Tutto pronto per Contrade dell’Etna. Il prossimo 23 aprile ci sarà l’XI edizione

Con l’affacciarsi della Primavera si sciolgono le ultime nevi e l’Etna rifiorisce offrendo il magnifico paesaggio dei verdi versanti e delle sue antiche contrade, e torna puntuale come sempre l’evento che celebra ‘A Muntagna come terroir vitinivinicolo nell’espressione del suo vitigno d’eccellenza: il Nerello Mascalese.
In quel tempo lontano, ma non troppo, in cui il vino dell’Etna era principalmente quello padronale fatto dai contadini e veniva venduto sfuso, “Le Contrade” erano soprattutto i confini entro i quali delimitare la proprietà della terra.
Già da allora e ancor prima chi coltivava la terra ne conosceva il carattere e il potenziale palmo a palmo, potremmo dire Contrada per Contrada, così come accade nei Cru francesi, sapendo che ciascuna contrada esprime sfumature diverse e riconoscibili dello stesso vitigno grazie ai tratti geologici e pedoclimatici unici che le differenziano.
La manifestazione “Le Contrade dell’Etna” è nata  11 anni fa da un’idea di Andrea Franchetti, origini italo americane, cresciuto a Roma e dal vissuto enoico toscano, oggi Franchetti può ritenersi siciliano d’adozione ed è proprietario delle omonime cantine di Passopisciaro, nelle quali imbottiglia diversi Cru dell’Etna. La primissima edizione de “Le Contrade dell’Etna” venne da lui organizzata per permettere alla celebre wine journalist Jancis Robinson, incuriosita da questa produzione che cominciava allora ad essere presente nei mercati europei più importanti, di conoscere, valutare e recensire i vini del vulcano.
Oggi “Le Contrade dell’Etna” è diventato un momento attesissimo dagli operatori dell’intero settore: l’esigenza è quella del confronto e incontro fra produttori, i quali ogni anno in questa occasione si riuniscono intorno alle mille sfaccettature del Nerello del vulcano vinificato in tutte le declinazioni possibili. La vendemmia di riferimento è sempre quella appena passata, non è inusuale infatti che i produttori portino a confronto i campioni di botte, quasi fosse un battesimo del vino, una vera prima presentazione ufficiale.
Questa edizione 2018 che si terrà lunedì 23 aprile p.v. al Castello Romeo di Randazzo (CT), vedrà protagonista la vendemmia 2017, e a tal proposito abbiamo interpellato Camillo Privitera Presidente Associazione Italiana Sommelier per la Sicilia, per chiedere quali sono le aspettative dell’annata trascorsa: “La vendemmia 2017 è arrivata dopo una grande siccità ed in alcune aree ha giocato un ruolo fondamentale il deposito di nevi accumulate in inverno, consentendo alle piante di resistere e rispondere bene alla mancanza d’acqua che ha caratterizzato l’annata” – dichiara il Presidente – “Sono convinto che emergerà un 2017 di grande qualità nonostante le avversità climatiche a cui siamo andati incontro, poiché oggi i produttori sanno bene come affrontare le difficoltà, di anno in anno hanno acquisito un metodo per fronteggiarle e nonostante talvolta le rese siano più basse, il livello qualitativo è ben saldo”.
La lettura che questa grande manifestazione offre è quella di un terroir eterogeneo all’interno del quale esistono e coesistono tante contrade e altrettante cantine gestite da uomini e donne con un modo proprio di esprimere il territorio e vedere l’Etna riflessa nei propri vini; talvolta l’accento cade proprio su quella individualità spesso molto spiccata e tipica degli isolani.
Ecco perché organizzare una simile manifestazione che riesce a coinvolgere tantissimi dei produttori dell’Etna è davvero un’operazione titanica, sulla quale abbiamo chiesto un parere al Presidente AIS Sicilia in merito all’organizzazione e gestione privata dell’evento: “Ben venga l’iniziativa di un privato come Franchetti che ha avuto questa idea,  e che in essa ha investito per concretizzarla e renderla ciò che oggi conosciamo”- esordisce il Presidente Privitera – “Franchetti ha permesso a questo territorio di essere conosciuto, ha avuto l’intuizione di mettere assieme tutte queste cantine in un’unica grande occasione, e grazie anche a lui oggi si parla di Etna non solo in senso globale ma anche in termini di contrade, qualcosa di più di una generica doc, piuttosto un’espressione di pezzi di territorio nel rispetto di ciascuna identità. Quella di Franchetti è una manifestazione che ogni anno porta sull’Etna tanti professionisti, appassionati e operatori della comunicazione, mettendo a segno una bella manifestazione e anche una grande operazione di comunicazione con una visibilità internazionale”.
Dunque una grande occasione, unica nel suo genere, nella quale vini e produttori uno accanto all’altro offrono al visitatore l’esperienza incredibile dell’assaggio del Nerello di ogni contrada del grande patrimonio che chiamiamo Etna.

 

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Valeria Lopis

Nativa etnea, sommelier AIS e giornalista pubblicista che ha all'attivo numerose collaborazioni con magazine e riviste di settore, cura uffici stampa per eventi e aziende. Una grande passione per la campagna e le vigne la spinge ad esplorare il terroir locale, e non solo, con entusiasmo. Da buona siciliana ama il cibo di qualità e la condivisione di esso, un immenso patrimonio culturale da valorizzare e comunicare.

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