Le degustazioni di Vinitaly 2016: cinquant’anni di vino al femminile

DSC_0080Si è svolta presso la sala tulipano del Palaexpo di Vinitaly 2016 un’interessante degustazione organizzata dall’Associazione Nazionale “Le donne del Vino” in collaborazione con Veronafiere. L’evento ha inizio col benvenuto di Barbara Blasevich, consigliere di amministrazione di Veronafiere, che presenta alla folta platea Donatella Cinelli Colombini nella qualità di Presidente de “Le donne del Vino”, e successivamente i degustatori Marco Gatti e Paolo Massobrio, che hanno esposto agli intervenuti le caratteristiche dei vini ed il confronto tra le annate in degustazione.
È proprio quest’ultimo il punto cardine dell’evento: l’evoluzione dei vini, raccontati affiancando per ciascun azienda l’annata 1967 ad un’annata recente, ed DSC_0096il parallelismo per mostrare il cambiamento del ruolo della donna, citando le testuali parole della Cinelli Colombini, che passa “dall’essere sullo sfondo al divenire protagonista”; una grande opportunità di comprendere DSC_0077l’evoluzione del vino in termini di qualità e stile degli ultimi 50 anni in cui il Vinitaly ha avuto un ruolo di assoluto protagonista nel presentare il vino italiano ai mercati europei e mondiali.
Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia d’inaugurazione, ha ricordato il ruolo fondamentale che la donna ha oggi nel mondo del vino, divenuta protagonista, assumendo ruoli di rilievo. L’Associazione Nazionale “Le donne del vino” ne è appunto la dimostrazione dal 1988, data della costituzione, sino ai giorni d’oggi con le dieci donne rappresentanti le aziende, che hanno raccontato il ruolo storico delle donne all’interno delle proprie aziende.
DSC_0057Chiara Soldati presenta i propri vini che hanno il carattere delle sfide e del coraggio: il confronto tra La Scolca 2015 e La Scolca 1967 dimostra l’evoluzione delle tecniche in parallelo al voluto mantenimento dell’identità del vino.

Pia Donata Berlucchi, per sei anni Presidente dell’Associazione donne del vino, racconta l’emozione dell’annoDSC_0082 1967 quando venne riconosciuta la DOC alla Franciacorta, e quando nel 1995 venne disciplinata la DOCG. Presenta un franciacorta Rosso raccontandolo come timido, umile e garbato, quasi un apripista a ciò che ai giorni d’oggi conosciamo come “Bollicine nobili”: accanto al vino storico degustiamo il Mandola 2013.

DSC_0067L’azienda Cattaneo Giustiniani presenta il Castello di Gabbiano 1967 ed Adornes 2011: l’evoluzione del Barbera d’Asti affiancato al racconto delle donne presenti in azienda, ricordando il loro amore per il territorio, i vigneti ed il castello di Monferrato.

Beatrice Contini Bonaccorsi dell’azienda Capezzana, donna del vino dal 1988, parla dell’azienda di famigliaDSC_0070 giunta alla quarta generazione dove, sin dal 1920, vi é stata la costante presenza delle donne. Parlando dell’azienda ci racconta che custodiscono di tutte le annate, dal 1925 ad oggi, 500 bottiglie per vendemmia in cantina. In degustazione vengono affiancati il Villa di Capezzana Carmignano Chianti 2012 ed il Riserva 1967 (sottolineando che la riserva ’67 è stata ritappata nel 2012 e proviene da un vigneto di settanta anni).

DSC_0073L’azienda Castello di Querceto presenta Il Picchio Chianti Classico gran selezione 2012 affiancandolo al 1967.

Chiara Lungarotti delle cantine Lungarotti da Torgiano, un piccolo paese dell’Umbria, racconta del padre che è DSC_0079stato un pioniere, ma che ha avuto accanto una moglie, grande esempio di concretezza e determinazione. Tra i loro prodotti il vino più conosciuto è il Rubesco (che significa arrossire), la cui prima annata risale al 1962 mentre nel 1964 nacque la versione riserva. Vengono proposti in degustazione il Rubesco Vigna Monticchio 2009 ed il Rubesco riserva 1967.

DSC_0092L’azienda Banfi presenta i vini della tenuta di Montalcino, affiancando al Brunello Poggio alle Mura 2010 la riserva 1967. Elizabeth Koenig, Hospitality Project Director di Castello Banfi ci racconta con simpatia che i vini in degustazione sono da “cuore matto”, riferendosi al ’67, anno in cui Bobby Solo presentava l’omonima canzone.

L’azienda Fattoria dei Barbi presenta il Brunello di Montalcino 2011 affiancato al 1967. La FattoriaDSC_0093 dei Barbi è stata guidata dalla sig.ra Francesca e successivamente dal figlio Stefano, anche qui si sottolinea la presenza del ruolo della donna.

DSC_0100Mariella Orcioli De Corato, dell’azienda Rivera, presenta in degustazione il Falcone Riserva 2009 affiancato al Rivera Stravecchio 1967, dimostrando la straordinaria e quasi inattesa longevità del vitigno Nero di Troia.

Alessandra Boscarini dell’Azienda Masi presenta l’Amarone Costasera Riserva 2009 ed il Campofiorin 1967, DSC_0104testimoni anch’essi di una straordinaria integrità e longevità.
Un’occasione unica ed irripetibile per poter degustare e celebrare l’evoluzione che ha vissuto il vino negli ultimi cinquant’anni.

DSC_0106

Facebooktwittermail

Danilo Amato

Geometra integerrimo, le "terre" che più gli piacerebbe "misurare" sono le vigne francesi nella Champagne o le straordinarie campagne del Sangiovese; fedele ai numeri, e non solo, non ritiene possibile uscire fuori dagli schemi matematici. Poliedrico e apparentemente tradizionalista, crede con fermezza nelle fonti di energia rinnovabili. Tra le varie strade percorse ha trovato la strada del vino nella lontana edizione di Enopolis, e da allora non ha più abbandonato l'Associazione Italiana Sommelier acquisendo il diploma di sommelier e di degustatore ufficiale. Esperto e preciso nel servizio di sommellerie, collabora con Enonews dal 2013 anche ideando e organizzando eventi come "Calici a Corte" a Brucoli.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.