Carmelo Trentacosti e Giuseppe Costa: due chef per una cena da ricordare…

Metti uno splendido giardino,  un tavolo unico imperiale dalla mise en place impeccabile, tanti commensali, esperti e appassionati, e quattro mani, quelle preziose di due chef di rara abilità ed eleganza, e gli ingredienti per una serata da ricordare ci sono tutti. Il ristorante è il Cuvée du Jour del Grand Hotel Villa Igiea di Palermo e gli chef sono  Carmelo Trentacosti, resident del Cuvée du Jour, e Giuseppe Costa, stella Michelin de Il Bavaglino di Terrasini, che insieme hanno dato vita ad una serata ricca di gusto, convivialità e confronto di eccellenze. Due personalità diverse unite dalla concezione della cucina come opportunità di valorizzazione delle materie prime e lontana da inutili spettacolarizzazioni volte a stravolgere gli ingredienti. Sì alle rivisitazioni ma con rispetto per l’identità dei piatti d’origine sembra essere stato il filo conduttore di un menù  realizzato ad hoc dai due chef, che ben ne rappresenta la filosofia e le attitudini. Ecco, di seguito, il ricco menù degustato durante la serata e l’abbinamento con le etichette della cantina “Feudo del Pisciotto” di Niscemi, in provincia di Caltanissetta.
Si comincia con l’ arancina di cous Cous e lo sfincione cremoso di Giuseppe Costa, due divertenti quanto sublimi rivisitazioni dei classici della cucina siciliana. Segue il cannolo di caponata e mandorla di Carmelo Trentacosti in cui la croccantezza della cialda ha dato un valore aggiunto ad un altro classico della tradizione realizzando una  crasi perfetta. In abbinamento il Davolarosa Brut Nero d’Avola rosato di Feudi del Pisciotto. Una bollicina spumeggiante dai profumi intensi di fiori e frutti rossi e un ingresso fresco, pulito e snello che ne rende alta la godibilità e lunga la persistenza.
È poi la volta di due antipasti, i ravioli di seppia con cuore di gambero rosso, la sua bisque e caviale, fiore all’occhiello dello chef resident, e le  foglie d’amare, ovvero una insalata di mare rivisitata in sfoglie sottilissime, firmata dallo Chef Costa. In abbinamento un  Grillo Marengo 2016 Feudi del Pisciotto, dal colore giallo paglierino con riflessi dorati. Naso elegante di ginestra e mughetto e bocca fresca ed equilibrata che ne invoglia il sorso.
Un risotto con plankton, ricci di mare, formaggio di capra a latte crudo  con coulisse di  mandarino verdello è stato il primo preparato dallo chef Trentacosti in cui i vari ingredienti hanno creato un tutto armonico ed equilibrato.
In abbinamento uno Chardonnay 2016  Ferretti di Feudo del Pisciotto. Giallo paglierino con riflessi brillanti. Naso intenso di frutta gialla matura e tropicale. Sorso ricco e godibile esaltato da una spiccata mineralità che rendono il finale lungo e persistente.
Il secondo proposto da Giuseppe Costa è stato un falsomagro di rana pescatrice in cui il  cipollotto alla carbonella ha fatto da contraltare in un continuo gioco di sapori.
Azzardato quanto riuscito l’abbinamento con l’Eterno 2013, Pinot Nero di Feudo del Pisciotto di un bel rubino intenso. Naso in festa per un caleidoscopio di aromi che spaziano dalle spezie miste, ai frutti rossi maturi fino alla confettura di prugne e ciliegia marasca. Bocca intensa avvolta da un tannino avvolgente, morbido e vellutato domato da un passaggio in botte ben dosato.
Chiude in lunghezza e armonia.
Degni di nota  anche il pre-dessert del padrone di casa Trentacosti, una quenelle di sorbetto di rapa rossa, liquirizia e finocchio e il dessert sempre di Trentacosti, una crostatina capovolta dal guscio croccante e un ripieno di fragole e menta tutto da scoprire. Entrambi accompagnati dal  Passito  Ferré di Feudo del Pisciotto dal colore ambrato con riflessi brillanti. Naso di frutta secca, spezie pungenti ma anche note tostate e lievemente boisè. In bocca è ricco e intenso, chiude con eleganza senza risultare stucchevole.

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Manuela Zanni

Manuela Zanni, classe 1975. Dal 2009 Scrive di storia e cultura gastronomica per riviste enogastronomiche e magazine on line del settore quali cronache di gusto, sapori di sicilia, buonissimo, identità golose, enos e vinoway, solo per citarne alcuni . Dal 2014 ha anche un proprio blog, www.saggieassaggi.it, contenitore di ricette legate al cibo della memoria e ai testi che hanno come perno il cibo, nel suo valore intrinseco di ricordo e trade union tra passato, presente e futuro. Vegetariana da 13 anni, crede che questo sia un punto di forza per apprezzare il caleidoscopio di sapori che la Natura è in grado di offrire. Ama il vino, quello di qualità, con una particolare predilezione per i vini rosati alla cui scoperta e valorizzazione ha tutta l'intenzione di puntare.

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