RiEchi di Etna Reverie – 31 Luglio 2021 Cantina Primaterra

I cinque artisti che nel 2016 parteciparono all’edizione Etna Rêverie (Loredana Longo, Giuseppe Lana, Filippo Leonardi, Alessio de Girolamo e canecapovolto) con la creazione di opere frutto di una residenza nella tenuta, tornano sulla scena, chiamati da Camillo Privitera e Tiziana Gandolfo, per riannodare il filo con la passata esperienza, con il compito di “vestire” le Magnum dell’annata 2016 del loro Etna Rosso, prodotte in edizione limitata, con creazioni d’arte, tutte differenti numerate da 1 a 100 per ogni artista.
Gli stessi artisti, presenti alla serata che ha svelato i lavori, hanno raccontato, al folto pubblico presente, il percorso che da quella esperienza del 2016 li ha portati fino alla realizzazione attuale.
Stupende le bottiglie realizzate con diverse tecniche che nella loro diversità mandano tutte ” RiEchi” del passato.

Conosciamo meglio nel dettaglio ogni opera:

LOREDANA LONGO ha scelto di utilizzare lo stesso materiale utilizzato per l’opera del 2016 ” oro nero”  (ormai non più visibile perché deteriorata dal tempo), la coperta termica in uso per il soccorso dei migranti; dopo averlo applicato alle bottiglie, lo ha sottoposto ad  una bruciatura a fuoco che gli ha conferito, nello squarcio, un effetto di deterioramento in contrasto con l’oro che per sua natura è indistruttibile ed in linea con le sue tecniche che nel fuoco e nelle esplosioni hanno la più alta espressione.

GIUSEPPE LANA che nel 2016 ha creato un’opera ancora visibile nella pietraia tra i vigneti, ha chiesto alla cantina del vino rosso con il quale ha bagnato e colorato una tela da pittore. Ne ha ricavato delle pezze tagliate a mano e applicate alle bottiglie con due serie differenti, quella a colore pieno, dove sono visibili anche i sedimenti del vino che si depositano nel tempo e quella dove è ancora visibile la tela chiara, differenti ma complementari ed entrambe caratterizzate dall’odore del vino che emana la tela.
Le tele possono anche essere staccate dalle bottiglie e vivere come opere indipendenti.

FILIPPO LEONARDI l’artista che da più tempo frequenta la cantina e che ha lasciato già 2 opere ancora visibili e fortemente integrate nel contesto della tenuta, ha voluto proseguire il percorso utilizzando proprio il nome della vigna dove esiste ancora la sua opera “Vigna Traversa”. Ha realizzato su carta da disegno una scritta spezzata, leggibile per intero solo su una serie di 13 bottiglie con questo nome ripetuto.

ALESSIO de GIROLAMO  non era presente fisicamente perché all’estero ed ha inviato un video per raccontare la sua esperienza in residenza e la sua opera attuale.
Autore nel 2016 di un’opera sonora “Affetto Mozart” con frequenze elaborate da brani di Mozart e studiati per dare supporto alle vigne, ha realizzato per le Magnum un dispositivo elettronico, identificato sulla bottiglia con una semplice riproduzione dell’impronta digitale del suo pollice. Basta avvicinare un qualsiasi smartphone  con attivato l’NFC per fare aprire la pagina dove è registrata una sintesi di 5 minuti  del brano creato all’epoca.
Il ricordo più tangibile e nel contempo più virtuale dell’esperienza vissuta.

CANECAPOVOLTO  Collettivo rappresentato da Enrico Aresu ha invece declinato l’anno 2016 utilizzando il calendario perpetuo che riporta per ogni giorno gli eventi più importanti e da una sua selezione ha ricavato le 100 etichette che riportano quindi giorni e mesi del 2016 con gli eventi più importanti nel mondo che li hanno caratterizzati.
Una macchina del tempo che potrà suscitare sensazioni contrastanti tra eventi positivi e negativi del nostro passato recente.

L’incontro è stata la giusta cornice per presentare, in degustazione, proprio l’annata 2016 dell’Etna Rosso Primaterra, da poco posto in bottiglie anche da 0,75, che ha riscontrato un notevole gradimento e una piacevole sorpresa per forza, eleganza e  longevità, insomma il degno figlio di un’annata costellata da tanta arte e tanta ispirazione.
Anche la nuova annata del Rosato Etna doc 2020 è stata particolarmente gradita dal pubblico presente, che già si era sorpreso all’assaggio dell’annata 2019, ancora al massimo della sua espressione e che ha dimostrato la capacità di invecchiamento anche di questa espressione di Nerello mascalese.
Infine per curiosità sono state stappate alcune bottiglie del Rosato Etna doc 2016 dell’azienda, ormai disponibile solo dalla collezione privata, che ha sorpreso per la sua finezza e per avere trascorso il tempo mantenendo una grande piacevolezza.

Il sodalizio tra la Cantina Primaterra e gli Artisti non finirà qui, un progetto già partito vedrà poste sotto terra le cinque magnum, una per tipo, che saranno poi riportate alla luce tra qualche anno.
Una maniera di cercare di fermare il tempo e ritrovarlo, in questo caso, dentro una bottiglia di vino per la soddisfazione di chi avrà la fortuna di esserci.

Le magnum sono in vendita a collezionisti e appassionati, sia di arte che di grandi vini, sia singolarmente che in abbinamento o in serie. Per il numero limitato e per l’unicità di ogni singola bottiglia è necessario prenotarle scrivendo o chiamando la Cantina Primaterra.

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La Redazione

La Redazione di EnoNews.it

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