“Straordinario” conferma tutto il suo successo. Sold Out per la 2^ edizione
Da una parte un imprenditore che ha fatto del cibo la sua ragione di vita e di lavoro e che oggi è tra i più attenti promotori della cucina siciliana nell’isola. Dall’altra, una coppia di giovani, marito e moglie, che rappresentano la storia stessa dell’enologia sull’Etna. Al centro, infine, un evento che sembra essere giunto, per apprezzamento del pubblico e per divertimento, alla sua 20^ edizione. Ed invece è solo alla 2^, anzi alla 3^ se si considera che il battesimo del fuoco avvenne nel 2012, con una edizione numero zero, alla quale poi seguì una pausa per lavori di ristrutturazione ed altri “intoppi” logistici. Oggi “Straordinario” è un evento davvero gradito dal pubblico siciliano e anche questa nuova edizione, inserita ormai da tradizione all’interno della Vinimilo, ha registrato il sold out dei biglietti già a pochi giorni dalla sua sponsorizzazione. Si è svolta lo scorso 31 agosto nella Cantina Barone di Villagrande, la più antica dell’Etna e tra le più antiche di Sicilia, ed è stata preceduta, il giorno prima, da una conferenza stampa – aperitivo da Fud Off a Catania. Due aziende che hanno visto ancora una volta i loro imprenditori in prima linea nella organizzazione, Andrea Graziano, appunto di Fud, e Marco e Barbara Nicolosi di Barone di Villagrande. Così per una sera, con la vista suggestiva delle colline etnee dai vigneti della cantina a Milo, giovani chef e qualche stellato Michelin si sono messi in gioco, sempre divertendosi, per riproporre lo street food in chiave gourmet, il cibo da strada “fuori dal comune”. Il tutto accompagnato da etichette di eccellenza del panorama vitivinicolo e produttori di materie prime tipiche dell’Isola. Presenze d’eccezione, Davide Scabin, Maurizio Santin e Giuseppe Zen, che non si sarebbero persi l’appuntamento per nulla al mondo.
Straordinario 2017 ha proposto le preparazioni culinarie degli Chef, le degustazioni di produttori agroalimentari siciliani e di tredici cantine. Gli Chef: Giulia Carpino di Barone di Villagrande, Valentina Chiaramonte di Fud Off, Andrea Macca di Donna Carmela a Riposto, Giuseppe Raciti di Zash a Riposto, Simone Strano di Palazzo di Montemartini a Roma, Giovanni Grasso di La Plage a Taormina, Peppe Torrisi di Talè a Piedimonte Etneo, Francesco Patti e Domenico Colonnetta di Coria a Caltagirone, Salvatore Vicari di Noto, Lorenzo Ruta della Taverna Migliore a Modica, Dario Di Liberto del Tocco Sicilian Way a Ragusa, Federico Della Vecchia di Biosserì a Milano, Bleri Dervishi di Monaci delle Terre Nere a Catania, Claudio Ruta de La Fenice a Ragusa, Peppe Bonsignore dell’Oste e il Sacrestano a Licata.
La novità di quest’anno è stata rappresentata dalla votazione che il pubblico presente poteva effettuare per decretare il piatto migliore di questa edizione. Il primo premio è andato allo Chef con la Coppola Giuseppe Raciti, che ha proposto prima un Iris salato con cremoso ai funghi porcini, guanciale di maialino nero e Vastedda del Belice e poi un Tartufo all’esterno al pistacchio e all’interno cremoso alla nocciola e una granella di cioccolato al latte croccante; seconda Giulia Carpino di Barone di Villagrande; a seguire, Valentina Chiaramonte di Fud. I premi della serata sono stati realizzati dal maestro artigiano modicano Alessandro Di Rosa e tra i premiati nazionali ci sono stati: Maurizio Santin, Davide Scabin, Giuseppe Zen e Lina Castorina. Tra gli ospiti di questa edizione 2017, oltre a giornalisti e critici gastronomici, anche lo Chef etneo Seby Sorbello, punto di riferimento della cucina del vulcano e apprezzato anche fuori dai confini dell’Isola.
Un vero percorso sensoriale, quello vissuto dai partecipanti e ciascun piatto (anche se non riusciamo a citarli tutti) ha ben rappresentato l’idea di Straordinario: come il Sushi siciliano fritto di Giovanni Grasso; crispelle classiche di ricotta e acciughe di Simone Strano con Orazio Cordai, in abbinamento con quattro pomodori cotti e crudi e fagiolino mascalese, basilico olio e sale (per quella alla ricotta) e crema di prezzemolo con composta di cipolla all’agrodolce ed estratto di verza e insalata di erba spontanea (per le acciughe); la pizza croccante tonno e cipolla di Francesco Patti; arrosticini di tonno con cipolla di Giarratana di Dario Di Liberto; fichi e caramello di Maurizio Santin; baccalà fuori dal comune di Giulia Carpino, con crocchetta di baccalà con provola fresca dell’Etna e alla base una crema di zucchina affumicata con ciò che si trova in vigna; il pastrami di Valentina Chiaramonte, sandwich con punta di petto di manzo affumicata e speziata, servita con maionese al wasabi, senape in grani, miele, cavolo rosso e cetriolo; le creazioni della panificazione di Tommaso Cannata; Claudio Ruta, con i suoi involtini di manzo leggermente marinati e scottati, serviti con una salsa di Cerasuolo, abbinati con foglia cruda di lattuga e riso, un modo diverso di assaggiare la carne.
Tra le cantine presenti, Barone di Villagrande e Fud, Benanti, Cantine Russo, Murgo, Feudo Vagliasindi, Pietradolce, Planeta, I Vigneri, Quantico, Terra di Costantino, Terre di Nuna, Tenuta di Fessina, Cantina Vivera. Il servizio è stato curato dalla Fisar.
Interessanti anche le degustazioni di prodotti tipici: i panini di Fud, l’olio di Cutrera, le mozzarelle di bufala Bubalus, il finto panino con la meusa di Bonajuto, la provola delle Madonie di Invidiata, i salumi di Chiaramontano di Massimo Castro, la salsiccia di Sciuto, la porchetta di Neromaialino, i pitoni messinesi fritti di Tommaso Cannata, il gelato ricotta e gelsi di Caffè Adamo, la sfincia di Sarda Salata, i pastrami di Sacha Pawel, mandorle e torroni di Convicinum.