Ad Expo Food & Wine degustazioni del “Pisco”, distillato simbolo del Perù
Durante i tre giorni di Expo Food & Wine, il Salone internazionale del buon cibo e del buon vino, dal 28 al 30 novembre ospitato alle Ciminiere di Catania, il pubblico siciliano potrà scoprire un vero e proprio diamante della distilleria mondiale: il Pisco, distillato bandiera del Perù, che dopo avere avuto in Italia un palcoscenico prestigioso come l’Expo di Milano, adesso approda nella Capitale del Gusto del Mediterraneo: Catania.
Grazie all’intervento, infatti, della giornalista peruviana, ma ormai italiana d’adozione, Gladys Torres Urday, giornalista ASA e Presidente dell’Associazione Las Damas del Pisco del Perù, l’organizzazione di Sief Italia, che realizza l’Expo siciliano, con Alessandra Ambra, ha potuto inserire in calendario due degustazioni di questo affascinante prodotto (tutte le informazioni utili per partecipare alle degustazioni sul sito ufficiale dell’evento). I due appuntamenti sono previsti per: Sabato 28 novembre dalla ore 15 alle ore 17 – Sala DiVino piano terra – Ingresso Gratuito; Domenica 29 novembre dalla ore 10 alle ore 12 – Sala DiVino piano terra – Ingresso Gratuito.
“Il Pisco è il frutto di una storia plurisecolare – spiega Gladys Torres Urday – e le sue radici risalgono all’epoca coloniale di fine XVI secolo. Tradizione, ma anche innovazione. Il Pisco, infatti, è ormai soprattutto donna. E non tanto perché a promuovere l’evento è Las Damas del Pisco, che in un anno è stata capace di creare 19 filiali nel mondo. Il vero motivo è che l’economia peruviana poggia sul contributo del gentil sesso, anche in settori una volta considerati maschili. Basti pensare che gran parte della filiera produttiva del Pisco è rappresentata dalle donne peruviane. Che sono anche le principali protagoniste della migrazione peruviana. In Lombardia costituiscono il 61% delle oltre 46mila presenze della comunità peruviana. La forza, la passione e l’impegno delle donne – infatti – è stato il motore del salto di qualità del Pisco”.
Il nome deriva proprio dalla città peruviana di Pisco, che si trova nella parte centro-meridionale del Perù, di fronte ad una grande baia dove per secoli nidificavano molti uccelli del Pacifico. Pisku significa proprio uccello nella lingua quechua degli Inca. “Da lì – prosegue Gladys – questa bevanda ha spiccato il volo e ha raggiunto l’Europa e il resto del Mondo. In fondo, però, è rimasto se stesso. Il distillato bianco simbolo del Perù, prodotto con lo stesso metodo di produzione da secoli. Alla base ci sono sempre e solo le 8 varietà di “uva pisquera”: 4 aromatiche (Italia, Torontel, Moscatel e Albilla) e 4 meno aromatiche (Negra, Criolla, Mollar, Quebranta e Uvina). Tre sono le tipologie: Puro da uva aromatica e meno aromatica, Acholado (mescolanza delle prime due, mosto, uva o piscos) e il Mosto Verde (da mosto a fermentazione interrotta), la più raffinata ed originale considerata da scuola peruviana. Cinque le Regioni selezionate per la Denominazione d’Origine, tutte nella fascia costiera centro-meridionale del Paese: Lima, Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna. Circa 430, infine, i produttori certificati e centinaia i marchi in commercio. Unica, invece, la gradazione alcolica, 42 gradi. Anche se il prodotto può oscillare tra i 38 e i 48 gradi “vogliamo insegnare il bere responsabile – conclude Gladys Torres Urday – perché il Pisco si beve a piccoli baci”.
Alle degustazioni siciliane del Pisco interverrà anche Roberto Rabachino, Presidente Associazione Stampa Agroalimentare Italiana.
(Fonte: Ufficio Stampa Las Damas del Pisco – info@lasdamasdelpisco.org – www.lasdamasdelpisco.org)