Vino, Istituto Grandi Marchi: su Ocm Promozione intervenga il Ministro
“Da quanto si apprende da notizie di agenzia, in occasione della prima udienza della seconda sezione del Tar del Lazio del 21 marzo, in merito ai ricorsi dei proponenti italiani esclusi dalla seconda graduatoria del Bando Ocm Vino Promozione del 26 maggio 2016, il presidente del Collegio avrebbe denunciato la mancata costituzione, nei termini previsti, del ministero delle Politiche Agricole attraverso l’Avvocatura Generale dello Stato. Una reprimenda che la dice lunga sull’attenzione con cui viene affrontata la situazione dal Mipaaf, perpetuando così una fase di stallo che sembra non avere fine e che blocca una risorsa strategica per l’export della prima voce agroalimentare italiana”. E’ il commento del presidente dell’Istituto del Vino italiano di Qualità Grandi Marchi, Piero Mastroberardino, in relazione a quanto rilevato ieri dal presidente del Collegio del Tar, che ha inoltre stigmatizzato la “striminzita memoria difensiva” del Mipaaf presentata oltre i tempi consentiti. Per il presidente delle 19 imprese che insieme totalizzano l’8% dell’intero export del vino italiano: “Dobbiamo purtroppo ancora una volta prendere atto dello stato di inerzia e di assenza di confronto, che sta caratterizzando la condotta del dicastero competente nella gestione di questa vicenda, con il rischio ormai concreto di compromettere l’attuale e la futura dotazione finanziaria che, occorre dire, è compartecipata al 50% dalle aziende vitivinicole italiane. Evitare di affrontare il problema equivale a non risolverlo, a tutto danno di un comparto da tutti definito strategico e che oggi si trova a dover affrontare le sfide del mercato in una condizione di svantaggio rispetto ai suoi competitor europei, che già da mesi hanno avviato correttamente i propri programmi di promozione. Purtroppo nonostante le numerose richieste avanzate per ottenere un confronto e trovare una soluzione, ad oggi nessun passo in avanti è stato fatto. Ancora una volta chiediamo al ministro Martina di essere ascoltati e – ha concluso Mastroberardino – di intervenire per uscire da una situazione che ha assunto profili a dir poco grotteschi”.
Secondo quanto emerso, la vertenza è stata trattenuta in decisione dal collegio giudicante e la sentenza potrà essere emessa nei prossimi 60 giorni. Nel frattempo, alcune fonti di stampa informano che la Corte dei Conti avrebbe aperto un fascicolo sulla vertenza per verificare il possibile danno erariale.