AUGURI A TUTTI I LETTORI DI ENONEWS
Come sempre in occasione delle festività natalizie e degli auguri, si cerca di tracciare un bilancio di quello che è stato l’anno appena trascorso. Sicuramente intenso, ricco di notizie e di emozioni, anche sul piano agroalimentare. E certamente è stato l’anno di Expo. Dal punto di vista mediatico, infatti, l’Esposizione Universale di Milano ha attirato, giustamente, gran parte dell’attenzione di stampa e pubblico, a livello nazionale e internazionale. Se questo può aver fatto bene al nostro Paese, lo valuteremo nell’immediato futuro. Ma intanto gli eventi si sono alternati con grande velocità e se ci voltiamo indietro vediamo anche l’intenso e costante lavoro del nostro quotidiano EnoNews nel raccontare quanto accaduto. Abbiamo raccontato dei grandi successi delle esportazioni del Made in Italy e degli sforzi dell’Italia per uscire dalla recessione (marzo 2015, rapporto Coldiretti sulle esportazioni in Cina, +51%, e Usa, +26%, mentre in Germania e Svizzera nello stesso periodo volava l’import di vino italiano) e della crescita anche culturale del “cibo tricolore”, che ha ormai assunto nel mondo prestigio pari a quello delle nostre opere d’arte e dei nostri monumenti.
Di questo prestigio se n’è accorto anche il Governo, che con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha presentato nei mesi scorsi il simbolo “Tricolore” con il titolo di “The Extraordinary Italian Taste”, per raggruppare sotto un unico simbolo il meglio del Made in Italy agroalimentare. Tutto questo anche per sottolineare come altri Paesi (leggi Cina, ad esempio) potranno pure superarci in termini numerici, come sul fronte dei vigneti coltivati (secondo un rapporto dell’International organization of vine and wine (Iovw), nel 2014 i vigneti cinesi hanno raggiunto i 799 mila ettari, mentre l’Italia è quarta con 690 mila ettari, dopo Spagna e Francia), ma non potranno mai farlo sul fronte della tradizione e della storia. E intanto i nostri agricoltori difendevano al Brennero, lo scorso settembre, coordinati da Coldiretti, i nostri confini, impedendo, supportati dai controlli della Guardia di Finanza, l’ingresso nel nostro Paese di vere e proprie “schifezze” alimentari, che danneggiano i consumatori, oltre che l’economia. “Un lavoro meticoloso. Un lavoro delicato. Un lavoro – scrivevamo – di sentinelle attente che vogliono dire il loro e il nostro “No!” ad “una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze!”
Un anno davvero ricco di emozioni, scrivevamo. Ma è soprattutto al futuro che vogliamo e dobbiamo guardare. Ce lo chiede la storia di questo Paese, ce lo chiede la speranza che vogliamo dare ai nostri figli e alle nuove generazioni. Ce lo chiede il nostro senso del dovere, perché agli Italiani ne è rimasto davvero tanto. Scriviamo degli Italiani “veri”, quelli che ogni giorno si rimboccano le maniche e vanno a lavorare, a produrre, a contribuire alla crescita di questa Nazione, nonostante i suoi politici e i suoi governanti. Nonostante tutto, sempre avanti!
EnoNews ha fatto il suo lavoro, con attenzione e spirito critico, come sempre. E con la stessa attenzione e lo stesso spirito critico continuerà a farlo. Per questo, oltre agli auguri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo, vorremmo che giungessero a tutti Voi, nostri lettori, i migliori ringraziamenti per il semplice fatto che ci seguite, ci leggete e ci condividete ogni giorno.
Grazie da parte di tutta la Redazione e auguri di tanta serenità e produttività! Prosit!