Al via la rassegna “Etna Inspirante” di Primaterra: “Etna…di persona” apre con l’aspetto umano del vino

Sei produttori e un fuoriprogramma, potrebbe essere questa l’estrema sintesi dell’evento che ha aperto i lavori di “Etna Inspirante” la rassegna 2021 ideata e organizzata da Camillo Privitera e Tiziana Gandolfo in Contrada Sciaranuova a Randazzo (CT).

Ancora una volta i Vigneti Primaterra sono stati luogo di intima condivisione ed il vino etneo è stato il tema portante di un dialogo con degustazione.

Dopo i saluti del padrone di casa Privitera, la giornalista specializzata Valeria Lopis ha introdotto e guidato la lunga serata “Etna…di persona” in cui al centro del dibattito corale sono stati gli etnei, gli uomini e le donne che con la loro sensibilità interpretano un territorio così pieno di energia che si traduce in quel concetto inafferrabile di terroir dove tutto conta: dal microclima alla biodiversità, dalle tradizioni alla cultura locale.

I protagonisti hanno portato e raccontato sei vini rappresentativi del loro stile e della loro storia aziendale: Giovanni La Fauci, Irene Badalà, Tiziana Gandolfo, Francesco Cambria, Mimmo Costanzo e Seby Costanzo, quest’ultimo unico a non essere presente fisicamente a causa di un imprevisto.

Giovanni La Fauci più noto come “Giovi” papà della famosa distilleria messinese, è un produttore artigianale poco conosciuto sull’Etna, le etichette degustate per l’occasione sono state Akraton Etna Rosso Doc 2016 e Galatìa Etna Bianco Doc 2020, delle vere rarità.

Irene Badalà dalla vicina Contrada Santo Spirito ha portato in degustazione il suo Etna Rosso Doc 2017, sempre dalla stessa contrada Mimmo Costanzo di Palmento Costanzo ha portato il suo rosato Mofete Etna Rosato Doc 2020.

Dal versante sud grande assente (giustificato) Seby Costanzo di Cantine Di Nessuno che en primeur ha inviato e fatto degustare agli ospiti intervenuti le sue nuove etichette di Milice Etna Bianco Doc 2019 che usciranno sul mercato il prossimo Settembre.

Tiziana Gandolfo, giocando in casa, ha offerto il Prima Rosae Etna Rosato Doc 2019 un vino icona della produzione a marchio Primaterra che ricalca filologicamente la tradizione etnea.

Una serata ricca di ricordi dedicati soprattutto alle persone che eroicamente hanno legato le loro vite alle vigne, come nel caso di Francesco Cambria che ha condiviso memorie e aneddoti familiari intrecciati all’etichetta firmata Cottanera: Zottorinoto Etna Rosso Doc Riserva 2015.

Celato, ma non troppo, tra il pubblico presente c’era anche il neo produttore Roberto Abbate un autentico vigneron etneo che non è ancora in commercio, probabilmente lo sarà il prossimo autunno. Un’aggiunta, quella di Abbate, inattesa quanto gradita: il produttore ha condiviso con gli ospiti presenti i suoi Etna Rosato Doc ed Etna Rosso Doc.

Una delle cose più intriganti in un vino – ha spiegato Privitera – è degustarlo cercando di capire l’idea, lo stile, che ha spinto il produttore a farlo in quel modo”, come dare torto al veterano della sommellerie? Nel vino l’aspetto umano incide ed anche di parecchio.

Stasera abbiamo degustato espressioni diverse di Etna – ha precisato Valeria Lopis – differenti tra loro per stile, versanti, contrade e tanto altro, eppure un fattore che li ha accomunati tutti c’è stato: una chiara ed innegabile eleganza”.

I prossimi appuntamenti si svilupperanno su temi differenti e complementari: arte, musica, installazioni, accompagneranno i tasting serviti dai sommelier AIS Sicilia.

Prossimo incontro il 31 luglio con “RiEchi di Etna Rêverie” e le magnum, per l’occasione i produttori presenteranno la nuova annata 2016 e le etichette create ad hoc dagli artisti Loredana Longo, Giuseppe Lana, Canecapovolto, Filippo Leonardi, Alessio Di Girolamo.

Per prenotazioni:
info@viniprimaterra.it
info@aissicilia.com
3396648951 – 3487968428

 

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La Redazione

La Redazione di EnoNews.it

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