Dessert di San Valentino: cuore caldo al cioccolato preparato per EnoNews

Ed eccovi una ricetta divenuta ormai una tradizione di molti ristoranti, di sicuro successo in occasione di San Valentino. Pochi ingredienti ma tutti di assoluta qualità e poco più di 20 minuti tra impasto e cottura. La nostra collaboratrice Agata Faro l’ha riproposta e realizzata per i lettori di EnoNews e ne spiega il procedimento. Iniziamo ad elencare gli ingredienti:

150 grammi di cioccolato fondente al 60-70%;
150 grammi di burro;
100 grammi di zucchero;
3 uova (preferibilmente bio);
40 grammi di farina;
1 pizzico di sale;
1 arancia biologica.

Preparazione:
tritare il cioccolato non molto fine, unire il burro e lo zucchero e lasciare cuocere a bagnomaria fino ad ottenere un composto omogeneo.
Lasciate raffreddare il composto, incorporate le uova, la buccia grattugiata dell’arancia, la farina e il pizzico di sale. Amalgamate il tutto per qualche minuto aiutandovi con delle fruste fino al completo raggiungimento di un composto liscio ed omogeneo.
Suddividete il composto in 7-8 stampini di alluminio imburrati ed infarinati per ¾.
A questo punto lasciate gli stampini per qualche ora in frigo.
Cuocere in forno caldo statico alla temperatura di 200° per 15 minuti e servire subito.
Composizione:
in un piatto capovolgete lo stampino al centro e date sfogo alla Vostra fantasia decorando il dolce, se preferite, con fiocchi di panna montata o quenelle di marmellata di arance. Spolverizzate con zucchero a velo e cannella. Il Vostro dolce è pronto.
Abbinamento: Kaid vendemmia tardiva di Alessandro di Camporeale.
Il successo è assicurato!

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Agata Faro

Ha seguito il richiamo della sua passione attraverso la serie di corsi per conseguire gli attestati dei vari livelli di sommelier AIS, fino al riconoscimento dell’abilitazione professionale. Iscritta dal 2012 nell’elenco generale degli esperti degustatori vini D.O., presso l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il suo motto è “Degustare in viaggio”. Ritiene, infatti, che il modo migliore per comprende un vino e la storia di chi lo produce è quello di vivere il territorio. Dal 2011 collabora con EnoNews raccontando di viaggi, degustazioni, e di buona cucina.

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