Etna, Coldiretti: allarme cenere sugli agrumi e gli ortaggi. Previsti danni all’agricoltura
Dapprima è stata la cenere a preoccupare, facendo scattare l’allarme sui danni che sta provocando all’agricoltura siciliana. Poi, le scosse di terremoto in alcuni dei paesi etnei hanno spostato l’allarme anche su persone e abitazioni. Non è proprio un bel momento quello che si sta passando nel Catanese, con l’Etna che minaccia su diversi fronti, per la sua attività sismica e per i danni che sta provocando. A raccogliere l’allarme cenere sulle coltivazioni è Coldiretti, che nei giorni scorsi ha pubblicato la notizia sul proprio sito ufficiale. “A preoccupare le coltivazioni – si legge nella nota della organizzazione – è l’eventuale caduta della cenere lavica nelle campagne dove si accumula su ortaggi e agrumi prossimi alla raccolta e li rende di fatto invendibili con gravi danni per gli agricoltori. E’ quanto afferma la Coldiretti che sta monitorando con attenzione la ripresa di attività dell’Etna con sciame sismico e nube di cenere. Un evento che – sottolinea la Coldiretti – è già avvenuto in altre occasioni nel passato con le polveri che hanno macchiato e bloccato la maturazione dei frutti. Molto – conclude la Coldiretti – dipende ora dall’attività del vulcano ed anche dalle condizioni meteo”.
(Fonte: COLDIRETTI)
Intanto, sul fronte del sisma, è di ieri la notizia che il Governo ha già stanziato dei fondi per l’emergenza. “Dieci milioni di euro – si legge sul Corriere della Sera – per le prime attività di soccorso e un anno di stato di emergenza per i comuni del Catanese colpite dall’eruzione dell’Etna e dallo sciame sismico culminato nella scossa di magnitudo 4,8 a Santo Stefano. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri che si è riunito questa sera (ieri, ndr). Su proposta del presidente Giuseppe Conte, si legge nella nota di Palazzo Chigi, il Cdm ha deliberato «la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi» a seguito del terremoto che ha colpito il territorio dei comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea, in provincia di Catania, il 26 dicembre. Per l’avvio delle prime attività di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite – prosegue il Corriere – sono stati stanziati 10 milioni di euro dal Fondo per le emergenze nazionali”.
(Fonte: Corriere.it)