Pachino (SR): Museo del Vino, Festa della Pigiatura e storia del territorio

3Prima che la dizione Nero d’Avola fosse universalmente conosciuta e riconosciuta, quel vino era noto ovunque come “’u vinu ‘i Pachinu”: la vita, l’economia, il lavoro di un paese intero ruotavano intorno al vino. E fra questi anche la famiglia Nobile che da 5 generazioni produce vino. Oggi l’attività familiare è curata da Nele Nobile che di questa tradizione si è fatto autorevole custode ed ha raccolto nel Museo del Vino una ricchissima collezione etnografica di grande valore antropologico, storico e culturale. Ma il vulcanico Nele non si è fermato a questo: ha ideato la Festa della Pigiatura, giunta quest’anno alla terza edizione, con lo scopo di divulgare e valorizzare le tradizioni locali. Particolarmente ricco il programma: in apertura dell’evento, l’interessantissima relazione del Prof. Francesco Pira, sociologo, giornalista, docente di comunicazione all’Università degli Studi di Messina e all’Università Salesiana di Venezia e Verona, sul tema “COMUNICARE IL TERRITORIO: L’ARTE E IL VINO TESTIMONIAL DELLA SICILIA 3.0”. Secondo il Prof Pira, le nuove tecnologie costituiscono “una nuova sfida per gli imprenditori, gli amministratori, gli operatori culturali. Oggi la vera capacità consiste nello sviluppare progetti di comunicazione integrata che coinvolgono tutto il territorio e che siano diluiti nel tempo, non vivi soltanto quando c’è qualcosa da comunicare”. Sul ruolo dei social network nella moderna comunicazione il Prof. Pira manifesta una certa cautela: “I social network sono senza ombra di dubbio una grande opportunità. nele nobileE da diversi anni. Basta vedere come hanno promosso il turismo i paesi del Nord Europa. Possono però essere un’arma a doppio taglio se dietro l’utilizzo non c’è una strategia e non ci sono professionisti. Oggi per comunicare bisogna essere professionisti del settore e avere un buon team che operi esclusivamente nel settore social media”. Il relatore ha poi sottolineato come una buona comunicazione territoriale non possa prescindere dall’aspetto emozionale e quindi, per essere efficace anche dal punto di vista della promozione turistica, funzioni la narrazione, lo storytelling, piuttosto che la mera pubblicità. “Per far volare la Sicilia, per abbandonare stereotipi negativi, e far vincere un’immagine positiva che abbini cultura, storia, tradizione con innovazione, prodotti della terra, vini pregiati e cibo di qualità, una comunicazione integrata tra vecchi e nuovi media è fondamentale”. Dopo la relazione, i partecipanti hanno potuto assistere, e molti per la prima volta, al rito della pigiatura: arrivano i carretti siciliani colmi d’uva che viene versata nei tini e pigiata da gioiose fanciulle! E poi Nele Nobile guida tutti attraverso le sale del Museo incantandoli con le prof piramille storie che ha da raccontare e davvero si resterebbe ore ed ore ad ascoltarlo. Ma è tempo di gustare gli ottimi arancini fritti al momento dallo Chef Turi Monaco. E poi, musica, con il Noto Barocca Ensemble formato da Raffaele Schiavo, voce, Gabriele Bosco, violino, Mario Licciardello, violoncello, Alfonso Lapira, voce, un incontro di stili e di culture che hanno in comune la Sicilia ed il Val di Noto in particolare, che ha proposto “Le Voci del Vino” musiche, stornelli e versi dedicati alla vendemmia oltre a un incantevole repertorio di musiche e canti medievali. Appuntamento al prossimo anno per un nuova edizione, perché il vino è festa, gioia, tradizione ma anche sviluppo socio-economico.

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Anna M. Martano

Critica enogastronomica - esperta storia gastronomia siciliana

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