Per tre giorni Catania capitale del gusto
Ad organizzare manifestazioni fieristiche possono essere in tanti, con più o meno successo meritato. Le battaglie possono essere sui metri quadrati in più o in meno degli stands, o sulla partecipazione di più o meno espositori. Anche sulla qualità delle produzioni, ci si può confrontare e stabilire a quale evento espositivo convenga maggiormente partecipare. Ma portare una fetta importante di mercato internazionale, cioè mondiale, direttamente a casa nostra, fare conoscere le aziende agroalimentari di eccellenza a 14 nazioni straniere, organizzare una fitta agenda di incontri già mesi prima che l’evento abbia inizio e creare così una piattaforma commerciale di assoluto rispetto per l’immediato futuro delle imprese siciliane, beh… questa è una mossa scacchistica che darebbe ben poca speranza ad un Re avversario. Con questo nobile paragone sportivo, vogliamo farvi immaginare quanto avverrà il 28, 29 e 30 novembre prossimi nel centro fieristico delle Ciminiere, a Catania, quando per la seconda volta (la 1^ edizione è stta appena nel 2014) il capoluogo etneo si trasformerà nuovamente nella Capitale del Gusto, almeno in quelle tre giornate intense in cui i padiglioni di viale Africa si riempiranno di espositori, aziende, produttori del settore agroalimentare di eccellenza: per eccellenza si intende il “top” di ciò che la tavola siciliana può ospitare, mentre eventi di un ricco calendario faranno dell’enogastronomia il cuore pulsante della città.
La manifestazione ha una paternità: Sief Italia (leggi: Società Italiana Eventi Fiere); ha un nome e un cognome: Expo Food & Wine (leggi: Alessandra Ambra, amministratrice unica); ha una squadra di partners non solo regionali, ma anche nazionali: esempio? La Federazione Italiana Cuochi, che non si è limitata a dare il proprio patrocinio, bensì come l’anno scorso farà scendere in campo i suoi migliori chef da tutta Italia, curerà i cooking show con il supporto logistico fondamentale dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, farà realizzare alle squadre dei propri chef ricette tali da richiamare e incantare il pubblico. Tutto questo mentre l’Unione Regionale Cuochi Siciliani, cioè 2 mila cuochi provenienti dalle nove province dell’Isola, ha scelto di celebrare proprio all’interno del Salone internazionale del buon cibo e del buon vino la prima parte del suo congresso regionale. E intanto i migliori sommeliers siciliani, tra Ais, Fisar e Onav, hanno allestito un calendario di degustazioni di vino da affascinare migliaia di appassionati. Tanti altri sono i partners di cui scriveremo e tanti coloro che credono nel progetto. Ciò che è stato, che è e che sarà Expo Food & Wine, infatti, lo abbiamo raccontato e continueremo a farlo dalle pagine del nostro quotidiano. Non soltanto perché EnoNews ne è orgogliosamente media partner, ma perché crediamo che 14 Paesi esteri a Catania per tre giornate venuti solo per incontrare le nostre aziende siano una notizia agroalimentare di tutto rispetto, che può portare a sviluppi interessanti per l’Isola. Ciò che insomma ribadiamo da tempo: rilanciare la nostra immagine sui mercati internazionali partendo proprio dall’enogastronomia. Alessandra Ambra ha pensato di farlo “restando” nella sua Catania (lo abbiamo messo tra virgolette perché in realtà sono mesi che gira in Italia e in Europa per creare questi contatti commerciali!). Rischiando, certamente. Ma, a quanto pare, 14 nazioni hanno risposto all’invito. E l’anno scorso erano appena 4. Forse anche loro sono rimaste affascinate dai numeri del 2014. Chissà?! Intanto, a due settimane dall’inizio dell’evento, nel nostro modesto ruolo di quotidiano enogastronomico, volevamo spendere queste parole di incoraggiamento per chi, un privato siciliano, crede nella Sicilia, ci investe sopra ed in questa Sicilia riesce a portare partners nazionali e ospiti internazionali. Almeno per questo, un brindisi lo merita! Se non altro resterà il sublime sapore del coraggio di averci provato! Prosit!