Le più importanti fiere del vino del mondo. Quali sono, quando e dove?

Fiere del vino: utili davvero o diletto da weekend per sfaccendati? Le fiere del vino sono utili ai produttori, o è meglio evitare di svenarsi ogni anno e conservare i propri denari per dirottarli verso qualcosa di diverso? L’argomento è trito, e ritrito, animato da chi alle fiere ha smesso di andarci (ma lo ripete ancora a distanza di dieci anni) e chi, invece, ai propri metri quadri non vuole rinunciare, e lo vuole dire a tutti. A favore, o contro, ecco alcune tra le fiere più grandi e importanti al mondo, nel caso qualcuno volesse farci un pensierino.

Cina

Guillaume Deglise, il CEO di Vinexpo, l’ha detto l’anno scorso: la Cina è tornata. E a giudicare dalle previsioni del report annuale presentato a Londra a marzo, è destinata a occupare, nei prossimi quattro anni, il secondo posto al mondo per volume di vendite di vino al dettaglio, scalzando il Regno Unito e piazzandosi subito dietro gli Stati Uniti. Il dato fotografa il volume di vino consumato, nudo e crudo, senza precisazioni sulla qualità né accenni alle segmentazioni di valore delle bottiglie, ma anche così la Cina rappresenta ormai da tempo un luogo prezioso per tutti i produttori, a patto di sapersi muovere con perizia nei meandri comportamentali di un popolo assai diverso da quello europeo e di scegliere la fiera giusta tra le tante organizzate: Interwine, a Guangzhou; ProWine China, a Shanghai; Food and Drinks Fair, a Chengdu. Per chi volesse raccogliere la sfida, sembra essere però la più “occidentale” Hong Kong il punto di riferimento, con la Hong Kong International Wine & Spirits Fair (in programma a novembre) e con il Vinexpo Hong Kong la fiera più importante dello Stato, almeno a sentire la MW Jeannie Cho Lee. A testimoniarlo ci sono i quasi 20.000 buyer che nel 2016 hanno riempito l’Hong Kong Convention & Exhibition Centre – Wan Chai

Giappone

Il vicino Giappone, pur piazzandosi al sedicesimo posto nella classifica globale per consumo di vino in volume, mostra ugualmente grande interesse per la bevanda. Secondo l’ultimo report di Wine Intelligence, il Japan Landscapes 2016, il Giappone è il terzo mercato del mondo più interessante degli ultimi anni, complice l’audacia delle scelte dei consumatori, il cui cuore rimane, però, legato al vino prodotto in casa propria, seguito da quello cileno e francese. Chi volesse provare a sedurre il paese del Sol Levante potrebbe partecipare a Wine and Gourmet Japan, la più importante fiera professionale del vino del paese; a Tokyo naturalmente. Chicca della fiera sono i laboratori di abbinamento tra cibo giapponese e vino, occasione offerta dagli organizzatori per facilitare l’incontro tra espositori internazionali e buyer locali.

Australia

Si chiama Good Food & Wine Show: inaugurata nel 2001, è la più importante fiera professionale del vino in Australia. A sentire gli interessati, la fiera si è rivelata negli anni una preziosa iniziativa, con 120.000 visitatori nel 2015 e una significativa crescita per i produttori in termini di notorietà e vendite. Per non scontentare nessuno, negli anni gli organizzatori hanno deciso di coinvolgere le città più importanti – Melbourne, Sydney, Perth e Brisbane – ripartendo l’evento in più parti dell’anno. Quest’anno la fiera si terrà nel mese di giugno a Sidney e Melbourne, in luglio a Perth e in ottobre a Brisbane. Più orientata ai semplici appassionati è invece il Melbourne Food and Wine Festival, quest’anno in programma dal 31 marzo al 9 aprile. Nato nel 1993, e oggi sponsorizzato dalla Bank of Melbourne, il festival è una enorme celebrazione dell’agroalimentare dello stato australiano di Victoria, capace di attirare 250.000 visitatori.

America del Sud

Nonostante i numeri non siano comparabili con quelli dei suoi analoghi europei, in Sudamerica è considerata la più grande fiera del continente e il luogo ideale per avvicinarsi al mercato locale del vino. Si chiama ExpoVinis, rappresenta la maggior parte dei produttori brasiliani, cileni e argentini e si tiene in Brasile, a San Paolo, quest’anno dal 6 all’8 giugno. Nel 2016 ha registrato 120 espositori e circa 8.000 visitatori. Una curiosità: l’Italia è la seconda nazione per numero di espositori dopo il Brasile. C’è di che riflettere.

