I Profumi dell’ “Isola Lunga”: tra sale, incantesimi, tramonti e vino perpetuo
Esiste un luogo più suggestivo dell’Isola Lunga per trascorrere una serata al tramonto gustando e degustando? Domenica 28 luglio, nella prestigiosa location del “Salt Resort Isola Lunga”, immersa nella Laguna dello Stagnone, Slow Food di Trapani, Convivium, con il leader Giuseppe Raineri, e l’Associazione Italiana Sommelier di Trapani, con il delegato Franco Rodriquez, hanno presentato una rassegna culturale enogastronomica con la partecipazione di produttori, sommelier, ristoratori ed esperti, sulle eccellenze del territorio attraverso una degustazione guidata ed una cena a tema. Programma completo, con partenza in barca dalle Saline Ettore ed Infersa ed arrivo all’Isola Lunga.
Primo momento della serata: la degustazione guidata del Perpetuo, il vino ancestrale del territorio, progenitore del Marsala, a cura di Franco Rodriquez, che si è avvalso dell’enologo Giacomo Ansaldi, Azienda Donna Franca, che ha generosamente fornito i vini della sua preziosa collezione privata e ha illuminato i fortunati partecipanti, illustrando le caratteristiche vitivinicole di un vino, tipico del nostro territorio, da sempre prodotto dai contadini nelle nostre campagne ma oggi a rischio di estinzione. In realtà, per i soci AIS che hanno avuto modo di partecipare al Congresso nazionale di Taormina del 2017, si è trattato di una riproposizione ma, anche in quella occasione, l’omaggio di Giacomo Ansaldi potè deliziare soltanto pochi “eletti”, per l’esiguità dei posti disponibili. Quattro, in particolare, i vini in degustazione: San Pantaleo (l’odierna Mozia), Birgi, Abbadessa e Zizza, dai nomi delle contrade di provenienza delle uve. Di alcuni di essi non si conosce con precisione neppure l’invecchiamento complessivo. Tutti straordinari per intensità e complessità aromatica, ma “Zizza”, 1957 (anno di inizio dell’affinamento), di certo, su tutti il più elegante, un autentico vino degli déi che, da queste parti, dovevano essere di casa. Di seguito l’affascinante degustazione dedicata al Sale delle Saline Trapanesi è stata condotta da Antonio D’Ali Staiti.
Il clima, più fresco e ventilato che nelle ultime settimane, è stato complice della serata, rendendo gradevoli i vari momenti di degustazione agli ospiti. Alle 20,00, stop temporaneo a tutte le attività per assistere allo spettacolo unico della natura, il tramonto nello scenario surreale dell’Isola Lunga, inebriati dai profumi del timo limonato e della salicornia, propri di questo tratto del litorale marsalese. Poi la cena che ha avuto come protagonisti due Chef del Progetto Alleanza dei Cuochi Slow Food, Nino D’Ambrogio, dell’Agriturismo Vultaggio, e Rosi Napoli, dell’Osteria Caupona, che hanno preparato un menù a quattro mani che, fra gli altri ingredienti, prevedeva l’impiego dei presidi Slow Food, “Aglio Rosso di Nubia”, “Vastedda del Belìce”, “Pomodoro Pizzutello di Paceco” e “Melone Cartucciaro”, i cui produttori erano presenti per illustrarne le caratteristiche. I calici si sono levati con la degustazione dei vini Rallo, “Bianco Maggiore”, un Grillo di pronta beva da uve provenienti dai vigneti della costa nord di Marsala, Beleda, un Catarratto “evoluto” da uve coltivate ad Alcamo, in alta collina, nei vigneti della famiglia Vesco e, infine, dei “Perpetui” della linea Heritage delle Cantine Intorcia, due annate di imbottigliamento messe a confronto, per consentire a tutti di comprendere l’evoluzione del vino che, più di ogni altro, si identifica con il territorio. Il rientro in barca, a luci spente per meglio gustare la maestosità della volta stellata, ha concluso questa splendida esperienza in laguna, capace di stimolare i sensi ed intenerire il cuore.