I numeri di Sicilia en Primeur 2016 e il successo di “The Wine Junction”

DSC_0012Fortunata, anzi strepitosa, la XIII edizione di Sicilia en Primeur, celebrata presso il Verdura Resort, nella località di Sciacca (Ag) dal 21 al 23 aprile scorsi.

È stato sufficiente esserci venerdì 22 aprile per percepire il fermento e l’attenzione che ruota attorno al vino siciliano fuori e dentro l’isola e per avere la certezza che è l’entusiasmo a prevalere tra i produttori e tra tutti gli operatori del settore. I vini en primeur 2015, la cosa più importante della consolidata manifestazione, possono essere definiti in tre parole puliti, netti e affidabili, dall’Etna alla terra d’Africa (la costa sud dell’isola che ha ospitato la kermesse).
Un’annata, la 2015, tutto sommato dall’andamento regolare dal punto di vista climatico, pertantoDSC_0067 apparentemente non sorprendente, ma sicuramente non deluderà le attese come già percepito al bicchiere; l’annata ha generato vini prevalentemente freschi ed eleganti che dallo stesso presidente di Assovini sono stati definiti a cinque stelle.
I numeri, anche se già noti, devono comunque essere menzionati perché servono a far riflettere e a ben sperare. Assovini con il suo presidente, DSC_0068Francesco Ferreri, conta 79 aziende aderenti, 52 presenti alla manifestazione che hanno offerto in degustazione 800 etichette tra i banchi d’assaggio divisi tra la sala produttori e la sala degustazione, con l’impeccabile servizio dei sommelier della delegazione AIS di Agrigento, guidati dal delegato Francesco Baldacchino e dall’esperto Giovanni Alessi.
Le aziende di Assovini costituiscono l’ 87% del valore del vino imbottigliato in Sicilia, di cui il 60% è destinato al mercato internazionale; alcune aziende operano quasi esclusivamente fuori dal territorio Italia, principalmente perché il mercato estero è più affidabile di quello interno.
Tra le 23 Doc e una Docg riconosciute nell’isola, il 2015 ha registrato una crescita pari al 20% delle bottiglie qualificate come Doc, grazie DSC_0035anche all’impegno della DOC Sicilia e del suo Presidente Antonio Rallo, l’uomo rappresentativo della Sicilia del vino che cresce, tessitore pregiato di sinergie e candidato a rappresentare l’Unione Italiana Vini.
Il vigneto Sicilia è il più grande vigneto d’Italia con i suoi 100.000 ettari vitati, di cui il 68% è destinato alla coltivazione di vitigni autoctoni, sempre in crescita. La Sicilia, attenta alla sostenibilità per il futuro dell’isola, come affermato da Ferreri, è la prima regione, con 21.000 ettari, per la produzione di vino biologico ( il 38% della produzione nazionale); il dato si traduce nel 60% delle aziende siciliane a regime biologico e nel 91% di aziende che utilizzano sistemi di agricoltura sostenibile.
DSC_0050Infine 110 ( e lode) non solo è il voto attribuito alla manifestazione ma anche il numero dei giornalisti che hanno partecipato.
Numeri incoraggianti, peraltro destinati a crescere, grazie anche al fatto che la Sicilia del vino, seguendo il trend nazionale marcatamente evidenziato al Vinitaly, sta puntando alla comunicazione ed alla promozione attraverso i social ed il web, a partire dalla frase “the Wine Junction”, che ha accompagnato il logo di Sicilia En Primeur indicando l’unità dei produttori nella diversità del territorio siciliano, e per finire con la presentazione del nuovo portale www.wineinsicily.com, diretto da Francesco Pensovecchio ed edito da Assovini, un magazine online sull’offerta enoturistica dell’isola, che fungerà da anello di congiunzione tra le aziende, il territorio e i suoi fruitori.

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Flavia Catalano

Nata in quella che fu anche la città di Eschilo, vive a Catania da più di dieci anni. Laureata in giurisprudenza, perché nella Giustizia crede fermamente, completa il suo percorso formativo diventando Avvocato e Specialista in professioni legali. Oggi è un temutissimo liquidatore assicurativo. Donna volitiva, testarda e determinata affina le sue innate doti manageriali frequentando un master in gestione e sviluppo delle risorse umane. Le scommesse che ama vincere sono quelle con sé stessa. Considera gli ostacoli un’opportunità; dal corso di vela ha imparato che anche controvento “virando” e “strambando” prima o poi al porto si arriva. Ama esercitare le sue corde vocali guardando le partite della “Signora”. È un’appassionata collezionista di scarpe e borse. Non ha mai giocato con le bambole, e le principesse non rientrano tra le sue muse ispiratrici. Specialista in problem-solving, ritiene che il modo più veloce ed efficace per trovare una soluzione sia osservare il problema dalle isole caraibiche. Folgorata dall’incontro con Bacco, oggi il suo sangue ha un’alta gradazione alcolica. Sommelier e degustatrice ufficiale AIS, collabora con EnoNews dal 2013

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