Les étoiles de la gastronomie continua a stupire: Scabin, Toro e Champagne
Les étoiles de la gastronomie la sua missione la sta compiendo: stupire! A cominciare dai palati. Certo, per un cronista è sempre doveroso vivere in prima persona un evento e così, se per le altre cene in programma abbiamo “passato” il comunicato stampa, la penultima cena, quella firmata dal Maestro Davide Scabin e dal giovane e già prodigioso Roberto Toro abbiamo potuto apprezzarla dal vivo. Scriviamo naturalmente del percorso enogastronomico messo su dal Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina, dove una serie di appuntamenti, appunto con le Stelle della gastronomia, ha già regalato numerose emozioni ai commensali. Lo scorso 9 ottobre è stata la volta di colui che sembra essere (in realtà, lo è!) sempre un passo avanti rispetto all’innovazione, eppure guardando con assoluto rispetto alla tradizione della cucina italiana. Se a tutto questo si aggiunge un promettente cuoco (già rivelatosi bravo!) come Roberto Toro, che in realtà ha smesso da tempo di fare l’allievo e dirige con sicurezza le cucine dell’Hotel di lusso, ed una degustazione lunga tutta la cena di alcune tra le migliori etichette di Champagne, beh… lasciamo ai lettori l’immaginazione di quale possa essere stato il risultato della serata.
Ad aprire le danze, un Carpaccio d’astice, fonduta di gorgonzola e lattuga di mare, accompagnato da Champagne Steinbruck Cuvee Coeur de Rosé Brut. A contribuire all’apertura della cena, anche una Triglia su scalopa di foie gras, carciofi e frutto della passione, cui ha fatto seguito un Risotto cetriolo e ostrica con riduzione di birra Stout, a cui i sommelier del Timeo hanno abbinato Champagne Steinbruck Cuvee Brut Tradition en Magnum. Un Brut 2006 è stata invece l’etichetta che ha annaffiato la Spalla di maialino al fumo con spuma di patata al tartufo e foglie di senape. La mano dello Chef si riconosce, la firma del piatto si poteva anche non chiedere. E ciò che ha fatto più piacere è stato il riscontrare il dialogo sublime delle forme, dei sapori, dei contenuti tra due generazioni differenti di Cuochi, ciascuno con la propria cultura, con il proprio territorio alle spalle. Questo lo hanno intuito gli ospiti già a inizio serata e la consapevolezza è proseguita anche all’arrivo della ricetta Fassona al camino, con Champagne Cuvee Anniversaire Brut en Magnum 1996. Da cosa lasciarsi conquistare? Dal piatto o dal calice? Lo Champagne ha concluso così, con l’eleganza che lo contraddistingue e con quell’annata che ha segnato più di un bis sulla terrazza del Timeo, mentre gli Chef hanno dichiarato chiusa la serata con la Fusione a freddo e con una Sfera di ricotta e mele dell’Etna in salsa d’agrumi (con abbinato Porto Croft Distinction Reserve Vintage Character… e scusate la parentesi che non vuole affatto sminuire!) .
I due Chef tra i tavoli, a fine cena, hanno svelato il loro carattere gioviale, la loro predisposizione al dialogo con un pubblico assolutamente soddisfatto. Noi, comunque, restiamo concentrati su quanto preparato per l’evento, immaginando un dietro le quinte di grande professionalità e che lunedì prossimo replicherà, con un’altra grande firma della cucina: Claudio Sadler.