Focus sulla vendemmia 2016: prevista un’ottima annata per i vini siciliani
L’andamento del ciclo vegetativo della vite, nel periodo della fioritura e dell’allegagione, ha avuto un decorso naturale.
Non si sono registrati problemi di allegazione sulle diverse varietà di viti. Nel mese di luglio su alcune varietà e in alcuni areali si sono registrati attacchi di oidio e di peronospora, prontamente bloccati dai nostri viticoltori. La vendemmia, nella Sicilia occidentale, è iniziata con lo Chardonnay, sin dalla prima settimana di agosto.
Per altre varietà bianche “precoci”, come Pinot Grigio e Sauvignon Blanc, è in fase di completamento. Come anche per il Viognier, Muller Thurgau, il Moscato Bianco.
La vendemmia delle uve nere entrerà nel “clou” a fine agosto con il Merlot, Syrah, Nero d’Avola, Frappato, per finire con il Cabernet Sauvignon verso la prima decade del mese di settembre.
Per quanto riguarda le varietà autoctone, a bacca bianca come l’Insolia, il Grillo e il Catarratto, le operazioni vendemmiali inizieranno nella prima decade di settembre.
La qualità delle uve è ottima in tutto il contesto regionale. Buona la resa uva/vino.
I primi dati vendemmiali, al momento, evidenziano un calo di produzione, rispetto alla campagna vitivinicola 2015, stimato intorno al 20% – 25% . Calo causato dalla prolungata “siccità” in tutto il territorio regionale.
La raccolta e le vinificazioni, al momento, si stanno svolgendo regolarmente e nella norma.
Per quanto riguarda i prezzi e le contrattazioni, non fanno presagire nulla di entusiasmante, rispetto allo scorso anno, e a volte sono assenti, anche se, ultimamente, si intravedono spiragli positivi di crescita.
Focus su alcuni areali regionali.
Per quanto riguarda il comprensorio etneo, la vendemmia inizierà tra la fine di settembre e i primi di ottobre, con le uve autoctone bianche, come il Carricante, e a seguire tutte le altre varietà di colore analogo.
Si proseguirà, sino alla fine di ottobre e i primi di novembre, con l’autoctono Nerello Mascalese in alta quota, e a ruota tutte le altre varietà a bacca rossa.
In questo areale le uve sono sane, tanto da poter tranquillamente affermare che anche per questa vendemmia si produrrà del vino di ottima qualità.
Nel siracusano la vendemmia si prospetta in calo, stimato intorno al 10%, in tutte le varietà, compreso il Moscato di Noto e di Siracusa, causa la prolungata siccità.
Stessa cosa si registra nel comprensorio ragusano, dove si produce la D.O.C.G. “Cerasuolo di Vittoria”.
Focus sulle isole minori.
Situazione “drammatica” nell’isola di Pantelleria, causa la prolungata siccità, che vedrà un calo di produzione della varietà Zibibbo, che supera il 40%. Situazione aggravata dal manifestarsi del mal dell’esca in molti vigneti giovani, che ne sta compromettendo lo sviluppo vegetativo e, quindi, la moria delle viti.
Bene, invece, si prospetta la vendemmia nelle isole Eolie. Qui non si sono registrate patologie particolari, grazie ai venti e al clima mite del mar Tirreno. Sane le uve di Malvasia, che con molta probabilità saranno raccolte a metà settembre. Eccellente si prospetta il futuro vino.