di grande espressione territoriale. Una fine settimana assolata che ha contribuito senza dubbio a far trascorrere due giorni intensi e ricchi di appuntamenti non solo enogastronomici, ma anche culturali e di completo relax a contatto con una natura davvero esplosiva. Per questo è da sottolineare che la kermesse non ha visto solo intenditori, ma anche curiosi e famiglie che si sono immersi nel fantastico mondo vinicolo alla scoperta delle bollicine più amate d’Italia!
Tante le aziende che hanno aderito al grande evento; impossibile visitarle tutte in due giorni: solo il dono dell’ubiquità avrebbe permesso di soddisfare tale curiosità.
Quest’anno, ma come del resto nei precedenti cinque, il compito di decidere quali cantine incontrare è stato davvero difficile perché, sebbene in alcune l’esperienza sia già stata vissuta, ognuna di loro lascia una traccia, un ricordo, un invito al quale è difficile resistere.
Ed è così che inizia il tour del festival con la vista dell’incantevole Lago d’Iseo, un acquarello di colori tenui, lo starnazzo delle numerose anatre che affollano lo specchio d’acqua, i bar affollati per l’aperitivo al tramonto. Ed è proprio da questo luogo magico che tutto ha inizio: la viticoltura, il clima ideale, la movida, il grande evento che si consumerà in solo 48 ore.

L’eccitazione e la curiosità di dare inizio alle due giornate è tanta; come prima tappa il Castello Bonomi che appare immerso tra filari in rigogliosa vegetazione. L’appuntamento è con il Franciacorta “CruPerdu Millesimato 2004”. Dopo un riposo decennale sui lieviti, il vino diventa protagonista assoluto con una freschezza sublime e una mineralità avvolgente. Fittissimo manto di bollicine inarrestabili dentro il calice che ne mostra il vivace e brillante color paglierino.
L’accoglienza alla corte è dinamica e numerose isole culinarie fanno da supporto alle degustazioni degli altri Franciacorta dell’azienda. Non possiamo che soffermarci sull’abbinamento del nostro vino con le ostriche o con la profumatissima salamina bresciana; quindi quattro chiacchiere con Diego, custode dell’azienda Bonomi, che oltre ad occuparsi della ricezione dei clienti è il cuoco dell’azienda che, per l’occasione, delizierà i palati degli avventori con un profumatissimo risotto preparato con la ” Gran Cuvèe del 2008”. Il tempo scorre piacevolmente, un altro appuntamento è prossimo e stavolta saranno due i protagonisti dell’evento: l’arte e l’eccellenza dell’azienda Fratelli Berlucchi.
Il pomeriggio è all’insegna dell’eleganza; ad intrattenere gli ospiti l’Avvocato Marcello Berlucchi. Sarà la guida che coinvolgerà gli attenti intervenuti negli antichi edifici della cantina alla scoperta dei suggestivi affreschi del ‘500, per poi scendere di ben 6 metri nel sottosuolo. Qui è il regno e il cuore dell’Azienda; il lavoro attento e selettivo darà vita a vini rari, unici.

L’incanto continua con la mostra della collezione Moretti allestita nella grande sala della magione e curata dal Prof. Luciano Anelli. Quadri dal Seicento all’Ottocento (opere sacre, paesaggi, ritratti, opere legate al mondo del vino) si fanno ammirare da un pubblico attento e rispettoso di tanta bellezza!
Lo stupore ha segnato il tramonto che si è concluso nella corte del palazzo con una verticale di “Casa delle colonne Brut Franciacorta riserva 2006-2007-2008”.
A volte i vecchi amori ritornano e… il coinvolgimento di visitare la cantina Bellavista è un richiamo fin troppo forte. Stavolta l’incontro con questa grandiosa realtà ha avuto un risvolto diverso: perché non addentrarsi tra i vigneti, passeggiare nel bosco che avvolge un’architettura moderna, sobria, elegante. Così il cammino inizia respirando i profumi della fresca aria mattutina, sbirciando qualche grappolo d’uva lasciato ancora verde su una vite a sottolineare che lì il duro lavoro di raccolta e di selezione è stato già fatto. Ed allora perché non assaggiare qualche acino di chardonnay che nei prossimi 36 mesi regalerà un nettare? La magnifica passeggiata lungo un viale conduce “all’Albereta”, un resort 5 stelle, un luogo incantato dove prendersi e perdersi nel tempo è quasi d’obbligo. Nella terrazza, con vista mozzafiato sul lago di Iseo, è giunta l’ora di degustare un calice di Alma Bellavista accompagnato da una semplice ma squisita frisella Pugliese.

Certo, è difficile non affezionarsi a questi momenti, all’ospitalità che questi luoghi offrono ogni anno, all’entusiasmo che i produttori mettono nel loro lavoro e nella riuscita di una grande festa che non deve essere perduta, e che vi consiglio di mettere subito nella vostra agenda.

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Agata Faro

Ha seguito il richiamo della sua passione attraverso la serie di corsi per conseguire gli attestati dei vari livelli di sommelier AIS, fino al riconoscimento dell’abilitazione professionale. Iscritta dal 2012 nell’elenco generale degli esperti degustatori vini D.O., presso l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il suo motto è “Degustare in viaggio”. Ritiene, infatti, che il modo migliore per comprende un vino e la storia di chi lo produce è quello di vivere il territorio. Dal 2011 collabora con EnoNews raccontando di viaggi, degustazioni, e di buona cucina.

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