Bilancio ottimo ma ancora tanto deve essere fatto

Un occhio al passato per tracciare il bilancio della lunga attività svolta fin qui, uno sguardo al futuro per programmare nuove esperienze ed avventure professionali.

Per Camillo Privitera, presidente di AIS Sicilia, è tempo di tirare le somme e rilanciare.
Con il lungo mandato ormai in scadenza gli chiediamo di girarsi indietro e ricordare il lavoro svolto per l’associazione.
Quando è iniziata questa avventura –spiega– sostanzialmente AIS Sicilia non esisteva. Nel tempo abbiamo creato una struttura abbastanza capillare, che oggi vede nove delegazioni che lavorano quasi tutte a pieno regime e che assicurano un’offerta formativa importante. Ciò significa divulgare la cultura del vino e far conoscere quelli che sono i prodotti del territorio. E nello stesso tempo si è innescata un’economia legata agli eventi che permette, seppure non in grandi dimensioni, di ridistribuire un po’ di quello che l’associazione riesce a creare”.

Ci pare di capire quindi che è soddisfatto per il lavoro svolto.
Si. Alla luce di tutto ciò possiamo senz’altro considerare il bilancio assolutamente positivo. Ciò perché nel frattempo si sono formati tanti sommelier, abbiamo comunicato il vino a circa 12 mila persone (tanti sono stati in questi ultimi anni quanti hanno partecipato ai corsi), si è formato un blocco di sommelier professionisti e di tanti produttori che si sono avvicinati all’associazione”.

Un impegno su più fronti quindi!
Certamente. Un lavoro importante e impegnativo a tutti i livelli. Penso ad esempio alla creazione negli ultimi anni di un gruppo significativo di docenti, che rappresentano oggi gli alfieri, i portabandiera dell’Associazione nella comunicazione del vino”.

Un lavoro non ancora del tutto completato e che in prospettiva può ancora arricchirsi di altri contenuti.
Il bilancio come detto è positivo ma ancora crediamo ci siano grandi spazi di manovra, soprattutto se si pensa all’aggiornamento dei professionisti, al mantenimento di alcuni valori etici per quello che riguarda i comunicatori del vino; soprattutto in una Regione come la nostra in cui il vino ha assunto una dimensione importante dal punto di vista economico, ambientale e culturale, come rivendicazione di una identità legata al territorio, alla terra”.

Concluso il suo mandato cosa cambierà per AIS Sicilia?
Per il futuro ci sarà un’altra squadra, che avrà il compito importante da una parte di proseguire questo lavoro fatto, dall’altro di trovare una nuova strada per meglio e diversamente qualificare il messaggio di AIS”.

Il suo impegno nell’associazione come proseguirà?
Per quanto mi riguarda sono candidato al Consiglio nazionale con una squadra che rappresenta le regioni più importanti, dal punto di vista dei numeri legati a formazione, eventi e manifestazioni, con un progetto che vede da un lato il ritorno e l’attenzione per il territorio e dall’altra il privilegiare ed ampliare l’offerta didattica relativa al lavoro di sala, all’enoturismo e all’alta formazione che, grazie alle competenze che abbiamo, possiamo assicurare ai nostri soci. Ed ancora cura degli eventi, strumento fondamentale per comunicare il lavoro che svolge quotidianamente l’associazione e dare un fondamento anche dal punto di vista tecnico e scientifico, con la formazione della commissione scientifica e la creazione di commissione tematiche. Ciò significa non solo approfondire nel dettaglio gli aspetti della vita associativa e del lavoro di AIS ma, soprattutto, avvalersi di tutte quelle competenze e conoscenze che sia all’interno che all’esterno dell’associazione abbiamo e vogliamo valorizzare”.

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Antonio Carreca

Giornalista professionista e sommelier, Antonio Carreca nel corso della sua quasi trentennale carriera ha collaborato e collabora con tv, radio, giornali e testate on line. Ha curato anche uffici stampa di enti pubblici, aziende e società sportive; ha diretto periodici on line. Nel 2010 è stato tra i fondatori e primo direttore responsabile di EnoNews.it

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