Amar le Stelle: emozioni uniche. San Lorenzo: i cocktail e finger food di Zash

Quanti ricordi si porterà via anche questa estate? Un’altra stagione (indefinita, in realtà, dal punto di vista climatico!) sta passando veloce per finire nell’archivio delle emozioni già vissute. E poi via, verso l’autunno che autunno non è più. Gli appuntamenti si sono moltiplicati anche in queste settimane, organizzare eventi sembra essere diventato un obbligo. Ma bisogna saperlo fare. O meglio… bisogna anche sapere scegliere a quali andare. Certamente un ricordo che resterà indelebile ancora per molto, per noi, è la sera del 10 agosto scorso, quando il Country Boutique Hotel Zash, sulla costa jonica siciliana, ha accolto i suoi ospiti con un invito ammaliante: AMAR le STELLE…

Bisogna saperci fare con gli eventi, dicevamo. E noi abbiamo avuto tutta l’impressione che Zash alle stelle piaccia. No, quella sera forse una o due sono cadute lontano, nascoste, silenziose… ma altre stelle hanno conquistato quel centinaio di ospiti presenti. Una folla garbata, perché ben intrattenuta da una organizzazione impeccabile, dalla sala alla cucina al bar. Ecco, partiamo da questo, da quel bancone delle meraviglie: perché per la serata proprio il maitre e bartender di Zash, Giuseppe Romeo, ha ideato e firmato dei cocktail realizzati con AMARI e che sono stati i protagonisti indiscussi dell’appuntamento. Certo, qualcuno è stato ispirato da cocktail tradizionali, qualche altro ha ricordato quelli più famosi, come il mojito. Altri sono stati invece abbinamenti assolutamente originali, provati e riprovati con il collega bartender Seby Sorbello e ideati, dicevamo appunto, per la serata. Visto il grande successo ottenuto, è probabile che continueremo a trovarli in carta. “Il filo conduttore – ha spiegato Giuseppe Romeo ai microfoni di EnoNews – è stato appunto quello degli amari: ne ho scelti tre siciliani, con vari abbinamenti, e poi ho deciso di usare anche Montenegro ed Unicum per altre due ricette. Il più richiesto? Sicuramente il Mediterraneo, ma era quello d’apertura, mentre grande successo hanno riscosso anche Pistatu, Minnulata e Fumusu. C’era un percorso da seguire, come per i vini – ha concluso il maitre – e noi stessi abbiamo consigliato cocktail di apertura, da mezzo dì e da chiusura”.

Ed eccoli, in fila, come le stelle, in attesa di finire tra le mani di eleganti signore e di ospiti divertiti, accompagnati dalle note del gruppo The Tonewheelers: Miditirraniu, Sbriusu, Pistatu, Isulanu, ll’Ammiricanu, ‘u Sbaddu d’Ulisse, Minnulata, Fumusu, realizzati con Amaro Indigeno, Montenegro, Nostrum, Mennula, Unicum.

Ma Zash non sarebbe Zash senza la cucina di Peppe Raciti e della sua squadra, che per l’occasione ha realizzato deliziosi finger food che hanno accompagnato i cocktail come altrettanti protagonisti: Tacos con battuto di vitello, salsa tartara e chips di patate; Prosciutto crudo iberico Pata Negra; Insalata russa, uova di salmone e chips di pane croccante; Pane cunzatu; Bomba fritta, peperoni pequillo, formaggio al pepe verde e n’duia; Crostone croccante, burrata e acciughe nardin; Gamberi in crespella alle erbe; Tortelli ripieni alla carbonara, tartufo nero, guanciale e pecorino siciliano Dop; Arrosticini di agnello e salsa verde; Piccola brioche con gelato alla crema; Riduzione di San Marzano Borsci e panna montata.

Le sublimi immagini di questo articolo, catturate professionalmente ed elegantemente da Rossana Brancato – Violetta Candita, danno un chiaro esempio delle emozioni gastronomiche di quella sera. Come vedete, dunque, le stelle c’erano. I nostri palati se ne sono accorti, forse, più dei nostri occhi. Ed è un’abitudine che, fortunatamente, sempre più si sta consolidando nel territorio etneo, dove alcune firme della cucina del vulcano stanno elevando sempre di più il gusto ad emozione unica, da Zafferana a Riposto, da Linguaglossa a Giarre…

(Foto: Rossana Brancato)

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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