Cibo Nostrum: 5^ edizione per la grande festa della cucina siciliana

IMG_1954BDiciamo la verità: l’attenzione mediatica, soprattutto della stampa specializzata, ma anche quella del grande pubblico nei confronti della Sicilia gastronomica e vitivinicola c’è per la maggior parte dell’anno. La nostra regione è in grado, infatti, di attirare consensi anche a distanza, stimolando sogni e progetti in chi, volendo magari restare in Italia, spendere poco e trascorrere qualche piacevole giorno in un’isola dove trova tutto (clima, paesaggi, architettura, cultura e, naturalmente, cibo e vino…) decide di visitare la Sicilia.

Ci sono lacune profonde da colmare, intendiamoci: una per tutte, le strade, i collegamenti tra una città e l’altra! Non si è ancora ben capito come unire una meraviglia all’altra, le magiche coste joniche con le bellezze paesaggistiche del trapanese o del palermitano, il teatro greco di Siracusa con Selinunte o la Valle dei Templi, le mostre del Castello Ursino al Satiro danzante, l’antica magia dei Ciclopi con le spiagge di Scopello e della Riserva dello Zingaro.
Eppure, c’è chi, siciliano doc, questo tentativo anche culturale di unire l’Isola con le sue meraviglie, lo fa da qualche anno, e con grande successo. Ben inteso, il successo lo decreta il pubblico che partecipa ed è il pubblico che decide se una manifestazione avrà lunga vita o se è destinata a morire.
Nel caso di Cibo Nostrum, il successo è stato davvero immediato, se si pensa che la “grande festa della gastronomia d’eccellenza del Mediterraneo” ha appena cinque anni di vita e che può già annoverare grandi novità, grandi nomi tra i suoi protagonisti e migliaia di presenze ogni anno.
Partiamo proprio dall’Isola: già, perché questa 5^ edizione, dal 22 al 24 maggio prossimi, vedrà la grande novità di abbracciare due territori splendidi ciascuno con le proprie caratteristiche: da una parte il vulcano Etna, con Zafferana, la cittadina dove Cibo Nostrum è nato e dove continuerà a crescere, in una terra di accoglienza e ospitalità; dall’altra, la perla dello Jonio, Taormina, il balcone fiorito che si affaccia sul Mare Nostrum, amato da milioni di visitatori e che sarà lo scenario suggestivo della giornata di lunedì 23 maggio, con oltre cento cuochi che cucineranno e si esibiranno in cooking show e laboratori gastronomici tra le vie, le piazze ed i palazzi storici della città nell’evento “Chef in piazza”. cibo-nostrum1
Tre giornate, dunque, due location d’eccellenza, e tanti partners organizzativi: Associazione Provinciale Cuochi Etnei (cui spetta la paternità dell’evento), Federazione Italiana Cuochi, Unione Regionale Cuochi Siciliani, Chic Chef, Le Soste di Ulisse, Con.pa.it. (Confederazione Pasticceri Italiani), Blu Lab Academy, F.i.s. (Fondazione italiana sommeliers).
Nomi e liste degli chef sono in continuo aumento, ogni giorno il calendario si arricchisce di nuovi incontri e altre novità non mancano, come la beneficenza che sarà l’altro tema portante di giorno 23, ed il volto green di Cibo Nostrum, con l’utilizzo di materiali e strumenti assolutamente riciclabili, nel totale rispetto dell’ambiente. Edizione nuova, poi, e tema nuovo, con gli approfondimenti gastronomici sul pesce azzurro, mentre il resto d’Italia, nel referendum di qualche giorno fa, si domandava se era giusto o meno trivellare i nostri fondali.
“Perché quest’Isola meravigliosa è patrimonio di tutti!” dicono in coro i cuochi protagonisti: Seby Sorbello, presidente dei Cuochi Etnei e creatore di Cibo Nostrum, Pietro D’Agostino, Chef Stellato Michelin e taorminese doc, Alfio Visalli, Chef di Blu Lab Academy e profondo conoscitore del mondo ittico. Accanto a loro ci saranno le “autorità istituzionali” del mondo della cucina: come ogni anno, confermata la presenza del presidente nazionale Fic, Rocco Pozzulo, del presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, Domenico Privitera, e grandi nomi di chef che saranno i protagonisti dei cooking show e che saranno svelati dai comunicati stampa in questi giorni.
bonsignoreIl Ministero delle Politiche agricole, con il sottosegretario Giuseppe Castiglione, ha già concesso il patrocinio all’evento, per il suo grande interesse culturale ed economico, mentre un capitolo a parte merita la stampa di settore, quelle firme prestigiose del giornalismo enogastronomico che racconteranno con la loro presenza la manifestazione: Marco Mangiarotti, Alex Revelli Sorini, Susanna Cutini, Gioacchino Bonsignore, assieme a tanti colleghi, siciliani e non, che si sono già accreditati.
Insomma, si è compreso che unire il territorio al cibo, le bellezze paesaggistiche al vino, la cucina e le tradizioni culinarie alla cultura, alla storia, ai musei, può e deve essere la vera formula vincente per questa terra e, perché no, un modello economico da esportare.

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Antonio Iacona

L’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, guidata dallo studioso e presentatore Rai Alex Revelli Sorini, ha nominato Antonio Iacona “Ambasciatore e Questore del Gusto” per la città di Catania, per il suo impegno nel diffondere le tradizioni enogastronomiche del territorio come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico. Poeta, scrittore e giornalista catanese, laureato in Lettere Moderne, Antonio Iacona è sommelier, assaggiatore di olio, cura uffici stampa di eventi legati all’agroalimentare e collabora con numerose testate giornalistiche nazionali di enogastronomia. Dal 2013 cura l’ufficio stampa dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei.

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