USA

Sono due, negli Stati Uniti, gli eventi professionali maggiormente legati al vino. Il primo è la Trade Tasting and Business Conference (USATT), un convegno nato a New York per promuovere la crescita sostenibile delle aziende produttrici di vino, ma anche dei birrifici, delle distillerie, degli importatori, dei distributori e dei rivenditori. Il secondo è la WSWA Convention, per esteso Wine and Spirit Wholesalers Association Convention. Si tiene ogni anno in Florida, a Grand Lakes (Orlando), ed è forse l’evento più importante per il settore vinicolo di tutti gli Stati Uniti. Più di duemila visitatori per un evento che da decenni celebra i successi delle cantine statunitensi.

Europa

L’Europa è sempre l’Europa. Tocca a lei, da sempre, lo scettro, per numero di visitatori e di espositori alle fiere vitivinicole.

In Italia, il VinItaly rimane, ancora oggi, la più grande fiera del vino nel mondo, con più di 150.000 visitatori all’anno, più di duecento regioni coinvolte, 4.000 espositori, quasi 3.000 giornalisti e migliaia di acquirenti professionali da ogni parte del globo.

In Germania Prowein è la più nota fiera per professionisti del vino; 67.000 metri quadri, a Dusseldorf, animati da  una organizzazione tutta teutonica. Erano quasi seimila, due anni fa, gli espositori, e 50.000 gli avventori (il 70% tedesco), divisi tra importatori, distributori, ristoratori, giornalisti e semplici avventori. Di certo la fiera irrinunciabile per tutti gli amanti dei vini di area tedesca e per gli espositori esteri ansiosi di entrare nel mercato della Germania.

In Inghilterra la London Wine Fair (LWF) è da trent’anni l’evento più importante del mondo del vino, coi suoi 11.000 visitatori. Dedicata quasi esclusivamente al commercio professionale, la LWF raccoglie ogni anno, in tre giorni, almeno 10.000 etichette, ospitando le referenze di più di ottanta nazioni.

In Francia, nemmeno a dirlo, è Bordeaux la sede della più importante fiera del vino. Vinexpo Bordeaux si tiene ogni due anni ed è dedicato esclusivamente ai professionisti. Quasi 50.000 buyer di almeno 120 nazioni si riuniscono per incontrare più di 2.000 espositori di 42 nazioni: 40.000 metri quadri al servizio del vino, dei grossisti e degli importatori. Quest’anno, dal 18 al 21 giugno. Tra gli eventi, una conferenza sul riscaldamento globale e una sul futuro del mercato internazionale dopo la Brexit.

In Spagna, nella regione della Mancha che fu del Don Chisciotte, è nata nel 2001 Fenavin, acronimo per Feria Nacional del Vino. La più importante fiera commerciale del vino iberico si tiene ogni due anni (quest’anno sarà dal 9 all’11 maggio) a Ciudad Real e gode di sponsorizzazioni importanti, a partire dalla Globalcaja, la banca più grande della Castiglia. Chi ha interessi verso il mercato spagnolo, è qui che deve bussare.

La verde Svezia si distingue per la sua fiera vinicola interamente dedicata a produttori biologici ed equo-solidali. Si chiama Stockholm Wine Fair (intuitivo capire quale sia la città ospitante) e si tiene tutti gli anni pari, a maggio.

Poco conosciuta, ma agguerrita, la Romania si sta impegnando a fondo per pubblicizzare i propri vini e incoraggiare i produttori stranieri ad avvicinarsi al mercato romeno. Il più importante appuntamento annuale per l’industria del vino in Romania si chiama Ro-Wine. Nato l’anno scorso, si tiene a Bucarest, riunendo una sessantina di produttori, tra locali e stranieri, soprattutto italiani, seguiti da francesi, moldavi, bulgari e svizzeri. Selezione rigorosa dei produttori e partecipazione degli espositori su invito. Gli interessati sono avvertiti…

Facebooktwittermail

Gherardo Fabretti

Appassionato di leggi e latinorum, in principio fu Giurisprudenza. Laureato, invece, in Lettere moderne, diventa presto redattore per riviste di letteratura e fumetti. Alcolismo vuole che il vino inizi a interessarsi a lui, fino al diploma AIS di sommelier e al master in Gestione e Comunicazione del Vino organizzato da ALMA. Vive a Milano, ma quando può fugge, perdendosi volentieri in varie parti del mondo, perché il viaggio, come diceva Costantinos Kavafis, è “fertile in avventure e in esperienze”. Crede che Venezia sia la porta della felicità e Parigi il rifugio degli ultimi romantici. Non ha problemi con gli aerei ma a New York preferirebbe arrivarci in nave. Mentre organizza una breve gita in Mongolia, cerca compagni per il viaggio.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.