Vinitaly, altra giornata di eventi, degustazioni e incontri istituzionali
Altra giornata impegnativa il lunedì del Vinitaly, sopratutto per la presenza del Premier Renzi in fiera che ha stravolto i programmi dei vari appuntamenti.
Il Presidente del Consiglio ha incontrato il cinese Jack Ma, fondatore di Alibaba, in un dibattito sul futuro del vino e la sfida del digitale, moderato dal direttore di Repubblica, Mario Calabresi. A organizzare l’evento è stato il ministero delle Politiche agricole. Il ministro del Mipaaf, Maurizio Martina, ha dichiarato di aver sottoscritto con Alibaba un accordo per la tutela del Made in Italy agroalimentare, ma si vuole lavorare insieme anche per la promozione.
Fra le novità annunciate nel corso dell’incontro, la nascita della giornata del vino da parte del colosso mondiale dell’e-commerce che avrà inizio il 9 settembre alle ore 9 – ha svelato Ma – perché per noi il 9 è il numero del vino, dunque nine-nine-nine suona come wine-wine-wine, e credo che riusciremo ad accorciare le distanze tra lo spazio di mercato del vino francese in Cina, che è al 55%, contro il 6% della quota italiana».
«Il futuro di Alibaba e dell’Italia sono intimamente connessi – ha aggiunto Renzi –. Il digitale può trasformare radicalmente la nostra economia. I francesi hanno saputo raccontare una storia, un paese, una strategia comune: dobbiamo farlo anche noi. Con Alibaba abbiamo la gigantesca opportunità di raccontare che l’Italia è il Paese con il maggior dividendo possibile dalla globalizzazione».
L’imprenditore cinese, che ha lanciato la piattaforma commerciale 17 anni fa, ama profondamente l’Italia e i suoi prodotti tanto da voler diventare l’ambasciatore dei prodotti italiani in Cina, portando l’export italiano di vino dal 6% fino al 66% e cercando di proteggere anche i diritti italiani su proprietà intellettuale. Le potenzialità sono enormi, visto che la Cina già oggi può contare su una classe media di oltre 300 milioni di persone.
Altro importante appuntamento il convegno “Cantine e vigneti, consumi e mercati: cinquant’anni di storia del vino italiano”, organizzato dall’Osservatorio e da Veronafiere presso la Sala Conferenze dello Stand Mipaaf.
Il presidente Osservatorio Vino, Zonin, ha affermato che l’evoluzione passa da organizzazione, competenza, sistema; con il convegno di ieri si è voluto rendere omaggio a questa 50^ edizione di Vinitaly ripercorrendo gli ultimi 50 anni del vigneto Italia, analizzandolo sotto differenti punti di vista con gli approfondimenti dei partner dell’Osservatorio del Vino: ISMEA, Wine Monitor, SDA Bocconi, CREA Viticoltura Enologia. Un’analisi che ha sottolineato come il mondo del nostro vino si sia evoluto, investendo in qualità e concentrando la produzione nelle aree più vocate proprio per valorizzare al meglio un prodotto che sempre più è riconosciuto all’estero come ambasciatore d’eccellenza.
Raffaele Boriello, Direttore Generale di Ismea nel suo intervento, riprendendo il tema tanto discusso dell’export, ha voluto sottolineare che è cresciuto l’export in termini di valore ma non di quantità, mostrando comunque preoccupazione per il mercato interno, come già ribadito nella cerimonia di inaugurazione dal Sindaco di Verona, Flavio Tosi.