Corsi di aggiornamento per i Cuochi Etnei

Anche quest’anno, nelle due giornate consecutive del 16 e 17 novembre, presso l’Esperia Palace Hotel di Zafferana (Catania) si sono accesi i riflettori sui corsi di aggiornamento per gli addetti alla ristorazione aderenti all’Associazione Provinciale Cuochi Etnei. Il corso era comunque aperto anche agli altri iscritti della Federazione Italiana Cuochi di tutta la Sicilia.
Quest’anno si festeggia il primo lustro di incontri di aggiornamento e Seby Sorbello, Presidente dell’Associazione, si è detto soddisfatto ed orgoglioso per la grande attività svolta negli ultimi anni e per la crescente affluenza che ogni anno, da novembre a maggio, i corsi, diretti da Chef famosi, riscuotono in tema di riconoscimento dai cuochi professionisti e dalla numerosa presenza delle future leve. Quest’anno l’apertura del primo corso è stata diretta ed affidata a un nome prestigioso, a un grande professionista portavoce all’estero dell’arte culinaria italiana, coach della Nazionale Italiana Cuochi Junior: Gaetano Ragunì, siciliano, con dimora da ben 27 anni in Emilia Romagna. Il suo compito è stato quello di comunicare la sua esperienza di professionista soprattutto alle centinaia di ragazzi provenienti dagli istituti alberghieri Eredia e Wojtyla di Catania, Rocco Chinnici di Nicolosi, Giovanni Falcone di Giarre, Moncada di Lentini e agli allievi dell’Istituto di Palazzolo Acreide, insegnando loro l’utilizzo di tecnologie che permettono di affrontare con largo anticipo la cottura di cibi nel rispetto di alcuni elementi di fondamentale importanza: la freschezza e soprattutto la tranquillità di servire sempre preparazioni che rispecchino i canoni di igiene, con estrema attenzione alle contaminazioni batteriche.
Quante volte ci siamo chiesti come fanno i cuochi a preparare banchetti per un numero elevato di ospiti? Quale segreto si nasconde dietro le quinte?
Nessun segreto, ma solo professionalità e tecnica. E’ evidente che preparare per un numero elevato di persone non è semplice ed è certamente impensabile che tutto si possa fare in un solo giorno!  Il rischio che si correrebbe sarebbe quello di presentare portate poco curate e certamente non di grande pregio. Il messaggio che si è voluto dare all’incontro è stato quello di una migliore organizzazione del tempo e di conseguenza rispetto ed attenzione per le proprie energie. L’osservanza di tali fattori faranno arrivare i professionisti al fatidico giorno dell’evento rilassati e quindi con più tempo da dedicare alla fase finale di preparazione del piatto, che oltre ad essere bello, sarà anche buono da gustare. Ma come sarà possibile tutto questo? Per chi è un professionista del settore tutto ciò sarà semplice, basterà avvalersi della tecnologia che in cucina si è rivelata una grande regia. Ed ecco che si procederà ad applicare tecniche di sottovuoto con macchinari specifici, di abbattimento della temperatura, di cottura in forni a vapore che consentiranno di contrastare lo sviluppo di batteri e quindi la conservazione di cibi precotti in adeguate celle frigorifere. Passaggi attenti e curati che non alterino il gusto, il colore, la freschezza e soprattutto garantiscano sicurezza nel mangiare cibo che non darà problemi alla salute. Un aiuto tecnologico che permetterà ai professionisti di affrontare un banchetto senza lo stress e gli inconvenienti che a volte potrebbero presentarsi all’ultimo minuto, con difficile soluzione quando il tempo non è un alleato.
Grande entusiasmo e partecipazione della gremita platea che ha accolto anche l’invito del Presidente Seby Sorbello per l’imminente manifestazione alle Ciminiere di Catania, nei giorni 28-29-30 novembre, di Expo Food & Wine dove l’Associazione avrà la sua fetta di indiscussa partecipazione.

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Agata Faro

Ha seguito il richiamo della sua passione attraverso la serie di corsi per conseguire gli attestati dei vari livelli di sommelier AIS, fino al riconoscimento dell’abilitazione professionale. Iscritta dal 2012 nell’elenco generale degli esperti degustatori vini D.O., presso l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il suo motto è “Degustare in viaggio”. Ritiene, infatti, che il modo migliore per comprende un vino e la storia di chi lo produce è quello di vivere il territorio. Dal 2011 collabora con EnoNews raccontando di viaggi, degustazioni, e di buona cucina.

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