Il carattere mitteleuropeo del 52° Congresso Nazionale AIS a Merano

Si è concluso il 4 novembre scorso il 52° Congresso dell’Associazione Italiana Sommelier nello splendido contesto di Merano, dove si sono riuniti i tastevin di tutta Italia. La scelta del Sudtirol per il congresso 2018 non è stata casuale. Dopo la straordinaria edizione tenutasi lo scorso anno a Taormina, il Presidente Antonello Maietta ha voluto spostare questo evento dall’altra parte d’Italia per rappresentare la capillare presenza sul territorio di Ais. Il ricco programma di eventi e degustazioni si è svolto nel suggestivo Kurhaus, edificio simbolo della città situato in pieno centro.

Il congresso nazionale non è soltanto un momento in cui incontrare i colleghi di tutta Italia, ma diventa un modo per conoscere realtà diverse ed apprezzare ciò che di particolare offre il territorio. Come sottolineato dalla Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Alto Adige Chris Mayr, il tema del congresso è “Un incontro mitteleuropeo”. Il tema non è stato scelto a caso ma strettamente collegato alla strategica posizione geografica di Merano, che permette ai sommelier altoatesini di confrontarsi con realtà italiane e straniere da vicino. La valorizzazione della figura del sommelier come gancio fondamentale tra la società ed il mondo del vino è il secondo tema più importante che si è voluto affrontare ed approfondire.

Una quattro giorni, dunque, ricca di eventi che inizia il 1° novembre con una serie di degustazioni, il cui obiettivo è la conoscenza di diverse realtà vitivinicole, e continua il giorno successivo e fino al 4 novembre con alcune visite nelle suggestive cantine che si trovano in questa straordinaria regione; degustazioni mirate e workshop, non solo su vino ma anche su birra, distillati ed eccellenze gastronomiche locali. Viaggi interessanti per comprendere meglio vini dolci, formaggi e vitigni autoctoni permettono di approfondire i temi trattati e addentrarci in mondi spesso lasciati da parte.

Un congresso che raggiunge il suo apice nella giornata del sabato con l’inaugurazione del Presidente di Ais Italia Antonello Maietta. L’inno di Mameli di Trio Celeste e Selma Pasternak ha dato ufficialmente inizio ai lavori congressuali.

Subito dopo la consegna dei prestigiosi premi Surgiva e Bonaventura Maschio, gli eventi si susseguono veloci ed è subito il turno della tavola rotonda “Il cambiamento climatico” con il Prof. Alberto Palliotti dell’Università degli Studi di Perugia, la Dott.ssa Barbara Raifer del Centro di sperimentazione Laimburg ed i produttori Franziskus Haas e Hartmann Donà. Ci troviamo in una regione in cui il rispetto per l’ambiente ed il territorio è fondamentale e presente nella vita quotidiana.

Tre sono stati i nuovi sommelier onorari: Luigi Caricato, oleologo; Alessandro Regoli, direttore di Winenews; Carlo Romito, chef e presidente di Solidus. Un riconoscimento per l’importante ruolo svolto nel divulgare la cultura del vino..

Il Kurhaus è stato anche il palcoscenico su cui si sono confrontati i migliori sommelier d’Italia, concorrenti al “Miglior Sommelier d’Italia Premio Trentodoc 2018”. Dopo una finale tutta Toscana, è stato Simone Loguercio ad aggiudicarsi l’importante titolo, dimostrando durante tutte le prove la sua straordinaria professionalità e passione.I complimenti vanno anche agli avversari di Simone che si sono “battuti” a suon di tappi e bottiglie fino all’ultimo, rendendo il concorso uno spettacolo appassionante.

Un congresso, quello di Merano, all’insegna del territorio e della sua valorizzazione: a partire dalle mele, sempre presenti all’ingresso del Kurhaus, alle varie degustazioni finalizzate a far conoscere vitigni autoctoni e vini del territorio.

Appuntamento quindi all’anno prossimo a Verona con il 53° Congresso Nazionale Ais.

Foto di Francesca Scoglio

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Francesca Scoglio

Nata a Messina, il primo incontro con Bacco risale al liceo quando rimase colpita dalla visione delle Baccanti al teatro antico di Siracusa e dalle continue letture di scrittori e poeti classici che elogiavano il vino come “nettare degli dei”. Dopo una laurea in Scienze Politiche conseguita a Palermo, finalmente arriva a Catania. Responsabile d’ufficio ed HACCP nell’azienda per cui lavora, la voglia di imparare la porta a cercare strade alternative. Una discussione apparentemente casuale con una collega le fa conoscere l’Ais ed i suoi corsi e da lì la curiosità la spinge ad intraprendere questo percorso. La curiosità diventa passione, la passione diventa Diploma da Sommelier Ais nel 2015. Lo studio continua e la porta al conseguimento dell’attestato di degustatore ufficiale Ais nel 2016. Il suo motto è “Non si finisce mai di imparare” e da qui la voglia continua di studiare, aggiornarsi, viaggiare e conoscere le svariate realtà che il mondo del vino offre.

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