Congresso AIS: l’Odissea del Nero d’Avola interpretata da Planeta

Un viaggio sulle rotte di Ulisse, ecco come Planeta propone l’invito alla degustazione,  un assaggio che è un confronto ed una scoperta fra territori della stessa isola.

Una Sicilia che interpreta, in una sorta di Odissea del Nero d’Avola, sfumature e temperamento diverso per ogni luogo in cui il vitigno ha vissuto.

Menfi, Vittoria, Noto, Etna, Capo Milazzo: 5 tenute dislocate strategicamente in aree così eterogenee fra loro, in un viaggio immaginario che corre da ovest a est, in cui lo stesso dialetto siciliano muta forma e sembianze km dopo km, esprimendo accenti e lessici differenti, così come il vino è espressione dei suoli, dei microclimi e dei caratteri delle genti.

In occasione del 51esimo congresso nazionale, Ais ha messo in programma una degustazione interamente dedicata a Planeta e ai suoi Nero d’Avola e nella Sala Etna del San Domenico Palace di Taormina (ME) i soci sommelier e degustatori intervenuti per l’occasione hanno potuto seguire le tracce del mitologico viaggio alla scoperta dei vini Planeta.

Guidati da Francesco Giorgianni, sommelier in forza alla delegazione Ais Messina, e Patricia Tóth, donna del vino dell’azienda Planeta, nella quale si occupa dello sviluppo, delle start up e della sostenibilità, i due protagonisti un calice per volta hanno snocciolato la profonda essenza dell’azienda, produttrice da 17 generazioni.

Ecco i vini in degustazione:

Mamertino Doc 2015
Prodotto da uve di Nero d’Avola e Nocera nella tenuta di Capo Milazzo, il Mamertino fa parte di un programma di recupero di questa doc sulla via dell’estinzione che passa anche attraverso il ripristino e il rilancio del vitigno Nocera, uve di grande pezzatura e di alta resa, improvvisamente sparite dalle campagne, forse soppiantate da vitigni più noti e internazionali; il 2015 è la prima annata ufficiale in commercio di questo ambizioso progetto con interessanti risultati.

Dorilli Docg 2015
Il Cerasuolo di vittoria classico, proveniente dai terreni di Vittoria, caratterizzati dalla vicinanza del fiume Dirillo. Un tannino maturo e morbido lo contraddistingue, i sentori rimandano a spezie e frutta matura.

Plumbago 2015
Nero d’Avola in purezza, proveniente dalle vigne di Ulmo, sulle sponde lago arancio. Un colore rubino con leggerissimi riflessi violacei, sentori di frutta a bacca rossa, il tratto distintivo è un finale con una nota di cacao.

Santa Cecilia 2013
Dal territorio di Noto un Nero d’Avola in purezza, con un tannino deciso e vibrante, sentori di frutta a polpa rossa matura ed in bocca una leggera nota salmastra, che potremmo definire una sapidità indiretta, di memoria.

Santa Cecilia 2011
Al tannino marcato e avvolgente si affiancano i sentori del carrubo che diventa una melassa, un accenno di grafite ed una nota salmastra più vivida e marcata rispetto al 2013.

Santa Cecilia 2007
Un tannino vigoroso ma al contempo vellutato a sinuoso, accompagnato da sentori di liquirizia e spezie, la nota salmastra diventa chiara e diretta, persiste la sensazione di grafite e cresce la complessità all’assaggio, decretando un’eleganza spiccata.

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Valeria Lopis

Nativa etnea, sommelier AIS e giornalista pubblicista che ha all'attivo numerose collaborazioni con magazine e riviste di settore, cura uffici stampa per eventi e aziende. Una grande passione per la campagna e le vigne la spinge ad esplorare il terroir locale, e non solo, con entusiasmo. Da buona siciliana ama il cibo di qualità e la condivisione di esso, un immenso patrimonio culturale da valorizzare e comunicare.

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