Piccoli passi di un grande progetto: un nuovo sentiero per il Mulino di Cava d’Ispica
I grandi progetti partono dai piccoli: questa, con ogni probabilità, l’idea alla base del progetto dell’Associazione di Promozione Turistica Trinacria Itinerari: ripristinare, a Cava d’Ispica, il vecchio percorso di collegamento tra il Park Soprintendenza e il Museo del Mulino ad Acqua. Un progetto, considerato lo scenario affrontato, nemmeno così minuto: là dove erano fango, sterpi e detriti a regnare, da sabato scorso si allunga una solida massicciata in pietra bianca, percorsa per la prima volta da bighe elettriche e biciclette, in testa la presidente di Trinacria Itinerari, Annalisa Digrandi, e il sindaco di Modica, Ignazio Abbate.
Il percorso è un esempio prezioso di efficace sinergia tra attori diversi: l’Unione Europea, erogatrice del denaro necessario tramite fondi PSR (Piani di Sviluppo Rurale), l’associazione privata di Promozione Turistica Trinacria Itinerari, proponente e curatrice del sito, l’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Ragusa, nella persona di Giorgio Carpenzano, ufficio materialmente destinatario dei fondi elargiti grazie alla misura 313, e l’amministrazione comunale di Modica, solerte a dirimere in tempi brevi gli offici burocratici per la realizzazione del progetto.
Non un semplice sentiero, ma il doveroso scenario d’ingresso ad uno dei rari esempi ancora in piedi di archeologia rurale e industriale siciliana: il Museo ad Acqua Cavallo d’Ispica.
Vecchio mulino ad acqua perfettamente funzionante, un tempo fornitore di farina per gli abitanti del circondario (e di acqua di irrigazione una volta a settimana, quando la molitura veniva sospesa), rappresenta ancora oggi la testimonianza di un tempo non troppo lontano (fino agli anni Cinquanta), quando cibo ed energia elettrica dipendevano dalla sua ruota.
Privo di impetuosi corsi fluviali, il territorio ragusano affidava la vita dei propri mulini a ingegnosi canali artificiali, capaci di indirizzare e convogliare le acque dei torrentelli in grandi vasche sopraelevate, dalle quali far precipitare rapidamente grosse masse d’acqua per muovere le pale.
Un interessante luogo d’attrazione turistica, dunque, arricchito dalla possibilità di assistere alla reale molitura del grano (l’autoctono Russello) e da un piccolo museo rurale, animato dalla competente guida del posto.
Un sentiero orgogliosamente ricostruito quello inaugurato oggi, ideale punto di partenza di un percorso più ampio, nato all’interno del progetto Green Tours – Itinerari del Gusto (www.greentours.it): quello della “via del grano”, da proseguire a ovest, verso Valguarnera, là dove il turista potrà vedere la farina trasformarsi in caldo pane. Quello DOP del Dittaino.
Un progetto arricchito dalla nuovissima sede dell’associazione, a Modica, donata dall’amministrazione comunale, inaugurata nell’auditorium “Tommaso Campailla” domenica 15 novembre, alla presenza del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del sindaco di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, del dirigente provinciale Giorgio Carpenzano e della stessa presidente Annalisa Digrandi. Una sede di cui tutti gli attori si dichiarano entusiasti: un punto di riferimento importante per una maggiore visibilità, a beneficio dei turisti desiderosi di fruire dei servizi messi a punto dall’associazione.