Il vero successo di “Etna samsara”? Un nuovo inizio e nuove sfide per il futuro

Una fortunata pellicola italiana di qualche anno fa, apprezzata e premiata anche a livello internazionale, si intitola: “La grande bellezza”. Ecco, potrebbe essere una sintesi perfetta di ciò che è stata la kermesse di quest’anno a Primaterra, “Etna samsara”: un incontro piacevole e fortunato delle tante forme d’arte, dalla musica alla fotografia, dalla letteratura alla pittura, con un comune denominatore che di tutta questa bellezza è la sintesi e specchio lucente: il vino.

Primaterra come location accogliente, Primaterra come motore di crescita del territorio e luogo di condivisione. Il produttore e patron di questa realtà del vulcano Etna, Camillo Privitera, lo ha sottolineato sin dall’inizio delle attività culturali, qualche anno fa: la finalità di tutto questo non è una fredda promozione commerciale, bensì la volontà ferma di lasciare una traccia tangibile, nelle persone innanzitutto, di questa terra meravigliosa, di questa fetta di Sicilia che si sta facendo conoscere a livello mondiale. Concetto ribadito anche in questa nostra intervista, realizzata da Flavia Catalano, a Tiziana Gandolfo, anch’ella produttrice di Primaterra e instancabile lavoratrice nel dietro le quinte della kermesse.

Non citiamo numeri, anche perché ogni singolo evento è andato sold out, creando così dall’1 al 18 di questo anomalo e incerto agosto un piacevole punto di riferimento per chi abbia voluto vivere diversamente e culturalmente il territorio Etna. Così come non citeremo i nomi dei tanti artisti che si sono susseguiti nelle serate. Perché la capacità di Etna samsara è stata anche questa: riuscire a riunire e a far combaciare nello stesso evento nomi internazionali, come il Maestro e compositore Ezio Bosso, e nomi in ascesa, come la giovanissima pianista siciliana Maria Micali, che ormai da qualche anno incanta gli ascoltatori tra i vigneti con le sue note. Dovremmo citare ancora David Romano, per la sua impeccabile direzione artistica di Villa Pennisi in Musica, con cui Primaterra collabora ormai da anni, e tutti gli artisti, fotografi, scrittori che hanno reso Primaterra un palcoscenico unico e originale.

L’invito che vi rivolgiamo, invece, è quello di cominciare a pensare di partecipare per l’anno prossimo, dato che l’azienda è già a lavoro per l’edizione 2019 di una nuova kermesse, con la sua efficiente squadra, con il supporto di Ais Sicilia nelle degustazioni e con la presenza della nostra Redazione di EnoNews, che come sempre vi tiene aggiornati. Così come con questa intervista, che chiude all’apparenza l’estate 2018, ma che in realtà lancia una nuova sfida per i mesi a venire.

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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