Leone De Castris: una vita in rosa raccontata al Congresso AIS 2017
Se c’è un colore che rappresenta l’azienda pugliese Leone De Castris quello è il rosa. Al sole del paese di Salice Salentino, infatti, maturano da decenni le uve di Negroamaro e Malvasia Nera di Lecce, destinate a produrre il rosato pugliese più noto al mondo. Una notorietà giustificata dagli accidenti della storia contemporanea, e dalla seconda guerra mondiale in particolare: fu il generale Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle forze alleate, a chiedere per primo una ingente fornitura di vino rosato per le truppe. Quel vino proveniva dal feudo Cinque Rose, storica proprietà della famiglia, il cui curioso nome deriva dalla casuale abitudine della famiglia di ritrovarsi puntualmente, generazione dopo generazione, con cinque figli. Americano figlio di italiani, Poletti preferì dare a quel vino italiano un nome americano: nacque così il Five Roses, primo vino rosato imbottigliato in Italia.
A distanza di cinquant’anni esatti da quel 1943, la famiglia produce per la prima volta, nel 1993, il Five Roses Anniversario, raccogliendo le uve prodotte dai vitigni nati all’epoca dell’armistizio. Sarà Piernicola Leone De Castris, a Taormina, a raccontare i particolari di quegli anni, e di una tradizione di famiglia risalente alla seconda metà del XVII secolo. Lo farà davanti alle migliori annate del miglior rosato dell’azienda, quel Five Roses Anniversario che lega da sempre Vecchio e Nuovo Mondo. Dal 2016 al 2013, dal 2009 al 1997, fino alla leggendaria 1993: cinque gloriose vendemmie per celebrare assieme il grande rosato del Salento.