Sicilia: Tenute Lombardo e le sue cinque espressioni di Nero d’Avola

È il vitigno più rappresentativo della Sicilia, vero emblema della storia vitivinicola dell’isola. Vinificato da sempre in rosso, negli ultimi anni si sta riscoprendo la sua versatilità nella produzione di interessanti rosati e spumanti. È il Nero d’Avola, il “barone, il principe, il re, l’imperatore della viticoltura siciliana” come lo ha descritto il famoso Giacomo Tachis. A confermarlo è Tenute Lombardo, storica azienda che nei pressi di San Cataldo coltiva i suoi 30 ettari di vigneti prediligendo varietà autoctone come il Nero d’Avola dal quale produce ben cinque etichette: il rosato Fiore di Nero DOC Sicilia, il rosso Nero d’Altura DOC Sicilia, il rosso Eimì DOC Sicilia, la bollicina brut rosé Sua Altezza 650 e poi il Passadinero DOC Sicilia da vendemmia tardiva. Una sesta etichetta, molto interessante, è Unànime IGP Terre Siciliane dove il Nero d’Avola è in blend con il Cabernet Sauvignon e il Syrah.
Nel complesso riescono ad esprimere il territorio in cui sono allevate le viti, con i suoi terreni sciolti molto ricchi di pietra calcarea ricchi di calcio che donano colore, croccantezza e sapidità ai vini; terreni altresì molto vocati alla produzione della frutta in particolare dell’uva da tavola di Canicattì le cui viti si scorgono nel meraviglioso paesaggio circostante. I vigneti di Tenute Lombardo sono i più distanti dal mare, compresi fra Caltanissetta e San Cataldo a 550 – 650 m s.l.m. Qui coltivare la vite è un lavoro duro: spesso scarseggia l’acqua ed il sole sa d’Africa, ma questi aspetti insieme alle forti escursioni termiche giorno-notte (oltre i 15°C) si riflettono sui vini contribuendo alla loro freschezza, ai sentori di frutta e a quella intensità e persistenza che si percepisce al sorso.
A seguire l’azienda della famiglia Lombardo è il noto enologo siciliano Tonino Guzzo. “Questo è un territorio universale” spesso egli ripete, a sottolineare la grande capacità di espressione di un territorio da sempre vocato alla viticoltura nelle sue diverse tecniche di vinificazione.
Per la degustazione dei vini si può far tappa da Sua Altezza, così è chiamata la tenuta più rappresentativa della famiglia Lombardo. L’antichissimo casolare in cui per decenni si è svolta la vita agreste ed in particolare la produzione del vino, oggi è adibito alla sala degustazione. Un luogo incastonato in un paesaggio incantevole! È qui che guidati da Gianfranco Lombardo stappiamo alcune bottiglie.
Incuriosisce molto il rosato di Nero d’Avola: Fiore di Nero 2018, ottenuto dal “fiore” del Nero d’Avola. Bellissimo colore rosa chiaro, al naso presenta dei delicati sentori di ciliegia e rosa, mentre al sorso è fresco, regalando una piacevole acidità. La vera anima del Nero d’Avola nel bicchiere di Nero d’Altura 2017, dal colore rosso intenso con riflessi violacei, al naso profumi di frutta rossa mentre in bocca è elegante, dai tannini setosi, complice il passaggio in legno per un affinamento di 12 mesi. Trova il nostro interesse lo spumante rosato prodotto con metodo Charmat: dal colore rosa chiaro ed un perlage fine, profuma di fiori come le rose e di frutta fresca, soprattutto fragola e ciliegia, al palato invece è fresco e con una buona acidità.

www.tenutelombardo.it
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Gianna Bozzali

Originaria di Vittoria come il suo vino preferito, il nobile Cerasuolo Docg. Dopo la maturità classica, ha conseguito la Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari con il massimo dei voti realizzando una tesi sulla ricotta iblea (i formaggi sono la sua seconda passione, dopo il vino!). Docente di alimentazione alla Scuola Mediterraneo di Enogastronomia “Nosco” di Ragusa Ibla, collabora con diversi giornali on line e riviste specializzate di food&wine nonché con l’emittente televisiva Video Mediterraneo. Solare, socievole, ama stare fra la gente specie con chi condivide le sue stesse passioni: l’amore per la terra. Ama raccontare le storie di chi ha la Sicilia nel cuore e vede nelle sue tante produzioni la cultura dei numerosi popoli che si sono susseguiti nell’isola.

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